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Attivita economica economia aziendale e una disciplina

riassunto di attività economica : economia aziendale e una disciplina
Corso

Economia Aziendale

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Anno accademico: 2018/2019

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L’Attività economica

L’economia aziendale è una disciplina che studia l’azienda. In particolare l’economia aziendale studia i meccanismi di rilevazione, organizzazione e gestione dell’azienda. Il primo studioso che pose la sua attenzione su questa materia fù Gino Zappa, che nel 192 definì l’azienda come un centro di operazioni economiche istituita per il soddisfacimento dei bisogni umani e destinata a durare. In generale dunque l’economia aziendale studia: 1’attività economica delle aziende; 2. i tipi di aziende; 3 aree di gestione, organizzazione e rilevazione; 4 varie combinazioni economiche produttive.

I bisogni e le loro classificazioni

I bisogni sono un disagio fisico-psichico, individuale o collettivo, che induce un soggetto ad agire al fine di rimuoverlo. Essi possono essere classificati secondo l’importanza e secondo il numero dei soggetti che lo avvertono. Secondo l’importanza:  bisogni primari: essenziali per la sopravvivenza (es. fame, sete);  bisogni secondari di confronto: se soddisfatti rendono più confortevole la vita;  bisogni secondari voluttuari: sono tipici di uno stile lussuoso di vita. Secondo i soggetti:  bisogni individuali: interessano le singole persone;  bisogni collettivi: interessano un pluralità di persone. Le caratteristiche dei bisogni sono:  quantitativamente illimitati;  variabili;  temporaneamente saziabili;  complementari.

I beni, i servizi e la loro utilità

Un bene è un oggetto utile che può formare oggetto di diritti. I beni si classificano in vario modo: 1 all’utilizzo:  beni di consumo: soddisfano direttamente un bisogno;  beni strumentali: si utilizzano per produrre altri beni; 2 alla durata:  beni durevoli:possono essere utilizzati più volte;  beni non durevoli: possono essere utilizzati una sola volta; 3. rispetto al rapporto reciproco:  beni complementari:vengono usati contemporaneamente per soddisfare un unico bisogno;  beni succedanei: sono adatti a soddisfare lo stesso bisogno; 4 a chi acquista:  beni individuali;  beni collettivi; 5 alla frequenza di acquisto:  acquisto corrente;  acquisto ponderato;  acquisto speciale. I servizi sono prestazioni offerte da soggetti singoli o da imprese che sono erogate al consumatore nel momento stesso in cui sono prodotte.

Le fasi dell’attività economica

L’attività economica è l’attività pratica svolta dall’uomo per ottenere i mezzi necessari (beni e servizi) a soddisfare i suoi innumerevoli bisogni. Nell’attività economica possiamo distinguere quattro fasi: 1. la produzione; 2. lo scambio; 3. il consumo; 4. il risparmio. L’attività di produzione si concreta nell’accrescimento di utilità delle risorse disponibili in un dato momento_._ Nel concetto di produzione in senso economico possiamo pertanto comprendere:  la produzione fisica di beni e la prestazione di servizi;  il trasferimento di beni nello spazio;  il trasferimento di beni nel tempo_._

sono svolte dai grossisti, e da agenti, concessionari, ecc... che in varia misura si fanno carico delle funzioni suddette.

I fattori produttivi: risorse naturali, umane e finanziarie

I fattori produttivi sono tutti quegli elementi che sono necessari alla sopravvivenza e gestione dell’azienda. Essi sono il mix di elementi che fanno parte dell’azienda.

Li possiamo distinguere: ● fattori naturali: sono beni non prodotti dall’uomo, disponibili in natura. La proprietà dei fattori naturali possono essere pubblica o privata. Il loro insieme può essere definito come terra. Sono fattori naturali le attività estrattive, gli elementi climatici, le coltivazioni del fondo, le aree edificabili; tutti questi sono beni non riproducibili, cioè possono essere impiegati una sola volta;

● fattori umani: è l’insieme delle prestazioni fisiche o intellettuali che un soggetto svolge ad una attività produttiva. E’ un fattore produttivo particolare perché è l’unica fonte in grado di produrre ricchezza;

● fattori finanziari: qualsiasi bene materiale prodotto reimpiegato nella produzione (per i classici dell’800). Può essere sottoforma differenziata ( macchinari o attrezzi) o sottoforma indifferenziata (denaro). Per i neoclassici il capitale è qualcosa che viene conservato e accumulato nel tempo e in seguito, investito (teoria dell’astinenza).

I soggetti dell’attività economica

Il baratto e lo scambio

Mediante lo scambio si attuano i trasferimenti di beni a titolo oneroso. Nell’antichità lo scambio veniva effettuato tra beni diversi dalla moneta (baratto), col tempo è stato sostituito con lo scambio basato sulla moneta; questo perché diventò più difficile stabilire un equo scambio di merci di diverso tipo.

Con il sistema monetario si stabilisce il rapporto di scambio (prezzo) che c’è tra il bene acquistato e la moneta. Il prezzo dipende dalla qualità, dall’utilità e dalla rarità che a sua volta dipende da due fattori: lo spazio e il tempo della merce. Il prezzo perciò è definito come la quantità di moneta scambiata per una certa quantità di beni in un certo istante e luogo.

Il mercato

Il mercato è un luogo fisico o economico in cui avviene in cui avviene l’incontro tra domanda e offerta. Alla base del mercato c’è lo scambio che può essere: ● in natura (baratto); ● con moneta (merce accettata da tutti come mezzo di pagamento); ● con credito di scambio monetario (differente nel tempo). Il mercato può essere mondiale, locale, nazionale. Sotto il punto di vista del bene trattato si distinguono due tipi di mercato: ● il mercato delle merci: ha per oggetto case, terreni, prodotti agricoli, moneta; ● il mercato del lavoro ha per oggetto il lavoro umano. Possiamo avere vari regimi di mercato: 1. mercato in regime di libera concorrenza bilaterale: la domanda è esercitata da un grande numero di consumatori e l’offerta da un grande numero di produttori. In tal modo si ha competizione tra gli imprenditori: coloro che soddisferanno gran parte della domanda ottenendo profitti conquisteranno il mercato, gli altri saranno, invece, esclusi. I consumatori a loro volta sono in competizione tra loro per accaparrarsi i beni di qualità a prezzo più favorevole. Da ciò si può affermare che in un sistema economico di libera concorrenza migliora l’efficienza delle imprese e il benessere sociale. Dove c’è una concorrenza perfetta c’è un mercato perfetto nel quale vale la legge di Jevons: per uno stesso bene in un certo momento esiste un solo prezzo. Perché si verifichi il mercato concorrenziale occorre che: ● sia aperto a tutti dove ci sono molti produttori e consumatori liberi di fare la propria domanda e offerta e nessuno di essi può influenzare il prezzo che si forma sul mercato;

● imprese che operano su concessione dello stato; ● imprese a partecipazione statale, formalmente identiche alle private; Le principali aziende pubbliche sono le ferrovie dello stato, l’amministrazione poste e telecomunicazioni, l’ANAS.... Le imprese private hanno come scopo il massimo profitto. Le imprese si classificano anche in base alla dimensione: ● piccole ; ● medio-grandi. In base all’attività economica si dividono in: ● commerciali: svolgono professionalmente produzione di beni e intermediazione di merci, attività assicurative e bancarie, attività dei trasporti e di tipo ausiliario; ● agricole esercitano attività che mirano a coltivare il fondo, alla selvicoltura,allevamento del bestiame, attività casearia, alla trasformazione o all’alienazione dei prodotti agricoli.

Lo Stato

L’apparato statale è un entità unitaria, i funzionari dello Stato agiscono a suo nome e le loro azioni vengono imputate allo stato. Stato è entità astratta, impersonale e invisibile. E’ un ente o persona giuridica ha la capacità giuridica ( può essere titolare di diritti e doveri verso i cittadini o altri stati) e la capacità di agire ( può compiere atti giuridici che hanno effetti giuridici nei confronti dei cittadini o altri stati). Poiché è un’entità impersonale non può agire direttamente ma agisce attraverso organi, formati da persone fisiche che agiscono in nome e per conto dello stato; questi sono:  organi monocratici: formati da una sola persona fisica che può agire da sola in nome dello stato (presidente della repubblica, presidente del consiglio, prefetto, pretore);  organi collegiali: formati da più persone fisiche che esprimono congiuntamente la volontà dell’organo (camera dei deputati, consiglio dei ministri, corte costituzionale, tribunale);  organi complessi: formati da più organi (governo ,presidente del consiglio, ministri ,consiglio dei ministri). Il potere politico è esercitato anche da persone giuridiche pubbliche:  territoriali: regioni, province, comuni  enti pubblici non territoriali: Banca d’Italia, INPS.

I poteri dello Stato sono: 1. potere economico: esercitato da chi detiene le ricchezze e i mezzi di produzione; 2 spirituale: esercitato dalle chiese per controllare comportamenti morali; 2 ideologico: esercitato dagli intellettuali che influenzano gli altri attraverso la formulazione di idee; 3 politico: è diverso dagli altri perché può ricorrere all’uso della forza per ottenere il rispetto dei propri comandi. Lo Stato detiene il monopolio della forza perché deve impedire ai cittadini di usare la forza nelle loro relazioni reciproche. Qualsiasi atto violento compiuto da un soggetto diverso dallo Stato è illegittimo , lo stato è l’unico ente che può usare legittimamente la forza.

Il resto del mondo

Il resto del mondo è rappresentato dalle istituzioni internazionali (es. ONU) ed altri Stati con i quali l’impresa intraprende rapporti economici.

La struttura e le funzioni del sistema economico

Il sistema economico liberista

E’ il primo tipo di sistema economico moderno; detto anche “capitalistico puro" o di mercato, si sviluppò nei Paesi europei e negli Stati Uniti nel quadro della Rivoluzione industriale e si affermò per tutto l'Ottocento e fino ai primi decenni del Novecento. Alla base di questo sistema vi è la piena libertà nei commerci e nell'industria per tutti i soggetti economici privati. Le caratteristiche principali sono: ● i mezzi di produzione sono di proprietà dei privati che li possono usare senza dover temere controlli da parte dello Stato; ● nel mercato deve essere garantita la libera concorrenza; ● i prezzi dei prodotti sono determinati dalla domanda e dall'offerta espressa delle imprese e dalle famiglie; ● compito dello Stato è di garantire il rispetto delle leggi e la difesa; non deve invece occuparsi delle questioni economiche, che sono lasciate ai privati;

maggiore malcontento fra i cittadini e hanno contribuito a porre fine a questa esperienza in quasi tutti i Paesi europei verso la fine degli anni Ottanta.

Il sistema economico misto

Raggruppa sia il sistema collettivista che quello liberista. Lo Stato italiano è un sistema economico misto.

I principi del prelievo fiscale e il sistema tributario italiano

Le entrate dello Stato: le entrate tributarie ed extra tributarie

L’attività dello Stato consta di un complesso di iniziative volte a procurare i mezzi per soddisfare i bisogni che un individuo ha in quanto appartenente ad una collettività. Le entrate pubbliche servono a coprire il costo dei servizi resi dall’Ente pubblico. Si possono distinguere in:  entrate patrimoniali: derivano dall’alienazione dei beni dello Stato;  entrate tributarie: riscosse a titolo di controprestazioni di servizi (imposte tasse contributi.);  entrate extra-tributarie: derivano da: proventi dei beni dello Stato (affitti); ● attività di tipo imprenditoriale svolte per la produzione di beni e servizi(FFSS - PT); Per soddisfare i bisogni pubblici ci sono perciò i servizi pubblici:

SERVIZI PUBBLICI GENERALI

 sono prestati all’intera collettività es. difesa e sicurezza;  per coprire il costo di questi servizi lo Stato preleva le IMPOSTE.

SERVIZI PUBBLICI SPECIALI

 sono prestati ai singoli individui es. istruzione;  sono parzialmente divisibili perché interessano servizi generali e particolari insieme.  Al costo di questi servizi si provvede per la parte corrispondente all’interesse del singolo con la Tassa e per quella attinente l’interesse collettivo con

l’IMPOSTA.

Il sistema tributario italiano

Il sistema tributario di un paese è strettamente legato a tutto il sistema politico-economico del paese stesso. Esso si fonda su determinati principi:  semplice: sono aboliti circa quaranta tributi rendendo più facile il controllo;  coordinato: è dato all’intero sistema un carattere spiccatamente unitario eliminando quasi tutte le imposte locali e accentrando tutta l’imposizione fiscale nelle mani dello stato che, a sua volta provvedeva a finanziare adeguatamente gli enti locali (Comuni, Province e Regioni);  equo: il sistema dove basarsi sui criteri di progressività per adeguarsi alle reali capacità contributive di ogni cittadino. Nacque l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e l’IRPEG (Imposta sul Reddito delle Persone Giuridiche) e furono eliminate molte imposte indirette;  flessibile: al fine di potere agevolmente manovrare le entrate fiscali secondo le necessità della collettività e secondo le scelte di politica economica. (Divenne concreata la possibilità di intervenire su alcune aliquote o scaglioni di reddito al fine di diminuire le imposte e quindi rilanciare l’economia o aumentare l’imposizione fiscale e quindi frenare l’eccessiva produzione di uno o più beni). Si distinguono due tipi di imposizione fiscale:

  1. imposte dirette: IRPEF: sulle persone fisiche; IRPEG: sulle persone giuridiche (società, imprese ed enti); ILOR (abolita nel 1997):fu sostituita dalle due sotto indicate imposte: ICI: imposta comunale sugli immobili; IRAP :Imposta regionale sulle attività produttive; Imposta sostitutiva e Ritenuta alla fonte a titolo d’imposta: per alcune categorie di reddito è previsto un sistema di tassazione diverso che esclude IRPEF e IRPEG. 2 indirette:  IVA : imposta sul valore aggiunto. Imposta plurifase (cioè viene ripartita tra tutti coloro che acquistano o cedono un certo bene). Colpisce tutti gli scambi di beni e servizi e si

Sono soggetti passivi IRPEF le persone fisiche residenti e non residenti in Italia in possesso di redditi. Per i soggetti residenti, l’imponibile è costituito dal reddito complessivo ovunque prodotto. Per i non residenti sono imponibili i soli redditi prodotti in Italia. Si considera residente chi è iscritto all’anagrafe e chi pur non essendo iscritto, ha domicilio o residenza in Italia per la maggior parte dell’anno. Il reddito complessivo si ottiene dalla somma dei singoli redditi appartenenti ad una delle seguenti categorie: fondiari, capitale, lavoro dipendente, autonomo, l’impresa, diversi.

L’IVA

L’IVA colpisce il valore aggiunto acquisito in ogni transazione commerciale. E’ un’imposta indiretta sul consumo, e grava interamente sul consumo finale. L’IVA è andata a sostituire un’altra imposta l’IGE (imposta generale economica), a differenza dell’IVA che colpisce esclusivamente il consumatore finale l’IGE colpiva tutte le transazioni economiche ed era anche cumulativa. Per l’applicazione dell’IVA (art del D.P. 633/72) che definisce i tre presupposti tali che rendono la transazione imponibile IVA. Solo se ricorrono i tre presupposti quella è una transazione imponibile: 1 oggettivo: ● cessione di beni; ● prestazione di servizi; ● importazioni da chiunque effettuate; 2 soggettivo: ● esercizio di imprese; ● esercizio di arti e professioni; 3 della territorialità: ● operazioni effettuate nel territorio italiano.

Il concetto di azienda e le relative tipologie

L' azienda è definita come un istituto economico destinato a durare nel tempo_._ Gli elementi costitutivi dell’azienda sono: ● un' organizzazione stabile; ● un insieme di persone; ●un complesso di beni economici; ● un fine da raggiungere; ● un insieme ordinato e sistematico di operazioni poste in essere per realizzare il fine aziendale. L’azienda può essere considerata come un sistema Il sistema-azienda presenta le seguenti caratteristiche: ● è un sistema aperto: in quanto per vivere deve intrattenere continue relazioni di scambio con l’ambiente in cui opera; ● è un sistema di tipo socio - tecnico: perché è formato da persone (elemento sociale) e da una organizzazione tecnica costituita da impianti, attrezzature e tecnologie produttive (mezzi tecnici):; ● è un sistema finalizzato: perché tende ad un obiettivo generale: il soddisfacimento di bisogni umani ; ● è un sistema dinamico: muta continuamente le proprie condizioni di equilibrio nel corso del tempo ; ● è un sistema autoregolato : i risultati ottenuti con le decisioni prese nel passato forniscono utili indicazioni per correggere l’attività futura ; ● è un sistema economico_._

La classificazione delle aziende

Le aziende si classificano in base: ● al fine che intendono raggiungere; ● al luogo in cui operano; ● alla natura giuridica del soggetto; ● alle dimensioni. Secondo il fine che intendono raggiungere le aziende si dividono in: ● aziende di produzione; ● aziende di erogazione;

2 patrimoniale: si configura come una combinazione economica parziale finalizzata alla produzione di redditi addizionali rispetto a quelli della gestione caratteristica; 3 finanziario: è un insieme di operazioni relative all’acquisizione, al rimborso e alla remunerazione dei debiti di finanziamento negoziati per coprire il fabbisogno finanziario aziendale; 4 tributario.

I flussi aziendali, i finanziamenti con capitale proprio e capitale di terzi

Il finanziamento è l’operazione mediante la quale un’impresa ottiene i mezzi necessari allo svolgimento della sua attività. Con i finanziamenti l’impresa ottiene i mezzi monetari per alimentare gli investimenti. Alla sua accensione un finanziamento dà luogo ad una entrata di denaro, ma può anche comportare un’entrata di beni. Alla sua estinzione il finanziamento dà luogo generalmente ad una uscita di denaro(disinvestimento). Ogni impresa ha necessità di finanziamenti, sia nella fase della sua costituzione, sia successivamente durante la normale attività di gestione. Il fabbisogno finanziario dell’impresa è strettamente connesso agli investimenti programmati e alle caratteristiche del ciclo monetario(uscite ed entrate). La quantificazione del fabbisogno finanziario è effettuata dalla funzione finanza che si occupa anche di valutare la disponibilità delle diverse fonti di finanziamento. Per quanto riguarda quest’ultime possono essere a titolo di capitale proprio o di terzi. I finanziamenti a titolo di capitale proprio sono effettuati dall’imprenditore individuale o dai soci. Questi finanziamenti corrispondono: ● ai conferimenti apportati al momento della costituzione dell’impresa oppure in sede d’aumento di capitale; ● agli utili conseguiti che l’imprenditore individuale o i soci decidono di non prelevare ma di reinvestirli nell’attività senza ricorrere ad altre fonti di finanziamento(autofinanziamento).

I finanziamenti a titolo di capitale proprio presentano queste caratteristiche: 1 hanno una scadenza perché l’imprenditore individuale o i soci potranno tornare in possesso dei conferimenti effettuati, solo in caso di liquidazione o di cessione dell’impresa; 2 comportano un obbligo di remunerazione poiché il capitale proprio sarà remunerato con l’utile solo se si otterrà un risultato economico positivo; in caso negativo l’imprenditore individuale o i soci non saranno corrisposti d’alcuna somma; 3 completamente soggetti al rischio d’impresa e quindi al rischio di perdite. I finanziamenti a titolo di capitale di terzi sono concessi all’impresa da terzi finanziatori. Questo tipo di finanziamento rappresenta per l’impresa un debito. Secondo la natura dell’operazione, i finanziamenti di capitale di terzi si distinguono in: ● debiti di finanziamento: veri e propri prestiti, attraverso i quali l’impresa si procura i mezzi monetari necessari alla sua attività. Rappresentano sempre un’entrata monetaria e sono gravati da un interesse esplicito regolato all’estinzione del prestito se a breve termine; mentre se a medio-lungo termine pagato periodicamente a scadenze prefissate (es. ogni 3, 6, 9, 12 mesi); ● debiti di regolamento: sorgono quando l’impresa acquista beni o servizi con dilazioni di pagamento più o meno brevi. L’acquisto di beni con regolamento differito da luogo a un investimento in beni o servizi accompagnato dal sorgere di un debito; l’estinzione del debito provoca un’uscita di denaro. I debiti di regolamento rappresentano un’entrata di beni o servizi e sono sempre dei debiti a breve termine gravati da interessi sia impliciti sia espliciti. Anche il capitale di terzi presenta delle caratteristiche: 1 una scadenza prefissata e deve essere obbligatoriamente rimborsato alla scadenza prevista. I debiti possono avere diverse scadenze: breve (fino a un anno), media (da 1 a 5 anni), lunga (oltre 5 anni); 2’impresa gravano degli interessi da pagare indipendentemente dal risultato economico a fine esercizio. L’interesse può essere esplicito se le parti hanno concordato un tasso percentuale indicato nel contratto; oppure implicito quando è già compreso nell’importo da pagare alla scadenza;

La responsabilità è negli altri casi diffusa all’interno dell’azienda. Anche l’ingegnere che progetta un nuovo impianto è coinvolto in tali decisioni: il progetto determina il tipo di attività reale in cui l’impresa investirà. Anche il responsabile della pubblicità può prendere importanti decisioni d’investimento nel corso del suo lavoro. In effetti, un’importante campagna pubblicitaria è realmente un investimento in un’attività intangibile. Se i potenziali clienti conoscono il vostro prodotto e sono disposti ad acquistarlo, disponete di un’attività che originerà vendite e profitti futuri. Il manager finanziario deve confrontarsi con due complesse variabili: il tempo e il rischio. Spesso gli investimenti di un’impresa non possono essere liquidati in breve tempo. Espongono inoltre l’impresa e i suoi azionisti a un determinato livello di rischio. Il finanziamento di un investimento può comportare la nascita di debito a lungo termine, che vincola l’impresa per molti anni. Un’impresa non può evitare simili scelte, qualcuno deve decidere se l’opportunità vale più del suo costo e se il debito addizionale può essere ragionevolmente sopportato. Spesso le decisioni finali, a causa dell’importanza di molte scelte finanziarie, spetta per legge o per prassi al consiglio d’amministrazione.

Gli equilibri aziendali: equilibrio finanziario ed economico

L’equilibrio economico è la condizione che si realizza quando le operazioni di gestione permettono con continuità di ottenere un flusso di ricavi capace di coprire i costi e di avere un’ adeguata remunerazione del capitale di rischio. L’equilibrio finanziario è la condizione che si realizza quando un’impresa è in grado di mantenere costantemente in equilibrio le entrate e le uscite monetarie.

Il contratto di vendita

La compravendita (nel codice civile è detta vendita) è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o di un diritto verso il corrispettivo di un prezzo.

Le parti che redigono il contratto sono intese come centro d'interesse; e sono: ● la parte venditrice; ● la parte acquirente. La consegna e il pagamento non sono requisiti necessari per la produzione degli effetti traslativi poiché la vendita è un contratto consensuale ad effetti reali. E' un contratto istantaneo poiché la prestazione si esaurisce in un istante. E' sinallagmatico (ad effetti reciproci), oneroso e commutativo. Gli obblighi del venditore sono: ● consegnare la cosa al compratore(non necessaria per l’effetto traslativo); ● far acquistare al compratore la proprietà della cosa o il diritto di proprietà; ● garantire il compratore dall’evizione e dai vizi della cosa. Gli obblighi del compratore sono: ● il pagamento del prezzo; ● al pagamento degli interessi al venditore per la mancanza momentanea del bene (solo se previsto nel contratto); ● al pagamento delle spese (se viene stabilito).

Le trattative

Nelle contrattazioni a distanza è possibile distinguere l’offerta e la sua accettazione. L’offerta può essere sia di vendita che di acquisto. L’accettazione deve essere conforme all’offerta. Se presenta differenze è considerata una controproposta. Si giunge alla conclusione del contratto quando chi ha fatto la proposta o l’eventuale controproposta viene a conoscenza dell’accettazione dell’altra parte.

OFFERTA DEL VENDITORE  CONTROPROPOSTA DEL COMPRATORE  ACCETTAZIONE DEL VENDITORE  ACCORDO TRA I CONTRAENTI

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Corso: Economia Aziendale

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ECONOMIA AZIENDALE
LAttività economica
Leconomia aziendale è una disciplina che studia lazienda.
In particolare leconomia aziendale studia i meccanismi di rilevazione,
organizzazione e gestione dellazienda.
Il primo studioso che pose la sua attenzione su questa materia fù
Gino Zappa, che nel 192 definì lazienda come un centro di operazioni
economiche istituita per il soddisfacimento dei bisogni umani e
destinata a durare.
In generale dunque leconomia aziendale studia:
1.lattività economica delle aziende;
2. i tipi di aziende;
3.le aree di gestione, organizzazione e rilevazione;
4.le varie combinazioni economiche produttive.
I bisogni e le loro classificazioni
I bisogni sono un disagio fisico-psichico, individuale o collettivo, che
induce un soggetto ad agire al fine di rimuoverlo.
Essi possono essere classificati secondo limportanza e secondo il
numero dei soggetti che lo avvertono.
Secondo limportanza:
bisogni primari: essenziali per la sopravvivenza (es. fame, sete);
bisogni secondari di confronto: se soddisfatti rendono più
confortevole la vita;
bisogni secondari voluttuari: sono tipici di uno stile lussuoso di
vita.
Secondo i soggetti:
bisogni individuali: interessano le singole persone;
bisogni collettivi: interessano un pluralità di persone.
Le caratteristiche dei bisogni sono:
quantitativamente illimitati;
variabili;
temporaneamente saziabili;
complementari.
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