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Riassunto libro "Psicologia della personalità e delle differenze individuali" De Beni, Carretti, Moè, Pazzaglia + appunti corso prof Moè

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Corso

Psicologia della Personalità e delle Differenze Individuali (PSN1032140)

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Anno accademico: 2016/2017
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Università degli Studi di Padova

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    molto utile
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    Ben fatto
  • Student
    Ben fatto, grazie di cuore.
  • CC
    Buongiorno, è possibile scaricare il documento " Riassunto del libro Psicologia della personalità e delle differenze individuali" effettuando un pagamento? Purtroppo non ho appunti o riassunti da caricare per ottenere i punti necessari per scaricare il documento.
    Grazie
    Cristina Cresta

Anteprima del testo

PSICOLOGIA DELLA E DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI DEFINIZIONE DI Allport (uno dei primi psicologi della dinamica costantemente in crescita e in cambiamento), interna alla persona di sistemi psicofisiologici sia aspetti psicologici che fisiologici) che determinano il suo adattamento Nel 1961 cambia frase: che determina i modi caratteristici unici e irripetibili) di comportarsi e di Caprara e Cervone: quel complesso insieme dei sistemi psicologici che contribuiscono e alla della condotta e individuale sia come viene espresso sia come viene percepito e dagli altri. Dal punto di vista delle durevoli, mentre dal punto di vista di caratteristiche psicologiche che distinguono un individuo Definizione del dizionario: di quelle disposizioni e funzioni affettive, volitive e cognitive che si sono combinate nel tempo ad opera di fattori genetici, di dinamiche formative e di influenze sociali, fino a costruire una struttura relativamente stabile e integrata riconosciuta come propria, ed espressa nel proprio particolare modo di interagire con di determinare i propri scopi e di regolare il proprio comportamento. I principali fattori che influenzano la sono: genetici, esistenziali, disposizionali, cognitivi, apprendimento, inconsci. Le principali teorie che si occupano di sono: disposizionali (tratti e biologiche), situazionismo e apprendimento sociale, cognitive e socio cognitive, psicodinamiche, fenomenologiche e umanistiche (VEDI TABELLE) APPROCCIO NOMOTETICO: variabili o leggi generali che sono del comportamento per ampi gruppi APPROCCIO IDIOGRAFICO: il singolo e la sua persona come ogni elemento ha un significato per il ruolo che svolge rispetto al funzionamento globale della persona stessa. MODELLO DEL BIG FIVE un modello che fa parte della teoria dei tratti ed quello maggiormente utilizzato per misurare la e considera il tratto come un costrutto bidimensionale la ricerca scientifica e in ambito organizzativo ha critica poter disporre di questo sistema che classifica e descrive la fondato su basi scientifiche. Nonostante le simili impostazioni teoriche, in passato il numero di fattori individuato non coincideva: Guilford 10 fattori, Eysenck 3 superfattori, Cattell 16 fattori, Comrey 8 fattori, Tellegen 11 fattori. Queste discordanze sono dovute alle diverse impostazioni teoriche e alle differenze nella costruzione delle scale. Il Big Five (McCrae e Costa) rappresenta il tentativo di mediazione ed unificazione tra i diversi punti di vista, identificando 5 fattori in grado di spiegare la Questo modello si basa su due tradizioni: Lessicografia: approccio secondo cui le differenze individuali salienti e socialmente rilevanti sono codificate nel linguaggio quotidiano, attraverso aggettivi che descrivono la (ipotesi lessicale di Fattorialista: fattoriale ricava fattori riassuntivi detti anche che concentrano le informazioni contenute originariamente in un numero elevato di variabili. Struttura del Big Five: ogni fattore possiede 24 item affermazioni) e due sottoscale, inoltre presente una Scala Lie (scala della bugia, 12 item) che ha lo scopo di fornire una misura della propensione del soggetto a dare un profilo di falso in senso positivo o negativo, e di cogliere i tentativi intenzionali di valuta due principali tendenze: i bias egoistici e i bias moralistici. Fattori: FATTORE (vs. introversione) SOTTOSCALE 1) Dinamismo (vs. essere cinici ed egoisti) 1) Empatia 2) Comportamento amichevole 1) 2) Perseveranza (vs. noncuranza e negligenza) 2) Dominanza EMOTIVA (vs. nevroticismo) 1) Controllo APERTURA MENTALE (vs. chiusura mentale) 1) Apertura alla cultura 2) Apertura 2) Controllo degli impulsi CARATTERISTICHE Bisogno di di stimoli e di socializzazione, mentre tende ad essere quieti e riservati Essere accettati, cordiali e cooperativi, tolleranza e rispetto degli altri Obiettivi chiari, determinazione, organizzazione strategica, buon senso di Tendenza a mostrare emozioni positive con pochi sbalzi al suo opposto si ha emotiva e prevalenza di emozioni negative, ridotta autostima e immaginativa, preferenza per il nuovo e il diverso, spinta al suo opposto si ha la Il Big Five ha diversi ambiti di applicazione: Psicologia clinica e della salute: della essenziale a fini terapeutici e prognostici. importante individuare i punti deboli del soggetto, i motivi per cui giunto in consulenza, e i suoi punti di forza molto importante sottolineare prima i punti di forza, in modo che la persona possa accettarsi, e poi si lavora sui punti Psicologia relazione tra i fattori e il successo scolastico, i fattori importanti per il successo scolastico sono e la (organizzazione e Ambito organizzativo: strumento di notevole rilevanza per dei profili di idonei ai vari criteri organizzativi. Molto usato come strumento per la selezione del personale, per individuare le persone con le caratteristiche idonee al posto e al gruppo di lavoro. Somministrazione: il test essere somministrato sia individualmente che le risposte si basano sulla Scala Likert, con valori da 1 assolutamente falso per me) a 5 assolutamente vero per me). inutile cercare di falsificare il profilo non ci sono risposte giuste o sbagliate, per cui non si ottenere un punteggio o N. Solo fornendo una risposta ad ogni item possibile ricavare un valido profilo di Materiali: 132 item (di cui alcuni hanno una formulazione positiva e altri negativa e il calcolo del punteggio tiene conto di questo), foglio di risposta, griglie di correzione ( foglio di scoring), foglio di conteggio dei punteggi grezzi (attraverso la somma dei punteggi positivi e quella dei punteggi negativi) tabelle di conversione (conversione in punti T), foglio di profilo, interpretazione dei punteggi Dai punteggi grezzi a punti T: una volta ottenuti i punteggi grezzi bisogna convertirli in punteggi standardizzati, ovvero punteggi che esprimono una scala standard, ovvero una scala in punti T (che ha una media pari a 50 e una deviazione standard pari a questa conversione avviene attraverso 3 fasi: 1. Considerare ogni punteggio, uno alla volta, sia delle sottoscale che dei 2. Individuare le tabelle di conversione adatte al soggetto, considerando il sesso, la situazione di somministrazione o 3. Cercare il punteggio grezzo, convertirlo nel rispettivo punto T e inserirlo nel foglio di profilo. TEORIA DEI TRATTI Tratti: sono definiti come disposizioni stabili che portano a specifiche di reazione in una di circostanze, sono disposizioni originarie che spiegano il comportamento e che si manifestano grazie ad esso. di tutti i tratti costituisce la Le caratteristiche principali dei tratti sono: caso del sensation seeking si ha questa tendenza a ricercare delle situazioni estreme che provochino delle sensazioni nuove e forti. GENI E COMPORTAMENTO (metodi per misurare Ci sono tre metodi per misurare 1. Metodo familiare: ha lo scopo di vedere se i figli manifestano gli stessi comportamenti e se ottengono gli stessi punteggi nei questionari dei genitori o dei nonni. Studi sui gemelli monozigoti, che hanno lo stesso genoma, e dizigoti che sono cresciuti nello stesso ambiente biologico e che, avere un peso nella manifestazione del comportamento. Studi di bambini adottati, per dimostrare in cui si cresce e quanto influenza la Ricerca: studio di gemelle omozigote cresciute una delle due gemelle riesce a mettersi in contatto con la sua gemella, adottata e si trovano una in Francia e negli Stati Uniti, scoprendo di essere state adottate. A 25 anni sono state sottoposte a test di intelligenza, test di di autostima e di soddisfazione lavorativa e i punteggi risultarono diversi. Ci furono differenze per quanto riguarda la (in cui il test utilizzato stato check list, dove si hanno una serie di aggettivi e una persona segna gli aggettivi che pensa che lo descrivano meglio), differenze anche intelligenza e Erano invece molto simili negli aspetti fisici e nelle abitudini di vita (es. passioni), ma la gemella francese era instabile emotivamente rispetto (inferiore tolleranza alla frustrazione ed entusiasmo, pregiudizio ed emozioni negative). Questo studio ha dimostrato nel sostenere le 2. Studio dei mutanti: si parla di mutazioni spontanee ed esistono vari tipi di mutanti. La maggior parte degli studi sulle mutazioni sono fatti nel drosofila melanogaster, moscerino della frutta che si studia in genetica dato che dei nostri geni sono come quelli della drosofila. Anche i parameci si studiano in genetica dissezionando il gene per vedere quale la causa della mutazione: ad esempio, una mutazione di un gene dei parameci provoca di riconoscere un pericolo e quando un pericolo, invece di evitarlo e scappare, va verso di 3. Selezione del comportamento: induce si basa sugli studi sui topi: alcuni topi, chiamati capivano velocemente il meccanismo e premevano la leva, mentre altri topi, chiamati utilizzavano tentativi prima di imparare la strategia. Successivamente i ricercatori hanno messo i diversi topi in gabbie separate, i intelligenti (bright) si sono accoppiati tra di loro e i dull tra di loro. Dopo sono andati a vedere se la trasmissione genetica era stata realizzata e se aveva avuto delle influenze sul comportamento delle nuove generazioni. I risultati furono che in ambiente normale i figli dei bright erano maggiormente veloci nel risolvere il problema, in ambiente arricchito (con tante stimolazioni) i bright e i dull avevano uguali risultati, e anche in ambiente impoverito. Quindi il COMPORTAMENTO AMBIENTE INTERNO AMBIENTE ESTERNO INFORMAZIONE GENETICA. La genetica importante ma un ambiente particolare annullare le conseguenze comportamentali genetica. IL SITUAZIONISMO Secondo il situazionismo che crea i tratti della in base a questa teoria la data dalla situazione, e dal condizionamento ed essa corrisponde al comportamento, il quale dipende da fattori esterni appreso e viene spiegato da meccanismi di condizionamento e rinforzo. Le teorie situazioniste sono teorie di tipo deterministico, non legato quindi ad aspetti biologici o di scelta (autonomia). I principali autori che sostengono che la dipenda soprattutto dal condizionamento e furono: Watson (comportamentismo radicale, prende in considerazione solo il comportamento ed esclude emozioni, motivi e cognizioni): la il prodotto finale di sistemi di abitudini che vengono appresi secondo i principi del condizionamento classico (Pavlov), dunque la coincide con il comportamento (la somma dei comportamenti corrisponde alla In questo modello le variabili intrapersonali vengono completamente escluse e il comportamento (R) funzione (f) dello stimolo ambientale (S): R f (S). Fino a quando un comportamento viene rinforzato esso tende a mantenersi, con di rinforzi positivi invece il comportamento si quindi secondo questa teoria il comportamento umano un insieme di reazioni a stimoli esterni, ai quali apprendiamo meccanicamente a Skinner: la un insieme di modelli di comportamenti appresi attraverso un insieme di rinforzi o punizioni (condizionamento operante). Questo modello va ad analizzare i comportamenti spontanei, ovvero le risposte liberamente espresse che agiscono e questi comportamenti sono detti attraverso un rinforzo si produce positiva, le persone hanno bisogno di feedback positivi, e in questo modo facile che il comportamento si Bandura (apprendimento sociale): spiega il comportamento umano come il risultato di una relazione causale e reciproca fra tre fattori (determinismo triadico reciproco): fattori personali (biologici, cognitivi e affettivi), schemi di comportamento e situazioni ambientali. inizialmente si occupato di imitazione (apprendimento vicario), affermando che un tratto di a volte essere appreso per imitazione. Studio di Bandura: ad un gruppo di bambini si mostrava una situazione aggressiva (un adulto usava atteggiamenti aggressivi su un pupazzo, lo picchiava e lo insultava), ad un altro gruppo una situazione neutra non fa niente) e ad un altro ancora una situazione non aggressiva (il pupazzo viene accarezzato). Dopo i bambini vengono messi in stanza con dei giochi e lo sperimentatore dice ad uno dei bambini che il gioco che sta usando serve ad un altro bambino, situazione che indurre ad una risposta aggressiva. A questo punto si osservato che i bambini che avevano assistito alla situazione aggressiva diventano molto aggressivi quando gli viene portato via il gioco. Quindi si imitare e diventa manifesta quando presente uno stimolo che la il comportamento appreso non viene ripresentato in ogni situazione, ma lo schema aggressivo viene messo in atto solo in situazioni che lo inducono. Inoltre si osservata una differenza tra le femmine e i maschi, in cui nelle prima era prevalente verbale mentre nei maschi quella fisica. La quindi si crea imitando dei modelli e apprendendo schemi di comportamento che vengono esplicitati solo se indotti da determinati stimoli e in certe situazioni. Il modellaggio (modeling) tecnica che mira a modificare comportamenti problematici per gradi successivi, gratificando quei comportamenti concreti messi in atto che si approssimano a quelli desiderati ed estinguendo, invece, quelli indesiderati. funzionale un metodo del comportamento che serve a rilevare quali condizionistimolo si presentino in concomitanza con determinate risposte comportamentali. Le determinanti del modeling cercano di comprendere cosa determina la scelta delle persone di imitare certi aspetti rispetto ad altri, ed esse sono: 1) la persona: si tende ad imitare la persone con cui ci si identifica (come genitori e amici), comprendono tutte le cognitive, simboliche (linguaggio), preconcetti e preferenze, monitoraggio, la di interiorizzare ed elaborare il 2) la situazione: la frequenza di esposizione ad un certo modello e la valenza, salienza del modello di 3) il modello: caratterizzato da prestigio e un modello pregante quindi un genitore o un 4) gli incentivi: possono essere incentivi sociali (relazione con e le conseguenze nel fare o quando il comportamento imitato viene approvato dagli altri. Secondo sia la persona (il suo temperamento, i suoi tratti) che la situazione sociale) determinano la I tipi di interazione tra persone e ambiente sono: la persona che sceglie e che sceglie la persona, trasformare le persone ma anche le persone possono modificare attraverso il loro comportamento. Quindi la relazione tra persona ambiente caratterizzata da influenze e modificazioni reciproche. moderno sposta dal contesto oggettivo alla situazione percepita dal soggetto. Pertanto si operare una prima distinzione tra ambiente fisico e oggettivo e ambiente percepito e soggettivo, in cui una stessa situazione essere interpretata in maniera differente in base alla persona. LE TEORIE COGNITIVE Secondo le teorie cognitive la di una persona dipende dal pensiero, una persona si pensa e si rappresenta in un certo modo e questo determina la costanza dei comportamenti che caratterizzano la ( le persone sono come si pensano). Rappresentazioni di alcune rappresentazioni possono essere fedeli alla e altre no, infatti le persone possono avere delle immagini di distorte. Ognuno di noi ha tre tipi di rappresentazioni: reali, ideali vorrei e imperative devo George Kelley introduce il costrutto di schema, ovvero una struttura mentale in cui sono organizzati i dati che hanno simili, guida nel dare un senso Uno schema racchiude Secondo questo modello la il risultato tra persona ed ambiente e lega gli aspetti cognitivi (riflessioni sulle esperienze) e gli aspetti affettivi (emozioni provocate dalle esperienze), che si influenzano a vicenda. Questo modello si basa su tre concetti fondamentali: Autoefficacia e aspettative: autoefficacia la percezione di riuscire in un compito, non una percezione di competenza generale ma indica la percezione di competenza di fronte ad un determinato compito. Per quanto riguarda le aspettative per definire un tratto di solito si guarda retrospettivamente, nelle esperienze passate che determinano la ma qui si guarda di al Le persone scelgono il loro carattere (contrario al pensiero comune di essere fatti e non poter cambiare), non quindi una teoria la scelta su come comportarsi crea delle costanti sia affettive che cognitive che creano la La persona considerata come agente attivo per comprendere eventi passati, attuali ed in grado di scegliere percorsi di azione futuri Il comportamento ha origine sociale. Il Sistema di essere definito come di significati psicologici delle situazioni, la rappresentazione di se stessi e degli altri, di possibili eventi futuri, obiettivi, emozioni, credenze e aspettative. Questo sistema differente in ogni persona e tale differenza costituisce principale della esso mette in relazione la situazione e il comportamento e spiega le differenze individuali tra persone poste di fronte alla medesima situazione. Questo sistema composto da cinque cognitive affettive denominate anche cognitive individuali Infatti la dovuta da queste variabili che hanno sfaccettature sia affettive che cognitive: 1. Strategie di codifica (Come sembra a me?): come le persone percepiscono e raggruppano in categorie se stessi, gli altri e le situazioni. Riguarda come le persone vedono gli eventi, ed esistono degli schemi di conoscenza che ci permettono di codificare la 2. Aspettative e credenze (Cosa riguardano le conseguenze e gli esiti dei comportamenti propri e altrui, le aspettative guidano le nostre scelte di 3. Reazioni emotive (Come mi sento?): le risposte emotive e affettive diventano le conseguenze dei propri comportamenti. emotivo fare la differenza, infatti alcune emozioni (come la paura o la rabbia) possono influire sulla scelta delle 4. Obiettivi e valori (Che cosa vale la pena di fare?): riguardano i successi e i fallimenti con gli stati emotivi connessi, e i progetti di vita 5. Competenze e autoregolazione (Che cosa so fare? Come lo devo fare?): piani e strategie per organizzare le proprie azioni in modo da raggiungere esiti favorevoli. ha a che fare con il locus of control attribuzione delle cause interna o esterna, percezione di controllo interno ed esterno, legato agli stili attributivi (a cosa si attribuisce insuccesso e successo, alle o Lo schema mostra come la situazione, con le sue caratteristiche, attiva le di alcune delle in relazione tra di loro, permette la manifestazione di un certo tipo di comportamento. Esempio Persona A: alla consegna del compito il soggetto attiva gli schemi di conoscenza (codifica), a cui associa di potercela fare (aspettativa), e un insieme di emozioni funzionali come il senso di sfida (challenge: attraverso quel compito posso crescere e cambiare). Poi inizia a pianificare i contenuti delle risposte (obiettivi e valori) adattando il proprio comportamento al tempo a disposizione (competenze e autoregolazione). Il comportamento un impatto sulla situazione del compito), che rielaborato attivando altre Esempio Persona B: considera il compito come difficile, al posto di valutare se stesso come non capace, semplice il compito. La situazione percepita come difficile e si crea un aspettativa di non riuscita (failure, insuccesso), sviluppa emozioni disfunzionali come ansia, vergogna, colpa, e il compito non viene ben pianificato e di conseguenza del compito negativo. Il fondamento della teoria di Bandura Le teorie mettono al centro il e il modo in cui le persone si rappresentano, richiamando tutta una serie di (es. per avere delle aspettative ci essere una di previsione). La teoria di Bandura cerca di individuare i meccanismi che rendono le persone capaci di conoscere il mondo e se stesse e di usare questa conoscenza per regolare il proprio comportamento e le proprie esperienze. Egli individua cinque di base: vicaria: la di acquisire conoscenze, e tendenze affettive tramite o il di autoriflessione: di riflettere in modo cosciente su se stessi, la di rappresentare se di simbolizzazione: di rappresentare la conoscenza, di ragionare per di autoregolazione: di stabilire obiettivi e valutare le proprie azioni facendo riferimento a standard interni di prestazione (autoefficacia, quanto uno riesce a regolare il proprio comportamento e vedere se il proprio agire congruente alle proprie di previsione: di anticipare gli eventi futuri. LE TEORIE Da cosa dipende la secondo fenomenologico? Dipende dalla realizzazione del ideale congiunta alle esigenze del reale realizzare se stesso). Le persone hanno un reale che tende ad un ideale (come vorrei essere), e questo ideale un attualizzante, che indica la di scoprire se stessi. Quindi tutte le persone hanno sfida, che quella di realizzare se stessi. Vi una tendenza nelle persone alla piena realizzazione di e tendenza che organismica ( riferita al fatto che ogni creatura vivente deve realizzare se stesso) e presente nel bambino. Questo approccio si basa su tre principi: Hic et nunc (qui e ora): tenere conto del nel momento presente, e non sulla base di esperienze Scelta e non del tutto libera la scelta anche influenza la inoltre la persona responsabile della persona che diventa. una teoria basata sulla scelta e non deterministica, una persona scegliere se accettarsi o non accettarsi, quindi le persone sono responsabili della che hanno, il risultato di una loro Costruzione di risorse positive: non si parla di caratteristiche o tratti del carattere ma di risorse, forze del carattere. Gli autori 1) Maslow. La piramide dei bisogni: al vertice della piramide la realizzazione di 2) Rogers. La terapia centrata sul cliente Secondo Rogers la forza base che muove umano la tendenza attualizzante, la tendenza a realizzare tutte le del (idee, concezioni, valori che caratterizzano la persona). La terapia di Rogers si basa su un approccio non direttivo da parte del terapeuta, che guida la persona senza giudicarla. La sua teoria una teoria che si presta su qualsiasi ma lui principalmente su bambini con esperienze traumatiche, interrogandosi su come aiutare tali bambini a sviluppare se sessi, a realizzare se stessi. Secondo Rogers il bisogno principale che presente fin dalla nascita il bisogno di amore, che definisce come un apprezzamento incondizionato, un amore per quello che siamo e non per quello che vorremmo essere Colloquio: attraverso il racconto una persona cambiare se stessa anche grazie al supporto del simile alla tecnica dei diari, in cui la persona scrive un proprio disagio, il quale crea una frattura della persona, e attraverso la scrittura riesce a trovare una Con il racconto si scopre che un prima e un dopo il disagio, questa frattura si congiungere attraverso il racconto, mettendo insieme i pensieri (es. tecnica di Pennebaker: ha studiato il disturbo post traumatico da stress in cui avvenuto un evento traumatico e la persona ha dei vuoti di memoria. Per aiutarle Pennebaker che la tecnica del diario funzionava e funzionava ancora di se si racconta a qualcun altro). Nel raccontare si possono usare anche molte espressioni di natura emotiva oppure no, ma il racconto accompagnato da emozioni e interpretazioni risulta terapeutico. Non un approccio descrittivo ma mira a comprendere, ci essere un cambiamento mano a mano che si racconta, si iniziano a vedere le cose in modo si presentano delle carte che rappresentano dei tratti di e le persone scelgono le carte con i tratti che li descrivono, mentre scartano quelle che non li descrivono per questa tecnica non mostra come le persone definiscono se stessi ma mostra cosa importante per ognuno sceglie i suoi Differenziale semantico: si mostra una parola alla persona e si misura la valenza buona o cattiva), dominanza (quanto sento di controllare o di essere controllato), arousal (attivante o non attivante). Si chiama differenziale porta le persone a sbilanciarsi su una o sempre per capire quale costrutto una persona Comunicazione non verbale: quando uno riporta la propria presenta anche un linguaggio non verbale. La persona fiduciosa nelle proprie pronta a vivere esperienze emotivamente intense, dotata di umorismo, libera da pregiudizi, non aggressiva esprimere il proprio potenziale, aperta, entusiasta, serena e felice, autonoma, spontanea, creativa e capace di accettare e gli altri. LE TEORIE Secondo le teorie psicoanalitiche la dipende da conflitti intrapsichici fra diverse istanze e da come essi vengono risolti (fissazione, meccanismi di difesa, tra cui rimozione e in base a come ha affrontato e risolto vari stadi della vita si una determinata La si forma fin dalla prima infanzia ad un livello profondo, coinvolge quindi i contenuti inconsci che emergono attraverso lapsus, sogni e tecniche proiettive (proiettano nella contenuti inconsci). Il pensiero aiutare a riconoscere i processi profondi, e ne influenza il comportamento quanto inconsapevole. La terapia basata e la riflessione, quindi il pensiero aiuta a ricostruire la propria Una parte della dipende dal pensiero consapevole, ma parte dipende da abitudini e altri aspetti poco consapevoli. PARADIGMI DI STUDIO IN PSICOLOGIA DELLA Le teorie sulla possono essere classificate in base a due paradigmi di studio differenti: Nomotetici (o normativo): pone sulle dimensioni della che possono essere quantificate e misurate, confrontando le dimensioni della tra gruppi di le differenze individuali possono essere predette attraverso criteri predefiniti e sono intese come differenze tra gruppi(teoria dei tratti, teoria di Eysenck, Ideografici: ogni individuo unico, non possono essere utilizzati gli stessi termini per descrivere due persone questo approccio interessato a capire come le persone variano le loro risposte a seconda delle situazioni (teorie fenomenologiche, psicoanalitiche, sociocognitive). SCHEMI DI CONOSCENZA E SCHEMI DI Schemi di conoscenza cosa sono gli schemi? Sono complesse strutture cognitive attive, sono reti di conoscenze organizzate e Permettono delle informazioni in ingresso sulla base di informazioni strutturate possedute, producendo inferenze e creando aspettative e nuove Chiariscono informazioni ambigue, consentendo di scegliere tra informazioni disponibili e di cercare informazioni Media la conoscenza che va oltre recepita Influenza i nostri pensieri e le nostre azioni e agisce in modo economico e vantaggioso, ma questa sua indurci in errore attraverso schemi restrittivi e semplicistici (bias di Sono organizzatori a priori della conoscenza, sono Sono contestualizzati sono prodotti dalla conoscenza in uno specifico ambiente gli esperti possiedono schemi altamente strutturati nei loro specifici settori di competenza, permettendo loro di rispondere molto Alcuni schemi sono condividi (es. nella stessa cultura) altri sono unici e personali. Schema del che deriva passata e che codifica, interpreta, integra, mantiene informazioni relative a noi stessi e guida e di nuove guida di nuove informazioni relative a se stessi. lo schema del si forma sin della vita e trae alimento dalle esperienze autobiografiche. Esso risponde alla domanda sono e per rispondere ci si basa inizialmente al nucleo centrale dello schema del formato da: nome, caratteristiche fisiche, caratteristiche psicologiche, valori, scelte di vita, preferenze. I possibili (Markus e Nurius) sono le conoscenze di riguardo alle e al futuro, derivano da rappresentazioni di nel passato e includono rappresentazioni di nel futuro, i ideali, ovvero che le persone desiderano diventare. Questi contribuiscono a orientare il comportamento verso alcune mete ed essi potranno diventare attuali solo se la persona mette in atto comportamenti finalizzati a raggiungerli. I possibili sono influenzati non sono dai paragoni sociali, ma anche dalla cultura: nelle culture individualiste infatti il visto come autonomo e indipendente, mentre in quelle collettiviste il e strettamente interconnesso con gli altri e dipendente dagli obblighi sociali. Discrepanza del (Higgins) ha proposto una tassonomia dei domini del distinguendo tra: 1) reale o attuale (caratteristiche che si possiedono 2) ideale (caratteristiche che si desidera 3) imperativo (caratteristiche che si dovrebbero avere). Le discrepanze tra i vari tipi di si associano a comportamenti finalizzati a ridurre tale discrepanza: se il non raggiungimento di un obiettivo visto come un fallimento del proprio ideale, la persona provare tristezza e avvilimento, non attivandosi, mentre se visto come un fallimento del imperativo, suscitare colpa o rabbia, che sono emozioni attivanti e portano a mettere in atto comportamenti funzionali. e autoregolazione sono le due caratteristiche principali degli schemi: 1) Per si intende la di codifica e recupero delle informazioni in memoria e le informazioni che riguardano il vengono elaborate con quindi sono facilmente accessibili (es. effetto cocktail party). del nella memoria dimostrata dal effect, in cui le persone ricordano le informazioni velocemente se coerenti con il proprio schema di (ricordiamo maggiormente gli aggettivi associati a noi stessi). Gli elementi che caratterizzano lo schema di sono altamente accessibili: Higgins definisce come il potenziale di attivazione delle conoscenze disponibili in una persona. Solo le informazioni possedute sono disponibili e riguarda solo queste. Working Self insieme di che la persona ha accessibili in un determinato momento, il self accessibile in quel momento determina il mio comportamento. Tecnica ricordare un ambito in cui di solito si riesce bene, richiamare positiva di che aiuta a fare meglio in compiti successivi. Alimenta quindi un immagine di positiva che positivamente il comportamento di una persona attivando comportamenti funzionali. Esperimenti sui tempi di risposta che dimostrano dello schema di Esperimento di Markus le persone classificate come indipendenti sceglievano con aggettivi che definiscono le caratteristiche di indipendenza, mentre quelle dipendenti Dimostra la maggiore nel riconoscere elementi coerenti con il proprio schema di 1. Livello sensopercettivo: il livello sensoriale, legato quindi alle impressioni ricevute dai sensi e ha la funzione di integrare il senso di degli oggetti nella rappresentazione individuale del mondo. A questo livello consiste di operazioni automatizzate, prive di controllo 2. Livello cognitivo: costituito da significati, che sono quel tipo di conoscenza chiamata essi nascono nelle interazioni sociali e si fondano su sistemi simbolici come il linguaggio (infatti la mancanza di interazioni blocca il sistema di significati caratterizzato da conoscenze obiettive, culturali e del mondo fisico. A questo livello costituita da azioni dirette a un 3. Livello di (nucleo): quello del senso personale, che il livello profondo della coscienza e costituisce la un sistema di valori e di atteggiamenti, di conoscenze emozionali, con massimo grado di individuai e uniche. A questo livello un modo di raggiungere a volte il significato soggettivo degli eventi e quello oggettivo possono essere completamente diversi In questo livello maggiore il grado di e le conoscenze sono rigide e stabili, il cambiamento difficile e lungo della perdita di una persona cara a questo livello richiede molto tempo rispetto che negli altri). A questo livello, inoltre, si origina il processo di formulazione delle ipotesi ed esso vita a intuizione che fungono da preconoscenze, costituendo la fonte emozionale delle ipotesi (metafora del raggio di luce: la cognizione come un raggio di luce che illumina le varie parti della permettendone la conoscenza, ma la che sceglie quali parti illuminare la motivazione ad usare la cognizione viene dalla Esse si influenzano a vicenda: la cognizione guidata dalla ma la dipende dal livello di sviluppo cognitivo). Oltre alle dimensioni Senso sensoriale il modello aggiunge altre due dimensioni: 1) completa della la non esiste prima azione e operazione sono livelli esterni della e indicano 2) motivo una determinante della obiettivo e condizione indicano la Altri due esempi di connessione tra cognizione e sono: Vygotskij: il ritardo mentale da ricondurre alla carenza di connessioni tra il livello cognitivo e quello di ipotesi creative e originali vengono create a livello di e successivamente sviluppate e concretizzate a livello cognitivo e sonsomotorio (Esperimento 1(Petraitite): la correla positivamente con come tratto di e con a livello percettivo. Esperimento 2: solutori riproduttivi si attenevano alle istruzioni per risolvere i problemi e le applicavano velocemente, quelli euristici cercano un principio comune da applicare a tutti i compiti e quelli creativi cercano una regola di base spiegandone la base teorica). IL MODELLO INTEGRATO DEL FUNZIONAMENTO PSICOLOGICO (Chiu, Hong e Dweck) Questo modello individua una completa differenziazione tra cognizione e nei processi di base e una completa indifferenziazione a livello dei comportamenti attuati. Individuarono tre livelli di processi riferiti rispettivamente e alla Livello dei processi di base: Dweck ha individuato come il motivo del comportamento delle persone, esso ha un forte impatto sui sistemi Dweck ha individuato due tipi di obiettivi: di padronanza (scopo di imparare di e di prestazione (scopo di mostrare di essere bravo). Non possibile isolare la componente motivazionale da quella Livello delle conoscenze di base: i processi di base possono produrre due tipi di conoscenza: 1) fattuale, ovvero e conoscenze 2) non fattuale, ovvero valori, standard e convinzioni. Un esempio di conoscenza non fattuale sono due convinzioni che, secondo Dweck, le persone possono crearsi: una teoria incrementale, secondo cui essere modificata e sviluppata, o una teoria entitaria, secondo cui statica con confini fissi e invalicabili. Queste convinzioni possono influenzare la realizzazione di comportamenti o meno Livello dei comportamenti attuati: in questo livello importante che dipende dalla del sistema cognitivo di usare in modo efficiente possibile le informazioni disponibili per soddisfare le richieste Secondo Allport il risultato dinamica dei sistemi psicofisici. I comportamenti di problem solving adattivo, sia nella che hanno lo scopo di raggiungere un obiettivo. Le teorie incrementali attuano comportamenti costruttivi, di impegno strategico, emozioni positive (es. senso di sfida) e portano a comportamenti di problem solving mentre le teorie entitarie portano a temere il fallimento, sviluppare impotenza, emozioni negative (ansia) e comportamenti di problem solving meno adattivi. Il funzionamento adattivo definito da tre caratteristiche: Rende i bisogni di base di un individuo compatibili tra Aumenta la di raggiungere gli obiettivi a cui si attribuisce Consente un uso efficace delle informazioni disponibili e un miglior esame di Processi riferiti Processi riferiti alla PROCESSI DI BASE Operazioni mentali di base: processi freddi, attenzione, codifica, comprensione CONOSCENZE DI BASE Insieme di e conoscenze: repertorio di e conoscenze acquisite per effetto conoscenze dichiarative e procedurali COMPORTAMENTI ATTUATI Comportamenti o meno adattivi: comportamento adattivo e di problem solving di fronte alle situazioni problematiche Processi motivazionali e affettivi di base: processi caldi, motivazioni, emozioni e sentimenti Strutture di conoscenza e sistemi di convinzioni: conoscenza non fattuale come convinzioni e teorie implicite Comportamenti o meno adattivi: come si adatta e sa trovare una soluzione ai problemi (stili di comportamento) GLI STILI COGNITIVI Gli studi sugli stili cognitivi considerano la come un fattore regolatorio della cognizione e i principali sono: Globale: la persona coglie per prima cosa degli elementi esperienziali Analitico: la persona comincia dal dettaglio Intuitivo: cerca la soluzione del problema prendendo spunto da una sua idea Sistematico: procede passo per passo, considerando tutte le Visualizzatore: preferisce analizzare stimoli visivi ed esprimersi attraverso grafiche Rheinberg distingue tra: Motivi: non sono sempre consapevoli, sono un numero limitato di propensioni a base biologica, producono effetti a lungo termine e possono essere rilevati tramite dei test proiettivi, attraverso cui si proiettano le proprie disposizioni, attitudini, obiettivi nel personaggio della storia che il soggetto racconta (non valuta la fantasia ma le disposizioni motivazionali), oppure tramite le associazioni implicite, che emergono dai tempi di risposta a stimoli presentati in come il test IAT (Implicit Association Test), che serve per rilevare gli stereotipi e anche alcune forme di motivazione. I motivi hanno una componente biologica dimostrata dal legame che essi hanno con alcuni ormoni: motivo al potere corrisponde il testosterone e la norepinefrina, per il motivo alla riuscita la vasopressina e per il motivo di affiliazione la dopamina. Il rilascio di questi ormoni funge da ricompensa e stimola la motivazione a ricercare situazioni in cui manifestare lo stesso motivo. I motivi hanno una componente biologica ma gioca comunque un ruolo importante, modularne Immagini motivazionali di hanno un alto livello di consapevolezza, sono rappresentazioni cognitive delle proprie motivazioni, che vengono apprese e guidano il comportamento in ambiti definiti dal contesto sociale. Producono effetti a breve termine e vengono misurate attraverso questionari o interviste, come strumenti selfreport. I sensation seeking la preferenza per le a rischio, la ricerca di sensazioni (Zuckerman), una spinta motivazionale che porta a provare sensazioni sempre nuove e che si accompagna spesso alla ricerca di di avventura, al bisogno di esperienze, alla disinibizione e alla alla noia. Ai sensation seekers non interessa il risultato finale ma il piacere che si prova nel vivere e padroneggiare rischiosa. Alcuni autori pensano che derivi da una predisposizione genetica e che sia frequente nei maschi e nei giovani. Paura di perdere o speranza di vincere 1) Gray, teoria comportamentale due sistemi che le persone possono avere: Sistema di inibizione (BIS): caratteristico di persone sensibili alle punizioni, che hanno paura di sbagliare e tendono ad evitare compiti nuovi, ci si aspetta di provare paura, tristezza e Sistema di attivazione (BAS): caratteristico di persone sensibili al rinforzo, cercano la stimolazione e sono attratti di una di fronte a o insuccessi mostrano rabbia, che porta ad affrontare la situazione evitarla. Questi due sistemi sono presenti fin dalla nascita, ma modulare tali tendenze, ma rimangono comunque prevalentemente di base biologica. 2) Higgins individua due che vengono apprese tramite i processi di socializzazione: prudenti (prevention: affronta la situazione solo se si sente sicuro di farcela, tendenza inibitoria) o audaci (promotion: si cimenta nel compito e crede che vale la pena provare, tendenza comportamentale). Questi atteggiamenti possono modificarsi anche in base ad altre dimensioni: per esempio una persona essere inibita ma affronta comunque il compito vi attribuisce valore. 3. La motivazione alla competenza In ogni persona presente un bisogno innato che porta a voler padroneggiare e quindi ad esperire questo bisogno viene modulato dalle persone significative che possono favorirne lo sviluppo o ostacolarlo. SITUAZIONE MENO FAVOREVOLE SITUAZIONE FAVOREVOLE i tentativi di padronanza vengono disapprovati e scoraggiati mediante espressioni come fa per i tentativi di padronanza vengono approvati attraverso espressioni come la aumentano il bisogno di approvazione esterna, di non riuscire e di dimostrarsi incapace, il raggiungimento di aumentano la fiducia in un vissuto di compito come sfida, la percezione di essere capaci, di potercela fare da obiettivi solo per ricevere giudizi positivi ed evitare quelli negativi (paura di non farcela) soli e il desiderio di affrontare compiti nuovi (senso di riuscita) attiva un sistema di dipendenza (bisogno di approvazione esterna), caratterizzato da una percezione di controllo esterna dipende dagli e dalla diminuzione della motivazione alla competenza attiva un sistema di autoricompensa, caratterizzato da una percezione di controllo interna dipende da e della motivazione alla competenza porta a provare ansia anche solo al pensiero di affrontare il tipo di situazione in cui, in passato, la persona stata scoraggiata porta a mantenere un buon senso di sfida di fronte a compiti simili, ma nuovi, a percepire un buon controllo interno e a provare e emozioni positive si con una timorosa del giudizio altrui e incline a rinunciare o a vivere con ansia le situazioni (costante paura di essere disapprovati) si con una propensa a provare fiducia nelle proprie di riuscire. Harter sfida ottimale (challenge) sentimento di padroneggiare la situazione, di saper affrontare il compito e di trarre da esso un beneficio. fa riferimento al livello di percepita o alle esistenti. che si sfida sono infatti le proprie la sfida ottimale se consente di incrementare le proprie competenze e il livello di della situazione per essere ottimale deve essere un al di sopra del livello di affrontato fino a quel momento. di flusso La sfida ottimale viene raggiunta nei casi in cui si vive di flusso, che una forma di motivazione che compare con naturalezza e si manifesta quando si totalmente assorbiti in un compito da dimenticare il passare del tempo e anche se stessi e i propri bisogni. caratterizzata da: Percezione di essere assorbiti nel compito al punto da perdere la cognizione del tempo che passa e dei propri Concentrazione e focalizzazione sullo svolgimento del compito, senza nessun interesse per lo stato Genera una fusione tra e il Si manifesta frequentemente quando: 1) la persona affronta che considera di in ambiti in cui percepisce 2) quando un compito mette alla prova le proprie ma non eccede in 3) quando svolta ritenuta importante e di valore per e venga sentita come propria. La Si basa su un esperimento in cui stato preso un gruppo di controllo, che in una sala potevano fare quello che desideravano, e un gruppo sperimentale, che invece dovevano leggere delle riviste poste sul tavolo. Risultati: la mancanza di autodeterminazione del gruppo sperimentale determina la caduta della percezione di controllo interno e quindi anche della motivazione. Quindi il percepire un senso di controllo esterno riduce la motivazione intrinseca, intesa come autodeterminazione, ovvero come libera scelta, svincolata da bisogni o forze esterne. consente di soddisfare tre bisogni fondamentali: 1. Competenza: percezione di sentirsi capaci ed efficaci, sperimentando un senso di controllo personale. Sostiene la motivazione e di fronte alle del compito, una percezione di controllo, stimola la e il piacere per le sfide e per le 2. Autonomia: da i compiti da affrontare, i tempi e le di svolgimento. Favorisce di un positivo senso di il coinvolgimento attivo nel compito e la ricerca di strategie 3. Relazione: di mantenere buoni legami sociali e si essere approvati e accettati dagli altri. un senso al proprio agire e lo sostiene, anche un senso di appartenenza, di sicurezza e di fiducia in Questi bisogni sono presenti fin dalla nascita e per sostenere del bambino, deve soddisfare al meglio queste esigenze. emozioni) E ALTRUISMO (carattere interpersonale, attenzione ed impegno verso gli altri) GIUSTIZIA (impegno per il bene della GENTILEZZA AMORE INTELLIGENZA SOCIALE CITTADINANZA DI COMANDO TEMPERANZA (forza per proteggersi contro gli eccessi) PERDONO PRUDENZA AUTOCONTROLLO TRASCENDENZA (porta ad un collegamento con e da un senso APPREZZAMENTO DELLA BELLEZZA GRATITUDINE SPERANZA ALLEGRIA, AIUTARE GLI ALTRI CONDIVISIONE EMPATIA ESSERE LEALE ORGANIZZARE E MONITORARE AGIRE CORRETTAMENTE, DARE ACCETTARE GLI ALTRI PONDERARE LE SCELTE RICONOSCERE I PROPRI LIMITI COMTROLLARE LE PROPRIE EMOZIONI GIOIRE DELLA NATURA RICONOSCERE IL BENE RICEVUTO NUTRIRE ASPETTATIVE POSITIVE FARE CREDERE IN UN ESSERE SUPERIORE 4. Convinzioni Le convinzioni costituiscono il fulcro di che vorremmo essere o diventare e che orienta il nostro agire e le nostre scelte. Dweck due convinzioni contrapposte: ENTITARI sono portati a pensare nasce oppure sono sono preoccupati di dimostrare che sono e quanto valgono, cercando di evitare situazioni in cui potrebbero dimostrarsi incapaci la valutazione viene interpretata come un giudizio su di una misura delle proprie emozione tipica la paura del giudizio e e la noia (per la scelta di compiti facili) di fronte pensa sono portato per quel porta a concludere che non si bravi oppure che non si ha la giusta sono vulnerabili (porta al ritiro timore per la essere di fallimento INCREMENTALI tendono a pensare diventa oppure sempre imparare sono rivolti ad imparare cose nuove, a migliorare, ad accrescere competenze ed la valutazione riguarda la prestazione e non la persona e indirizza il suo lavoro futuro emozione tipica la sfida (challenge), ovvero il gusto di affrontare compiti, situazioni per mettere alla prova le proprie e per migliorarle di fronte reagisce pensando di non essersi impegnato abbastanza o di non aver scelto le strategie migliori per riuscire, sa imparare dai propri errori. Di fronte alle si impegnano per superarle sapendo che affrontando la sfida si proveranno emozioni positive come la soddisfazione interesse alle alle situazioni che consentono di imparare cose nuove Effetto della lode (gli entitari sono vulnerabili esperimento: venne somministrato un test di intelligenza a bambini di 10 anni e ad un gruppo stato detto (visione entitaria), ad un altro sei impegnato (visione incrementale) e ad un altro non venne detto nulla (gruppo di controllo). Poi si simulato un fallimento somministrando un test troppo difficile per dei bambini e subito dopo stato somministrato loro lo stesso test iniziale e i risultati mostrarono un decremento nelle prestazioni per coloro a cui era stato dato un giudizio entitario e un aumento per coloro a cui era stato dato un giudizio incrementale. Quindi giudicare porta a sviluppare una teoria entitaria e giudicare porta ad una teoria incrementale In un altro esperimento si trovato che a proposito e delle persone hanno una visione incrementale e entitaria, mentre per quanto riguarda la hanno una visione entitaria e incrementale. Gli stili attributivi Le attribuzioni indicano la spiegazione e la causa che diamo ai nostri successi e prima di tutto le attribuzioni di causa possono essere interne o esterne mio o degli altri), stabili o instabili (se sono modificabili o meno) e controllabili o incontrollabili stato frutto del mio impegno o del caso). Le attribuzioni esterne stabili portano ad attribuire la causa del alle caratteristiche del compito, mentre quelle instabili tendono a dare il merito al caso o alla fortuna. Quelle interne stabili, invece, consistono nel ritenere di possedere o meno le per affrontare quel compito o situazione, mentre quelle instabili portano a pensare ad una mancanza di impegno SI MOTIVATI QUANDO LE ATTRIBUZIONI SONO INTERNE E CONTROLLABILI portano ad impegnarsi. Tre le attribuzioni proposte da Weiner, le frequenti sono: di un insuccesso alla mancanza di porta a provare vergogna, a evitare compiti simili e ad una perdita di Sforzo o impegno: porta al senso di colpa, a voler riparare e ad impegnarsi per del compito e fortuna: a cause esterne che porta a ricercare negli altri la motivazione e a non riconoscere il proprio ruolo personale sia in termini di che di impegno. Gli stili attributivi vengono definiti come schemi interpretativi che le persone sviluppano nel tempo attraverso il confronto con le esperienze di successo e fallimento sulla base di dimensioni di e locus of sono la risultante di ripetute attribuzioni di causa e finiscono per diventare ricorrenti di lettura dei propri successi e insuccessi. I principali stili attributivi sono: riconoscimento di e impegno in caso di successo e della carenza di impegno per attribuzione alla mancanza di in caso di insuccesso e a cause esterne per il successo convinzione di riuscire sempre anche senza impegno e attribuzione dei fallimenti riconoscimento di cause esterne sia per il successo che per convinzione di essere bravi per certi compiti, ma non per altri Gli stili di coping Consistono nella di far fronte ai problemi e alle e ne esistono di quattro tipi: Stile strategico: porta ad affrontare le situazioni e a individuare le strategie e le per intervenire, pianificare, cambiare e superare il Stile di evitamento: porta a non pensare al problema, a procrastinare la soluzione o negarne essere associato di sostanze o farmaci per dimenticare, caratterizzato dalla tendenza a proiettare sugli altri e dare la colpa o a qualcun Stile emotivo: porta a reinterpretare in termini positivi la situazione problematica, ad accettare il problema, a fare ad affidarsi a superiore (permette di gestire meglio Stile sociale: porta a parlare del proprio problema con altri, a condividere le proprie emozioni, a cercare consiglio e supporto. Impotenza appresa e resilienza appresa la tendenza, acquisita in seguito a ripetuti fallimenti, ad assumere un atteggiamento rinunciatario, che porta a sentirsi impotenti, inefficaci e incapaci di modificare la che la favorisce degli insuccessi alle e non portare alla formazione di una impotente, caratterizzata da una tendenza a rinunciare, da aspettative pessimistiche, da bassa autostima, che sfociare anche in depressione e apatia.

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Riassunto libro "Psicologia della personalità e delle differenze individuali" De Beni, Carretti, Moè, Pazzaglia + appunti corso prof Moè

Corso: Psicologia della Personalità e delle Differenze Individuali (PSN1032140)

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PSICOLOGIA DELLA PERSONALITA’ E DELLE DIFFERENZE INDIVIDUALI
DEFINIZIONE DI PERSONALITA’
Allport (uno dei primi psicologi della personalità): è l’organizzazione dinamica (= costantemente in crescita e in
cambiamento), interna alla persona di sistemi psicofisiologici (= sia aspetti psicologici che fisiologici) che
determinano il suo adattamento all’ambiente. Nel 1961 cambia l’ultima frase: […] che determina i modi
caratteristici (= unici e irripetibili) di comportarsi e di pensare;
Caprara e Cervone: è quel complesso insieme dei sistemi psicologici che contribuiscono all’unicità e alla
continuità della condotta e dell’esperienza individuale sia come viene espresso sia come viene percepito
dall’individuo e dagli altri. Dal punto di vista dell’individuo è l’insieme delle qualità durevoli, mentre dal punto di
vista dell’osservatore è l’insieme di caratteristiche psicologiche che distinguono un individuo dall’altro;
Definizione del dizionario: è l’insieme di quelle disposizioni e funzioni affettive, volitive e cognitive che si sono
combinate nel tempo ad opera di fattori genetici, di dinamiche formative e di influenze sociali, fino a costruire una
struttura relativamente stabile e integrata riconosciuta dall’individuo come propria, ed espressa nel proprio
particolare modo di interagire con l’ambiente, di determinare i propri scopi e di regolare il proprio
comportamento.
I principali fattori che influenzano la personalità sono: genetici, socio-culturali, esistenziali, disposizionali, cognitivi,
apprendimento, inconsci.
Le principali teorie che si occupano di personalità sono: disposizionali (tratti e biologiche), situazionismo e apprendimento
sociale, cognitive e socio cognitive, psicodinamiche, fenomenologiche e umanistiche (VEDI TABELLE)
APPROCCIO NOMOTETICO: variabili o leggi
generali che sono all’origine del comportamento
per ampi gruppi
APPROCCIO IDIOGRAFICO: il singolo e la sua
unicità, persona come totalità, ogni elemento
ha un significato per il ruolo che svolge rispetto
al funzionamento globale della persona stessa.
MODELLO DEL BIG FIVE
È un modello che fa parte della teoria dei trat ed è quello maggiormente utilizzato per misurare la personalità e
considera il tratto come un costrutto bidimensionale.Per la ricerca scientifica e in ambito organizzativo ha un’importanza
critica poter disporre di questo sistema che classifica e descrive la personalità, fondato su basi scientifiche. Nonostante le
simili impostazioni teoriche, in passato il numero di fattori individuato non coincideva: Guilford 10 fattori, Eysenck 3
superfattori, Cattell 16 fattori, Comrey 8 fattori, Tellegen 11 fattori. Queste discordanze sono dovute alle diverse
impostazioni teoriche e alle differenze nella costruzione delle scale. Il Big Five (McCrae e Costa) rappresenta il tentativo di
mediazione ed unificazione tra i diversi punti di vista, identificando 5 fattori in grado di spiegare la personalità. Questo
modello si basa su due tradizioni:
Lessicografia: approccio secondo cui le differenze individuali più salienti e socialmente rilevanti sono codificate nel
linguaggio quotidiano, attraverso aggettivi che descrivono la personalità (ipotesi lessicale di base);
Fattorialista: l’analisi fattoriale ricava fattori riassuntivi detti anche “variabili latenti” che concentrano le
informazioni contenute originariamente in un numero elevato di variabili.

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