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Corso

Economia degli intermediari Finanziari (ECO0016)

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Anno accademico: 2022/2023
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Università degli Studi dell'Insubria

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ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI

LEZIONE 1 3 ALCUNE DEFINIZIONI DI BASE: COSA È IL SISTEMA FINANZIARIO, QUALI SONO LE FUNZIONI DEL

SISTEMA FINANZIARIO

Il sistema finanziario Il sistema finanziario è una infrastruttura (funzionale al funzionamento dell9economia) complessa (molto arti- colata, con una propria organizzazione e regolamentazione) il cui obiettivo è allocare risorse e rischi tra gli operatori di un sistema economico, al fine ultimo di soddisfare le loro preferenze di consumo, ovvero le scelte ottime. Supporta il funzionamento dell9economia reale. C9è un interesse pubblico affinché questo sistema possa funzionare. Questo sistema oggi ha una valenza priva- tistica (è un9impresa). Il sistema finanziario è indispensabile per il contesto sociale, va tutelata la finanza al servizio dell9economia reale e non la <finanza per la finanza=. Le materie prime del sistema finanziario sono rischi e risorse, anche in- tangibili purchè valutabili. I rischi possono essere finanziari, ma vi sono anche rischi puri. I rischi puri hanno a che fare con individui che devono prendere decisioni in base a scelte in condizioni di incertezza.

Classificazione dei rischi Classificazione in relazione agli effetti: Il rischio non è stimabile, gli operatori economici prendono decisioni in condizioni di incertezza. I rischi legati all9incertezza o <rischi finanziari=: quando ci si assume il rischio che possono insorgere effetti sia positivi che negativi connaturati all9attività finanziaria. Alcuni rischi, gravano sul soggetto economico indipendentemente dalle sue scelte, poiché sono azzardi esi- stenti in natura, si tratta di rischi elementari o <rischi puri= (non eliminabili, ma riducibili assicurandosi): quan- do si manifestano comportando effetti solo negativi e la loro gestione è oggetto dell9attività assicurativa.

Classificazione in base alla loro natura:

  • Rischi sistematici: sono legati alla <normale oscillazione del mercato= nel quale si investe;
  • Rischi non sistematici: traggono origine da fenomeni della gestione caratteristica di ciascun intermediario coinvolto.

Calcolo dei rischi I rischi possono essere calcolati:

  • Ex ante: prima di effettuare le scelte di investimento;
  • Ex post: quando l9operazione si è conclusa.

L9economia reale Sull9economia reale si innesta il sistema finanziario. L9 economia reale è: rappresentata da produttori e consumatori. Viene descritta attraverso:

  • PIL (Prodotto Interno Lordo): è il valore monetario totale dei beni e servizi prodotti in un Paese da parte di operatori economici residenti e non residenti nel corso di un periodo di tempo.
  • Il livello dei consumi;
  • Il livello degli investimenti;
  • Il tasso di occupazione;
  • Il tasso di inflazione: indicatore della variazione relativa (nel tempo) del livello generale dei prezzi (vedasi inflazione), e indica la variazione del potere d'acquisto della moneta.
  • La bilancia commerciale e la bilancia dei pagamenti: la prima corrisponde all9ammontare delle importazio- ni e delle esportazioni di merci di un paese. Il saldo di bilancia commerciale corrisponde alla differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni di merci; la seconda è uno schema statistico che re- gistra le transazioni economiche realizzatesi, in un determinato periodo di tempo, tra residenti e non resi- denti in un9economia. Rappresenta il flusso debitorio o creditorio dei paesi. Il saldo della bilancia dei pa- gamenti è lo sbilancio tra i movimenti di valuta estera in entrata e uscita ed è rappresentativo sia dell9equilibrio della bilancia commerciale (import-export) sia della capacità attrattiva di capitali.

L9economia finanziaria L9 economia finanziaria è: rappresentata dei risparmiatori, investitori, mercati, intermediari (mercato di trasfe- rimento della moneta e altri mezzi di pagamento o strumenti finanziari). Viene descritta attraverso:

  • Il CTI (Credito totale interno): Ammontare complessivo degli impieghi delle banche e delle obbligazioni emesse dalle imprese e dagli enti pubblici del settore statale. Rappresenta una variabile chiave della politi- ca monetaria.
  • La quantità di moneta;
  • I tassi di interesse: appresenta la percentuale dell'interesse su un prestito e l'importo della remunerazione spettante al prestatore, quindi il prezzo del denaro nel tempo.
  • I depositi bancari;
  • La capitalizzazione di Borsa: controvalore dato dal prodotto tra il prezzo di mercato dei titoli e le azioni che sono rappresentative del capitale sociale. Si utilizza anche per identificare il controvalore complessivo del- la capitalizzazione di tutti i titoli negoziabili su un mercato regolamentato (borsa).
  • I volumi di risparmio gestito.

L9economia finanziaria e l9economia reale sono interconnesse , se il sistema economico reale entra in crisi allo- ra è seguito a ruota da quello finanziario.

I bisogni finanziari Il sistema finanziario soddisfa i bisogni finanziari dei diversi operatori economici, che originano dalla necessità di trasferire potere di acquisto (moneta) e rischi in due direzioni:

  • Nello spazio: ovvero tra soggetti economici : il contratto formalizza anche questo tipo di relazione tra sog- getti.
  • Nel tempo : ci si priva oggi di potere d9acquisto per poterne disporre in futuro; ci si procura oggi potere d9acquisto per poter fare investimenti che produrranno ricchezza nel futuro. Il tempo è elemento caratte- rizzante dei contratti e degli investimenti.
  • Tra diversi stati di natura. Per stato di natura si intende in caso di qualsiasi circostanza, prevista o imprevi- sta.

La moneta è un9approssimazione del potere d9acquisto, un altro esempio di potere d9acquisto è il contratto di assicurazione (erogazione di un servizio).

L9interpretazione che il sistema finanziario trasferisca rischi e risorse è più recedente di quella relativa al pote- re d9acquisto.

Componenti del sistema finanziario I componenti del sistema finanziario sono: i contratti finanziari; le istituzioni finanziarie; i mercati finanziati e le regole.

I contratti finanziari I contratti finanziari sono detti anche attività/passività finanziario o strumenti finanziari o operazioni bancarie o contratti assicurativi o operazioni in borsa. Essi sono stipulati tra due o più parti e sono vincolanti, trasferiscono rischi e moneta (potere d9acquisto), ovve- ro hanno interessi economici e fanno delle transazioni economiche. Hanno un accezione economica (non giuridica).

Sono diversi dai contratti <reali=(che hanno oggetto concreto) per:

  • Tempo tra prestazione e controprestazione : per natura prevedo un tempo in cui si manifestano i loro ef- fetti. Presuppone quindi il passaggio di un certo lasso di tempo, che può essere sia breve sia lungo.

  • Oggetto del contratto : potere d9acquisto e rischio (beni intangibili). Vi è un problema di equità contrattua- le, occorrono metodi di valutazione per equilibrare prestazioni e controprestazioni.

  • Contengono una promessa e sono basati sulla fiducia. La fiducia viene accordata avendo acquisito ed ela- borato informazioni sulla controparte (ricerca sull9altro soggetto economico). È necessaria la qualità delle informazioni, genera un tema di valutazione.

ro guadagno è rappresentato da commissioni o in conto capitale. Il mediatore finanziario è un soggetto che svolge attività di supporto in una logica di prestazioni di servizi. o Intermediario trasformatore (QAT = Qualitative Asset Transformer): sono le banche e le compagnie di as- sicurazione. Interviene nei contratti finanziari come controparte e agisce come trasformatore dei contratti ed è totalmente indipendente dagli altri operatori. Sono diverse dai mediatori perché sono imprese che si assumono dei rischi dovuti alla trasformazione. o Consulente : è un promotore finanziario che opera con professionalità dando un sevizio di consiglio.

Mercati finanziari I mercati finanziari sono i luoghi (non necessariamente fisici) in cui operano le istituzioni, nel quale avvengono gli scambi e le negoziazioni finanziarie. Quindi dove avvengono le transazioni tra le istituzioni finanziarie e altri soggetti economici (es. Borsa, mercato dei titoli di Stato, mercato delle obbligazioni, mercato dei depositi, ecc.).

La storia dei mercati finanziari è abbastanza significativa: passaggio dal mercato come entità pubblica, al mer- cato come entità organizzata da soggetti privati.

I mercati organizzati sono il luogo in cui gli operatori economici si incontrano per lo scambio dei contratti fi- nanziari. All9interno dei mercati organizzati si possono distinguere: o Mercati primari : ovvero il mercato delle emissioni di nuovi strumenti o nuovi contratti; o Mercati secondari : nei quali vengono negoziati contratti finanziari già in essere.

Le regole Le regole : sono importantissime per il funzionamento del sistema finanziario, perché esso tratta e negozia sol- di e moneta (non tangibili). Il sistema finanziario è un sistema di natura fiduciaria. Si negoziano promesse per- ciò devono fondarsi su delle regole. I fattori della necessarietà sono: l9immaterialità delle transazioni (la mone- ta in quanto pezzo d9oro rappresenta un costo, il potere di acquisto) e il contenuto fondamentale che è la promessa. Le regole sono stabilite dalle normative o dalle convenzioni (modi di comportamento) o organizza- zione (regola il pagamento).

Le autorità di regolamentazione definiscono le regole (o quadro legislativo e regolamentare). Si hanno regola- mentazioni primarie (legge) e regolamentazioni di tipo amministrativo (applicazione della legge). Le autorità di vigilanza assicurano il rispetto delle regole, attraverso controlli effettuati con una certa frequen- za verificando che i singoli operatori operino nel rispetto delle regolamentazioni. Le regole condizionano e influenzano l9architettura di un sistema finanziario.

Funzioni del sistema finanziario Le funzioni del sistema finanziario sono:

  • Funzione monetaria;

  • Funzione di intermediazione;

  • Funzione di gestione e trasferimento dei rischi;

  • Funzione di trasmissione della politica monetaria.

Funzione monetaria La funzione monetaria è la funzione di creazione di moneta, rende possibile effettuare pagamenti, ovvero è legata alla circolazione e alla creazione di mezzi di pagamento. Il sistema dei pagamenti è il collegamento tra economia reale e economia finanziaria. Può essere rappresentata da due punti di vista: o Punto di vista microeconomico: organizzare e far funzionare il sistema dei pagamenti. o Punto di vista macroeconomico: capacità di creare moneta, ovvero stampare moneta e emettere passività finanziarie che hanno liquidità. E capacità di incidere sulla quantità di moneta esistente all9interno di un si- stema economico. La Banca centrale europea (BCE) stampa il circolante a cui si deve sommare la moneta bancaria (Es. depositi). Le banche diverse dall9istituto di emissione non possono stampare moneta, ma possono creare moneta banca- ria.

Il concetto di <circolante= è diverso da quello di <quantità di moneta esistente=. Qm = circolante + moneta bancaria La funzione monetaria è svolta, quindi, dal sistema bancario. È il tratto distintivo di banche come:

  • Banche di deposito;
  • Istituti di investimento (no banche di investimento come Lehman Brother).

Vi sono diversi tipi di moneta : - Moneta legale : banconote stampate (offre un pagamento senza incertezza, salvo il rischio di falsi); - Moneta bancaria : costituita dai vari mezzi di pagamento messi in circolazione dalle banche, in sostitu- zione del denaro contante. È definita anche moneta fiduciaria perché il pagamento in moneta bancaria presuppone due livelli di fiducia : 1. Disponibilità di c/C; 2. Esistenza e serietà della banca che deve essere nelle condizioni di pagare (poggia sulla fiducia nella capacità dell9intermediario bancario di convertire il deposito in moneta legale).

Le funzioni della moneta :

  1. Mezzo di pagamento : veicolo che facilità lo scambio di beni e servizi;
  2. Unità di conto : unità in cui si indicizzano i prezzi e si contabilizzano beni e servizi;
  3. Strumento di conservazione della ricchezza : consente di trasferire potere d9acquisto nel tempo e nello spazio.

Funzione di intermediazione o di collegamento tra operatori La funzione di intermediazione o di collegamento tra operatori corrisponde all9offerta di modalità che rendo- no possibile il movimento del potere d9acquisto. Si tratta di trasporto di risorse tra operatori per realizzare la condizione ottimale della distribuzione delle risorse in un determinato lasso di tempo.

All9interno della funzione di intermediazione vi è la funzione fondamentale che è quella creditizia.

La funzione creditizia : si risolve nella capacità/possibilità di creare credito, ovvero dare credito a chi ne ha bi- sogno per fare attività di produzione e sostenere così la crescita economica. Esamina due dimensioni:

  • tecnica-microeconomica che consiste nella creazione di crediti e scelta di potenziali soggetti a cui indirizza- re i crediti; chi ha bisogno di avere disponibilità anticipata rispetto alla propria capacità, la trova nel siste- ma finanziario da chi ne ha eccedenza (in questo modo il risparmio viene capitalizzato). Vi è una funzione di monitoraggio , ovvero un controllo su chi ha avuto il credito e interventi correttivi del finanziamento.
  • macroeconomica che viene definita con il moltiplicatore del credito, ovvero crea una grandezza che è il credito totale interno. Individua quanto credito è in grado di creare il sistema, ovvero la quantità di credito esistente all9interno del sistema (Credito totale interno). La capacità di creare credito è legata alla quantità di moneta all9interno del sistema, vi è una proporzionalità tra moneta e credito. Quindi la quantità di mo- neta e la quantità di credito nel sistema economico sono correlate.

Funzione di gestione e trasferimento dei rischi La funzione di gestione e trasferimento dei rischi rappresenta un tentativo da parte del sistema finanziario di distribuire in modo equilibrato i rischi. i rischi sono più indeterminati della moneta, sono qualcosa di difficile misurazione e valutazione. La misurazione è soggetta a variabilità, probabilità, componente soggettiva per questo non vi è un9unità di misura accertata e comune. Vi sono diversi operatori: compagnie assicurative, ban- che ecc. È necessario distinguere, nuovamente, i rischi puri dai rischi finanziari. I rischi puri danno luogo solo a perdite. I rischi finanziari sono legati alle posizioni che si assumono e possono dare vita sia a perdite sia a guadagni.

Funzione di trasmissione della politica monetaria Vi è una trasmissione della politica monetaria da chi la definisci e realizza (governo e banca centrale) all9economia reale (consumatori e sistema produttivo). La politica monetaria è l9insieme delle decisioni prese dalle banche centrali per il governo e la regolamenta- zione della massa monetaria presente nel sistema.

LEZIONE 2 3 SALDI FINANZIARI, MERCATI E INTERMEDIARI

Allocazione delle risorse La funzione primaria è l9allocazione dei rischi e delle risorse tra gli operatori di un sistema economico ai fini di ottimizzare le scelte di consumo.

L9allocazione delle risorse consiste nel trasferimento di moneta e rischi tra unità economiche diverse: o Tra operatori in surplus/deficit 3 «settori istituzionali» (con saldo finanziario positivo o negativo) à setto- rizzazione dell9economia, che avviene attraverso la contabilità nazionale. La contabilità nazionale è un si- stema dei conti che ci permette di capire la grandezza/unità di misura del mercato; o Con il supporto di mercati e/o di intermediari finanziari (con saldo finanziario tendenzialmente nullo). Il loro ruolo è tale per cui il totale delle attività finanziarie è uguale al totale delle passività finanziarie per de- finizione.

L9allocazione può avvenire attraverso la proposta di contratti finanziati oppure attraverso un9attività di tra- sformazione, ovvero la trasformazione di rischi e importi.

L9efficienza allocativa si realizza quando i fabbisogni di due o più soggetti risultano soddisfatti e non si ritiene necessario procedere ad una nuova distribuzione delle risorse finanziarie.

Funzione allocativa efficiente = ottimizzazione delle scelte di consumo = ottimizzazione delle scelte di inve- stimento = crescita del benessere collettivo

Le preferenze (domanda e offerta nei contratti finanziari) possono essere diverse in termini di durata del con- tratto, importi o tipologie di rischio. Il sistema finanziario tenda di conciliare le varie esigenze anche nella logi- ca di un trasferimento intergenerazionale (tempo).

I settori istituzionali. Unità in surplus/deficit I settori istituzionali sono categorie di soggetti con comportamenti analoghi: famiglie; imprese (società non fi- nanziarie); banche e assicurazioni (società finanziarie); pubblica amministrazione; resto del mondo. Tutte le cinque categorie si caratterizzano per essere unità di surplus, unità di pareggio o unità di deficit.

Un operatore economico è definito:

  • unità in surplus se: reddito corrente netto (YD = Y 3 t) > spesa per consumi (C) e beni di investimento 3 attività reali (I)

  • unità in deficit se: reddito corrente netto (YD = Y 3 t) < spesa per consumi (C) e beni di investimento 3 attività reali (I)

  • unità di pareggio se:

reddito corrente netto (YD = Y 3 t) = spesa per consumi (C) e beni di investimento 3 attività reali (I)

Surplus e deficit sono concetti che fanno riferimento ai flussi finanziari (non a costi e ricavi).

  • Reddito disponibile = Reddito lordo 3 tasse
  • Risparmio = reddito disponibile 3 consumi Il risparmio può essere utilizzato investendo in attività reali o finanziarie. Per logica non si dovrebbe parlare di <risparmio negativo=, ma è tuttavia possibile che ciò si verifichi perché i soggetti possono consumare più del loro reddito disponibile.

Il saldo finanziario Un operatore può trovarsi in una posizione di:

  • avanzo finanziario o surplus di risorse quando il suo risparmio ( S = Y 3 C) eccede la spesa per investimenti in attività reali (I);

  • disavanzo finanziario o deficit di risorse quando il suo risparmio ( S = Y 3 C) è inferiore alla spesa per inve- stimenti in attività reali (I);

  • pareggio finanziario o pareggio di risorse quando il suo risparmio ( S = Y 3 C) è uguale alla spesa per inve- stimenti in attività reali (I).

Saldo finanziario dell9operatore i-esimo (è un9identità tra la parte dell9economia reale e la parte dell9economia finanziaria):

SFi = Si 3 Ii = —AFi 3 —PFi Saldo finanziario = risparmio 3 investimenti reali = variazione dell9attività finanziaria 3 variazione della pas- sività finanziaria

Avanzo finanziario SFi > 0 Unità in surplus o creditore finale Disavanzo finanziario SFi < 0 Unità in deficit o debitore finale Pareggio finanziario SFi = 0 Unità in pareggio

I settori istituzionali I settori istituzionali sono operatori (unità istituzionali) che presentano comportamenti finanziari <omogenei= e <conti finanziari= con caratteristiche simili:

  • Famiglie : settore istituzionale che consuma e produce. Le famiglie produttrici sono imprese di natura fami- liare, individuale o artigiana, in cui la contabilità economica d9impresa si fonde con quella del nucleo abita- tivo. Le famiglie di solito sono in surplus finanziario, sono quel comparto dell9economia in cui di solito si forma il risparmio, ovvero il settore datore di fondi. Questo non escludo che le famiglie possano avere un saldo finanziario negativo, ma normalmente le attività superano le passività nell9ottica di risparmio inter- generazionale.
  • Società (o imprese) non finanziarie : sono caratterizzate da situazioni di deficit finanziario , poiché prima <spendono= e successivamente danno luogo a produzione di nuova ricchezza. Il risparmio di periodo è tipi- camente insufficiente a coprire il fabbisogno finanziario generato dalla spesa per investimenti in attività reali, perciò esprimono una domanda di passività finanziaria, perché devono trovare fondi sul mercato.
  • Società finanziarie: sono l9insieme delle istituzione finanziarie (industrie, banche, assicurazioni, interme- diari finanziari) che presentano una situazione standard di pareggio finanziario , ovvero hanno un saldo fi- nanziario tendente a zero. Raccolgono attività finanziarie.
  • Amministrazioni pubbliche : raggruppa gli operatori pubblici (Stato/regioni) che producono beni o servizi non destinabili alla vendita (difesa, ordine pubblico, istruzione, previdenza, ecc). Lo Stato dovrebbe essere in pareggio, ma è normale che si trovi in una situazione di deficit finanziario a causa della spesa in investi- menti, in quanto deve spendere per il benessere. Lo Stato chiede al mercato di sopportare le loro passivi- tà. Lo Stato dovrebbe investire i fondi riscossi per fornire dei servizi, molto spesso ricorre alle passività fi- nanziarie come l9emissione dei titoli di stato. Il saldo finanziario di questo settore è dato dalla differenza tra spesa pubblica (G) e l9insieme delle imposte, tasse e contributi sociali (T), ed è di norma negativo.
  • Resto del mondo : relazioni commerciali (importazioni/esportazioni) e finanziarie (passività/attività). Com- prende tutti gli operatori non residenti che effettuano operazioni con le unità economiche residenti. Il sal- do finanziario di questo settore corrisponde alla differenza tra importazioni (M) ed esportazioni (X): o Se il saldo finanziario è positivo : il resto del mondo cede risorse nette e accumula attività finanziarie nei confronti del Paese; o Se il saldo finanziario è negativo : il resto del mondo riceve risorse reali e accumula passività finanzia- rie verso il Paese. È un settore residuale che ha funzione finanziaria nei confronti dell9intero paese come datore o raccogli- tore di fondi (vendita di titoli al altri Paesi o acquisto di titoli esteri). Il flusso di pagamenti che sottostà ad importazioni ed esportazioni di titoli (esteri): o i capitali esteri entrano in Italia se il Paese è attrattivo (i soldi verranno utilizzati per finanziare le im- prese locali). o Investendo all9estero, ovvero si destinano risorse in altri Paesi più attrattivi, si sottraggono al Paese ri- sorse.

I conti finanziari <descrivono= i comportamenti finanziari degli agenti e dei settori istituzionali: comportamenti finanziari tra i vari settori istituzionali all9interno del Paese e nel resto del mondo.

Il mercato primario assolve la funzione di fornire fondi alle unità in deficit e di esprimere un prezzo per gli strumenti finanziari di nuova emissione.

Il bilancio della contabilità finanziaria è riferito agli stock e non ai flussi. Le unità di surplus emettono obbligazioni per finanziare le unità in deficit. Le unità in deficit emettono obbliga- zioni con cui si indebitano.

Circuito intermediato Nel circuito intermediato il contratto finanziario non viene emesso direttamente, ma su di esso opere l9industria finanziaria (mediatori e intermediari). Le unità in surplus trasferiscono risorse agli intermediari fi- nanziari che provvederanno a finanziare le unità in deficit. I servizi di QAT sono sistemi orientati al circuito in- termediato. I flussi passano attraverso le banche e le assicurazioni. La maggior parte dei flussi passano attra- verso gli intermediati. Nei paesi anglosassoni i flussi passano attraverso i mercati.

Nel caso del collegamento intermediato il trasferimento avviene tramite intermediari finanziari che interpon- gono il proprio bilancio e i propri contratti di debito e credito tra le unità di deficit e di surplus. Le p assività finanziarie emesse dalle unità in deficit vengono acquistate dagli intermediari e entrano nell9attivo del loro bilancio; gli intermediari finanziano questi crediti attraverso l9emissione di proprie passivi- tà finanziarie, che vengono collocate presso le unità di surplus. Gli intermediari del circuito indiretto svolgono attività di trasformazione qualitativa delle attività finanziarie in termini di scadenza, importo e grado di rischio.

Le attività degli intermediari sono:

  • Attività creditizia : svolta da banche e intermediari creditizi non bancari, si realizza tramite rapporti distinti di credito tra l9intermediario e rispettivamente l9unità in deficit finanziata e l9unità in surplus datrice di fondi.
  • Attività di partecipazione : svolta da società di venture capital e dalle marchantbanks , che comporta da parte dell9intermediario la sottoscrizione di quote di partecipazione al capitale di rischio delle unità in defi- cit quale modalità di sostegno finanziario.
  • Attività di accompagnamento sul mercato : svolta sui mercati primari da parte di intermediari specializzati, quali le investmentbanks , tratte di servizi di consulenza a supporto delle scelte di finanziamento e investi- mento che implicano l9emissione e la sottoscrizione di strumenti finanziari.

I cosiddetti circuiti finanziari presuppongono una pluralità di mercati Un mercato finanziario è un luogo, non necessariamente fisicamente individuato, in cui vengono negoziati i contratti finanziari. Esiste una pluralità di mercati (principio di <specializzazione=).

Tipologie di mercati

  • Primari/secondari ;

  • A negoziazione diretta/aperti: i mercati a negoziazione diretta riguardano la negoziazione di contratti bila- terali; nei mercati a negoziazione aperta vi è un confronto tra le offerte (aste), ovvero una standardizza- zione.

  • All9ingrosso/al dettaglio: nei mercati all9ingrosso le transazioni tra operatori professionali informati, gli spostamenti di prezzo sono elevati e i volumi unitari delle transazioni sono elevati; nei mercati al dettaglio gli operatori sono piccoli, le transazioni sono numerose ed è più facile trovare disparità concorrenziale, vi sono elementi di controllo e protezione della parte più debole.

  • Finanziari/monetari: il mercato finanziario è il luogo nel quale vengono scambiati strumenti finanziari di varia natura a medio o lungo termine. Il mercato mon etario gestisce i contratti finanziari a brevissima sca- denza, negozia liquidità.

  • Denominati sulla degli strumenti negoziati;

  • Regolamentati/over-the-counter (circuiti di scambio): i mercati regolamentati sono caratterizzati dalla presenza di una disciplina sull9organizzazione di mercato, cioè dell9operatività, i requisiti per la quotazione, i requisiti per diventare intermediari, le regole di negoziazione. Il regolamento è approvato da un9autorità di controllo (in Italia è la Consob). I mercati Over the counter sono mercati per la negoziazione che si svol- ge al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali. È il complesso delle operazioni di compravendita di titoli che non figurano nei listini di borsa, effettuate tra intermediari ed investitori al di fuori di un mercato organiz- zato qual è la borsa valori. Sono mercati informali e spontanei, ma egualmente sofisticati. Sono mercati meno trasparenti rispetto a quelli regolamentati.

La capacità allocativa del sistema finanziario L9efficienza del sistema finanziario consiste nella selezione e nel monitoraggio dei debitori finali, in quanto l9obiettivo è l9ottimizzazione delle scelte di coloro che vi operano.

  • Circuito diretto via mercati: verifica dell9esistenza di meccanismi trasparenti di fissazione del prezzo e degli strumenti finanziari. Con una maggiore trasparenza le informazioni sono sufficientemente diffuse e acces- sibili. I meccanismi sono molto complessi e sono volti a valutare le scelte ottimali.
  • Circuito intermediario: la capacità allocativa si trasmette sulla capacità degli intermediari di crearla, ovvero è delegata agli intermediari. Gli intermediari operano attraverso la selezione dei progetti migliori e attra- verso il monitoraggio delle gap periodicamente.

Gli interessi sono proporzionati alla durata del contratto e al capitale, infatti più lunga è la durata maggiori so- no gli interessi e più alto è il capitale maggiori sono gli interessi.

Il tasso di interesse nominale È diverso dal rendimento, ma vi è un legame.

  • E9 funzione di: o Preferenza intertemporale per il consumo; o Tasso atteso di inflazione (Tasso interesse nominale- reale); o Durata del contratto; o Rischio dello specifico contratto (r= rf + spread): § Rf (risk free): soggetti privi di rischio (lo Stato, soprattutto la Germania). Si basa di norma sui titoli di Stato. È un tasso privo di interesse, ovvero il costo della moneta nel tempo è quasi pari a zero. § Spread: misura nominale di insolvenza del debitore.
  • E9 un indicatore approssimativo del rendimento del capitale prestato (legato a quanta ricchezza produce il capitale).

Tasso reale = tasso di interesse nominale 3 tasso di inflazione. Dal contratto di debito originano dei rischi, ovvero il rischio di insolvenza (fallimento del debitore). Questo ri- schio si risolve con la struttura dello spread, che è usato per stabilire il tasso in base al rischio di insolvenza di quel determinato soggetto. Il tasso di interesse può essere espresso sulla base del rischio di insolvenza.

Tipologie di contratti di debito Sono contratti di debito:

  • semplice prestito: viene stipulato un contratto bilaterale nel quale il debitore ottiene una somma che deve rimborsare a scadenza maggiorata degli interessi;
  • prestito a vista;
  • apertura di credito in conto corrente;
  • Mutuo;
  • deposito bancario;
  • obbligazione con cedole;
  • obbligazione zero coupon;
  • titoli di Stato (BTP, BOT,..).

Il contratto di partecipazione (o azionario) Il sottoscrittore ( azionista/quotista ) di un contratto di partecipazione trasferisce potere d9acquisto (un capita- le) ad una impresa o a un patrimonio comune e contestualmente acquisisce diritti patrimoniali e diritti am- ministrativi :

  • diritti patrimoniali : a partecipare agli utili (incerti) creati dall9impresa o dalla attività di investimento del patrimonio e il diritto di rimborso del capitale in sede di liquidazione;
  • diritti amministrativi : a partecipare all9elaborazione della strategia e alla gestione dell9impresa o degli in- vestimenti. Il principale diritto amministrativo è il diritto di voto.

La promessa di restituzione è condizionata su ciò che la gestione sarà riuscita a produrre.

I rischi che si presentano sono rischi che influenzano il capitale finale.

La remunerazione dipende dal guadagno in conto capitale (pari annualmente alla differenza tra il patrimonio netto di fine anno e il patrimonio netto a inizio anno = Kt0 3 Ktf)

Il rendimento dei contratti di partecipazione Il rendimento:

  • può essere riconosciuto periodicamente attraverso i dividendi (Azioni): incerto sia nel suo effettivo paga- mento sia nel suo valore;
  • per l9investitore è condizionato dal dividendo (flussi di dividendi) e dal valore di mercato del capitale inve- stito (guadagni o perdite in conto capitale);
  • in linea di principio deve tendere ad essere proporzionale al rischio assunto dall9investitore (principio ge- nerale della finanza).

Il dividendo: rendimento periodico che dipende dalla redditività di impresa (utili) e dalle decisioni amministra- tive sulla distribuzione dell9utile.

Tipologia di contratti di partecipazione Sono contratti di partecipazione :

  • Le azioni : o Con diritti (patrimoniali e amministrativi) proporzionali alla quota di partecipazione; o Con diritti amministrativi indipendenti dalla quota di partecipazione <una testa un voto=.

  • Le quote di partecipazione a fondi comuni di investimento. o Il fondo comune di investimento è un patrimonio autonomo, suddiviso in quote di pertinenti di una pluralità di partecipanti, che viene gestito in monete, ossia collettivamente e nello stesso modo per tutti i partecipanti, e che può essere raccolto mediante una o più emissioni di quote. o Chi entra a far parte di un fondo comune di investimento otterrà quanto conferito se e solo quando deciderà di uscire dal suo investimento.

Ciò che li differenzia è la natura e la modalità della partecipazione (ai proventi, ai rischi, alla governance).

Il contratto assicurativo Il sottoscrittore ( assicurato ) trasferisce alla controparte ( l9assicuratore ) l9onere economico di un evento futu- ro incerto , dietro pagamento di un compenso ( premio assicurativo ). Contestualmente l9assicuratore si impegna a ricostituire la ricchezza e la capacità di consumo dell9assicurato, nel caso in cui l9evento temuto si verifichi, e cioè se il rischio si realizza.

L9oggetto del trasferimento non è il potere d9acquisto, ma un rischio. Il rischio che gravava sul soggetto che ha deciso di assicurarsi, con il contratto di assicurazione grava sull9assicuratore. Si trasferisce un rischio puro (pro- vocherebbe solo perdite, non è eliminabile ma trasferibile).

Il contratto assicurativo ha natura di <stato-contingente=, poiché dipende da eventi che si verificheranno du- rante lo svolgimento del contratto.

Il vantaggio informativo può riguardare:

  • Hiddeninformations : disparità di informazione fra le parti relativamente alle caratteristiche del bene o servizio o relativamente a fatti che influenzano le prestazioni.
  • Hiddenactions : indica la disparità di informazioni fra le parti relativamente alle prestazioni.

Nel caso dei contratti di assicurazione, le situazioni di informazioni nascoste e di azioni nascoste vengono pre- venute con il pagamento di eventuali sanzioni se si dichiara il falso.

L9asimmetria informativa può verificarsi prima o dopo l9accordo contrattuale:

  • Selezione avversa (adverseselection): indica la situazione di informazione nascosta pre-contrattuale. Le banche potrebbero non saper individuare i debitori potenzialmente più rischiosi, le compagnie di assicura- zione non sono in grado di individuare a priori coloro che con maggiore probabilità saranno oggetto di in- fortunio.

  • Moral hazard: indica l9asimmetria informativa post-contrattuale, indica il rischio che la controparte non onori l9impregno assunto. o Moral hazard con azione nascosta. o Moral hazard con informazione nascosta.

  • Problema del principal agent: non è garantito che l9agent, nello svolgimento del compito delegatogli, prenda le stesse decisioni che prenderebbe il principal se avesse tutte le conoscenze e competenze dell9agent. Potrebbe sorgere un conflitto di interessi e potrebbero scaturirne delle scelte a danno del prin- cipal.

Tipologie di contratti assicurativi I contratti assicurativi si dividono in:

  • Rami danni : infortuni e malattia; incendio; furto; responsabilità civile; ecc&

  • Rami vita e capitalizzazione : caso vita; caso morte; polizze miste.

I contratti derivati I contratti derivati incorporano una promessa di eseguire una prestazione basata sull9andamento del prezzo di una o più attività (merci, attività finanziarie, tassi di interesse, valute, ecc.) detta sottostante.

I contratti derivati sono contratti a termine , poiché l9esecuzione della prestazione deve o può essere effettua- ta ad una certa (entro una) data futura.

Nel periodo t 0 vengono scambiate le promesse e si stipula il contratto.

Nel periodo t 1 avviene la liquidazione, quindi il termine del contratto.

Funzioni dei contratti derivati La funzione principale dei contratti derivati è quella di negoziare i rischi connessi alle fluttuazioni delle variabili di mercato (rischi finanziari) separatamente dall9operazione che li ha originati.

Si possono distinguere:

  • Funzione di copertura : ossia gestione dei rischi associati alla detenzione di attività sottostanti. Copertura verso un evento futuro e incerto, quale la fluttuazione di valore di un bene. La funzione richiama la coper- tura assicurativa. Il contratto finanziario non risponde più alle aspettative iniziali, quindi viene <trasforma- to= in un contratto derivato, affinché vengano gestiti i rischi associati alla detenzione delle attività sotto- stanti. Esempio: si prevede un rialzo del titolo X, che oggi ha un prezzo di 100, nei prossimi 3 mesi. Attraverso un contratto future ci si può coprire da tale rischio di aumento di prezzo, riservandosi la possibilità di acquistare il titolo X, sempre al prezzo di 100.
  • Funzione di investimento o speculazione (trading): sulla base di previsioni circa l9andamento di variabili finanziarie rilevanti, si pone in essere un derivato con il solo scopo di ottenere profitti a breve (maturo aspettative e compro un derivato con il solo scopo di lucro).

Esempio: se a 3 mesi il titolo X quota 120, l9operatore che lo ha pagato 100, lo vende a pronti e lucra la differenza.

Tipologie di base dei contratti derivati I contratti derivati possono essere:

  • Contratti simmetrici : la promessa è vincolante per entrambe le parti. Le modalità di esecuzione del con- tratto sono interamente prefissate (es: Future; Swap; Forward rate agreeement). Entro la scadenza en- trambe le parti che hanno dato vita al contratto devono eseguire la prestazione secondo le modalità di esecuzione prefissate al momento della stipulazione.

  • Contratti asimmetrici : la promessa è vincolante per una sola delle parti. Le modalità di esecuzione del con- tratto dipendono dalla scelta di una delle parto (es: Opzione call, di acquistare; opzione put, di vendere). o Un9 opzione call è uno strumento derivato in base al quale l9acquirente dell9opzione acquista il diritto, ma non l9obbligo, di acquistare un titolo (detto sottostante) a un dato prezzo d9esercizio. Al fine di ac- quisire tale diritto, l9acquirente paga un premio. o Un9 opzione put è uno strumento derivato in base al quale l9acquirente dell9opzione acquista il diritto, ma non l9obbligo, di vendere un titolo (detto sottostante) a un dato prezzo d9esercizio, mentre l9altra parte sarà costretta ad acquistare il titolo, se l9acquirente dell9opzione decide di esercitare il suo dirit- to. Al fine di acquisire tale diritto, l9acquirente paga un premio.

I rischi finanziari I rischi finanziari gravano su coloro che sottoscrivono un contratto finanziario e si identificano con il rischio di conseguire un risultato diverso da quello originariamente atteso.

Classificazione dei rischi :

  • Rischi di inadempimento : rischio, di chi ha fatto la promessa, di non mantenerla entro congruo termine. Nel contratto azionario questo rischio è implicito, se viene sperperato tutto il patrimonio/capitale sociale, non ci saranno utili da distribuire. o Rischio di credito : nel contratto di debito, il debitore potrebbe non saldare il debito. Impossibilità di restituire il prestito (a qualunque scadenza). o Rischio di regolamento : incapacità di restituire il prestito alla scadenza prestabilita, ma eventuale possibilità successiva. Rischio di default dell9assicurazione: nel contratto assicurativo, l9assicurato ri- schia che l9assicuratore, a condizione avvenuta, non adempia al contratto. Il rischio può riguardare una prestazione diversa dal pagamento di una somma di denaro.

  • Rischio di mercato : è l9insieme degli effetti delle fluttuazioni dei prezzi nei mercati sulle prospettive futu- re (guadagni o perdite) nell9attività di intermediazione. Le condizioni di prezzo fissate inizialmente si modi- ficano nel tempo lungo tutta la durata del contratto finanziario, che potrebbe rivelarsi più o meno equo, più o meno conveniente. o Rischio di tasso di interesse : rischio associato all9andamento dei tassi di interesse ed è misurato dall9impatto che tale andamento ha sui flussi di cassa e sul valore di mercato di attività e passività. o Rischio di cambio : riguarda i contratti sottoscritti in una valuta diversa da quella con cui le controparti solitamente operano. Il rischio è associato alla possibilità di conseguire perdite economiche in base ad una condizione sfavorevole dei cambi. o Rischio azionario : il rischio è associato alla variazione del valore di mercato dello strumento finanzia- rio detenuto nel portafoglio (varia il prezzo di un contratto azionario quotato). Il contratto azionario stesso prevede che il valore di ciascuna azione possa variare nel tempo, quindi il rischio azionario può essere più chiaramente definito come la manifestazione di una variazione di prezzo dovuta a fattori non direttamente riferibili alla società, bensì a variabili esogene, come ad esempio l'andamento nega- tivo dei mercati azionari. Questa tipologia di rischio è spesso definita rischio di prezzo, sebbene que- sto termine abbia un significato più ampio del rischio azionario in quanto indica il rischio derivante da variazioni non solo dei corsi azionari, ma altresì delle merci o di qualsiasi altro sottostante di un con- tratto derivato.

  • Rischio di liquidità : rischio che, a causa di eventi inattesi, la liquidità naturale o artificiale del contratto si riduca determinando un costo per il suo sottoscrittore. Il rischio deriva dal disallineamento dei flussi di cassa prodotti dal contratto finanziario, rispetto alle necessità di cassa di un determinato momento. Il ri-

  • Flusso di cassa delle cedole periodiche (strumenti obbligazionari): in entrata (rimborso o vendita del titolo) in uscita (sottoscrizione di un titolo).

La remunerazione (nell9ipotesi di detenzione fino a scadenza) può essere:

  • certa e definita al momento in cui si realizza l9investimento (obbligazioni);
  • incerta (azioni). La sua realizzazione è sottoposta ad un certo grado di incertezza, causata dalla distanza temporale che separa la prestazione dell9investitore dalla controparte.

Il rendimento può essere:

  • Ex ante: è un concetto probabilistico che si usa al momento della valutazione della convenienza dell9investimento.

  • Ex post: si determina in modo esatto al momento della liquidazione dell9investimento.

Il rischio di un9attività finanziaria Il rischio dell9investimento è legato:

  • all9incertezza della determinazione del rendimento (rendimento effettivo diverso rendimento atteso). Vale anche per i titoli a reddito fisso. Si misura in termini di variabilità rispetto al valore atteso al quale associo una probabilità. Dipende dalle caratteristiche del titolo.
  • Al rischio di perdita del capitale (non per tutti gli strumenti allo stesso modo). È legata, in linea di massima, alla probabilità di insolvenza da parte dell9emittente. Il rating dell9emittente è un indicatore del rischio di perdita del capitale. Il rating rappresenta un modo sinteti- co di esprimere il rischio di default dell9emittente. È un valore/voto che viene dato in base ad una scala prede- finita che da immediatamente la probabilità di fallimento dell9emittente. Titoli con elevato rating = rischio più basso = rendimento più basso. Il problema è che i calcoli di basano su dati passati (backward looking).

LEZIONE 4 3 TIPOLOGIE DI ISTITUZIONI FINANZIARIE

Le istituzioni finanziarie Le istituzioni finanziarie sono operatori professionali che, con diverse modalità, agevolano la stipulazione di contratti finanziari e il funzionamento dei mercati (nel circuito diretto e nel circuito indiretto).

Tipologie di istituzioni finanziarie Le tipologie di istituzioni finanziarie sono:

  • mediatori finanziari ;
  • trasformatori finanziari.

I mediatori finanziari I mediatori finanziari svolgono una funzione di agevolazione della stipulazione dei contratti e di funzionamen- to dei mercati, mediano facendo in modo che il contratto si concluda nel migliore dei modi possibili, ma non stipulano contratti finanziari e non si assumono rischi finanziari. Il loro principale rischio è di reputazione. Il loro guadagno è la commissione.

I mediatori finanziari sono: - Broker : è una figura professionale identificabile con un intermediario finanziario che opera per conto di terzi sul mercato attraverso la negoziazione in titoli (opera sui mercati finanziari e, su richiesta del cliente, si oc- cupa della ricerca di una controparte per l'effettuazione di un'operazione). I soggetti terzi sono dei clienti che inoltrano l'ordine al broker che per loro conto effettuerà le relative operazioni, con il chiaro intento e obiettivo di massimizzare i profitti e limitare le perdite. La figura del broker è associata ed è associabile a una figura societaria che si occupa della gestione del portafoglio dei clienti. Oltre che impegnato nella rac- colta degli ordini , il broker in qualità di intermediario autorizzato può fornire ai propri clienti anche dei ser- vizi di consulenza. Ai fini meramente esplicativi è possibile associare il broker ad un agente immobiliare: presenta al venditore gli acquirenti e ne ottiene una percentuale. - Dealer : Intermediario autorizzato a comprare e vendere in proprio contratti finanziari, può anche detenere titoli e comportarsi come una delle parti contrattuali. Non può essere considerato come un vero e proprio investitore, ma a differenza del Broker, può assumere in prima persona i rischi delle operazioni che effet- tua.

  • Gestori (sgr): gestiscono dei patrimoni che sono, in prima battuta, quelli che scaturiscono dal conferimento di quote partecipative (es. fondi pensione). Il patrimonio spesso è liquidità che viene investita sul mercato (comprare uno strumento di mercato, emesso da soggetti in disavanzo). Dire mediatore gestore è molto di- verso dal dire patrimonio, i mediatori gestori hanno il mandato per scegliere sulle quote di investimento (istituzione gestionale), hanno potere/dovere di aggregazione e gestione dei risparmi. Se gli investimenti vanno male, il rischio ricade su chi ha investito; se l9investimento va a buon fine anche il vantaggio ricadrà su colui. Il gestore viene sempre pagato con le commissioni di gestione.

  • Consulente finanziario (sim): soggetto che da consigli sull'attività finanziaria.

Trasformatori finanziari I trasformatori finanziari si pongono come controparti nella stipulazione di contratti finanziari con datori e prenditori finali di fondi. Danno vita al circuito indiretto , elaborano le informazioni riguardo i contratti finan- ziari dei settori in surplus e di quelli in deficit. Si occupano di trasferire disponibilità finanziarie (importi, sca- denze e forme tecniche) e rischi. Il loro rischio di impresa è dato da come operano la loro funzione di produ- zione.

Sono intermediari trasformatori:

  • le banche;
  • le assicurazioni;
  • i fondi di investimento.
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Riassunti eif

Corso: Economia degli intermediari Finanziari (ECO0016)

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1!
ECONOMIA(DEGLI(INTERMEDIARI(FINANZIARI!
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LEZIONE'1'3'ALCUNE'DEFINIZIONI'DI'BASE:'COSA'È'IL'SISTEMA'FINANZIARIO,'QUALI'SONO'LE'FUNZIONI'DEL'
SISTEMA'FINANZIARIO'
!
Il!sistema!finanziario!
Il!sistema'finanziario!è"una"infrastruttura!(funzionale!al!funzionamento!dell9economia)!complessa!(molto!arti-
colata,! con! una! propria! organizzazione! e! regolamentazione)! il! cui! obiettivo! è! allocare! risorse! e! rischi! tra! gli!
operatori!di!un!sistema!economico,!al'fine'ultimo!di!soddisfare!le!loro!preferenze!di!consumo,!ovvero!le!scelte!
ottime.!Supporta!il!funzionamento!dell9economia!reale.!
C9è!un!interesse!pubblico!affinché!questo!sistema!possa!funzionare.!Questo!sistema!oggi!ha!una!valenza!priva-
tistica!(è!un9impresa).!!
Il! sistema! finanziario! è! indispensabile! per! il! contesto!sociale,! va! tutelata! la! finanza! al! servizio! dell9economia!
reale!e!non!la!<finanza!per!la!finanza=.!Le!materie!prime!del!sistema!finanziario!sono!rischi!e!risorse,!anche!in-
tangibili!purchè!valutabili.!I!rischi!possono!essere!finanziari,!ma!vi!sono!anche!rischi!puri.!I!rischi'puri!hanno!a!
che!fare!con!individui!che!devono!prendere!decisioni!in!base!a!scelte!in!condizioni!di!incertezza.!
!
Classificazione!dei!rischi!!
Classificazione'in'relazione'agli'effetti:'
Il!rischio!non!è!stimabile,!gli!operatori!economici!prendono!decisioni!in!condizioni!di!incertezza.!!
I!rischi!legati!all9incertezza!o!<rischi!finanziari=:!quando!ci!si!assume!il!rischio!che!possono!insorgere!effetti!sia!
positivi!che!negativi!connaturati!all9attività!finanziaria.!!
Alcuni! rischi,! gravano! sul! soggetto! economico! indipendentemente! dalle! sue! scelte,! poiché! sono! azzardi! esi-
stenti!in!natura,!si!tratta!di!rischi!elementari!o!<rischi!puri=!(non!eliminabili,!ma!riducibili!assicurandosi):!quan-
do!si!manifestano!comportando!effetti!solo!negativi!e!la!loro!gestione!è!oggetto!dell9attività!assicurativa.!!
!
Classificazione'in'base'alla'loro'natura:'
¥ Rischi!sistematici:!sono!legati!alla!<normale!oscillazione!del!mercato=!nel!quale!si!investe;!
¥ Rischi!non!sistematici:!traggono!origine!da!fenomeni!della!gestione!caratteristica!di!ciascun!intermediario!
coinvolto.!
!
Calcolo!dei!rischi!
I!rischi!possono!essere!calcolati:!
¥ Ex!ante:!prima!di!effettuare!le!scelte!di!investimento;!
¥ Ex!post:!quando!l9operazione!si!è!conclusa.!
!
L9economia!reale!
Sull9economia!reale!si!innesta!il!sistema!finanziario.!
L9economia'reale'è:!rappresentata!da!produttori!e!consumatori.!Viene!descritta!attraverso:!
¥ PIL!(Prodotto!Interno!Lordo):!è!il!valore!monetario!totale!dei!beni!e!servizi!prodotti!in!un!Paese!da!parte!di!
operatori!economici!residenti!e!non!residenti!nel!corso!di!un!periodo!di!tempo.!
¥ Il!livello!dei!consumi;!
¥ Il!livello!degli!investimenti;!
¥ Il!tasso!di!occupazione;!
¥ Il!tasso!di!inflazione:!indicatore!della!variazione!relativa!(nel!tempo)!del!livello!generale!dei!prezzi!(vedasi!
inflazione),!e!indica!la!variazione!del!potere!d'acquisto!della!moneta.!
¥ La!bilancia!commerciale!e!la!bilancia!dei!pagamenti:!la!prima!corrisponde!all9ammontare!delle!importazio-
ni!e!delle!esportazioni!di!merci!di!un!paese.!Il!saldo!di!bilancia!commerciale!corrisponde!alla!differenza!tra!
il!valore!delle!esportazioni!e!quello!delle!importazioni!di!merci;!la!seconda!è!uno!schema!statistico!che!re-
gistra!le!transazioni!economiche!realizzatesi,!in!un!determinato!periodo!di!tempo,!tra!residenti!e!non!resi-
denti!in!un9economia.!Rappresenta!il!flusso!debitorio!o!creditorio!dei!paesi.!Il!saldo!della!bilancia!dei!pa-
gamenti! è! lo! sbilancio! tra! i! movimenti! di! valuta! estera! in! entrata! e! uscita! ed! è! rappresentativo! sia!
dell9equilibrio!della!bilancia!commerciale!(import-export)!sia!della!capacità!attrattiva!di!capitali.!!
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