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Teoria della mediazione linguistica (l13)

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CAPITOLO 1 LE LINGUE SPECIALI In Italiani numerosi autori che si sono occupati di Ligue speciali non hanno trovato una soluzione unanime riguardo alla scelta del termine adatto a designare Cortelazzo fornisce una definizione di lingue speciali dove la viene descritta non slo in termini di bisogni referenziali,espressi tramite lessico specialistico ma anche di lingua come discorso,considerando i bisogni comunicativi dei parlanti. Gotti fa una distinzione tra: lingue speciali in senso stretto (che hanno lessico specifico). Lingue speciali in senso lato (sono linguaggi settoriali che non presentano un lessico specifico es discorso politico) Gerghi un lessico che mira ad escludere gli estranei dalla comunicazione) Sobrero fa una distinzione tra: lingue specialistiche come informatica, linguistica lingue settoriali come giornali,tv 1 DIMENSIONE ORIZZONTALE Suddivide le lingue speciali in base Si fare una distinzione tra scienze naturali (fisica,mate) e scienze sociali (sociologia, antropologia) basata su 3 grandi differenze: 1 natura dei fenomeni esaminati 2 metodologia di ricerca 3 di dei risultati Le scienze naturali hanno una lingua formalizzata e un bisogni di tecnicismi per cui si avvalgono di termini della lingua comune. 1.2 VERTICALE il rapporto tra lingua e uso lingue speciali variano a seconda de contesto sociale e culturale, in cui avviene la costituita da una serie di fattori che influenzano le lingue speciali, in base ai modi di lettura, che possono essere 3: 1 fare(testo come riferimento,es libretto istruzioni) 2 imparare (es manuale) 3 giudicare (testo letto in alcune parti es riassunto) 1.2 COMUNICATIVE E REGISTRI Le tipologie testuali delle lingue speciali presentano caratteristiche micro e macro strutturali. Secondo Jakobson le funzioni macro sono 6: 1 emotiva:mittente 2:codice 3:messaggio 4:canale 5:riferimento al contesto 6 o referenziale:destinatario Se si considera invece il modello di Halliday vi sono 3 metafunzioni: 1 divisa in logica ed esponenziale 2 3. Testuale 1.2 TIPI E GENERI TESTUALI La classificazione dei testi in tipi nasce tra correlazioni di testi e che sono dovute comunicativa che li ha prodotti tratta che riguarda le relazioni esterne di un testo con altri testi, ed il modo in cui la produzione e ricezione di un testo vengono influenzate dai testi prodotti. Esistono vari tipi di testo: DESCRITTIVO,NARRATIVO,ESPOSITIVO,ARGOMENATIVO,ISTRUTT IVO. I generi sono comportamenti linguistici che rispondono alle convenzioni proprie un contesto sociale solito accademico o professionale caratteristiche che lo caratterizzano sono: 1 di una data comunicativa 2 di un numero di canoni di organizzazione testuale 3 d coordinate intertestuali 4 condivisa del genere in questione per raggiungere comunicativa. 1.2 I DIVERSI LIVELLI SPECIALISTICI Il forte legame che esiste tra una lingua e situazione determina ua stratificazione interna a ciascuna lingua speciale. Esistono vari tipi di discorso come: 1 scientifico 2 professionale 3 di vendita Mentre i testi specialistici di tipo espositivo presentano in tutte le lingue una suddivisione in 3 grandi blocchi: (crea un contesto per il tema trattato) (presenta e sviluppa (tira le fila della trattazione) Trimble definisce la funzione retorica come di quella parte di testo che corrisponde alle intenzioni comunicative e definisce un approccio diverso per il discorso scientifico che essere suddiviso in:classificazione,descrizione,definizione,istruzione e il rapporto che si instaura tra testo ed elementi extralinguistici come grafici ecc.. Il discorso economico articolato nelle 3 fasi di che riflettono il modo di procedere Mentre il discorso matematico strutturato secondo la presenza di fenomeni e caratterizzato da forme predicative che introducono le fasi del ragionamento svolto secondo una successione e una ben precise. 2.1 Con il termine viene indicato di tratti che qualifica un testo in quanto semantica e pragmatica. I tratti che identificano un testo in quanto semantica e pragmatica data da: (viene costruita testo in collaborazione con il destinatario nel collegamento logico delle frasi es FINITO AL SUPERMERCATO una intrinseca del testo e riguarda delle risorse linguistiche di superficie a disposizione di ogni lingua per collegare una parte del testo con es aglio e la cipolla quindi il riso. I meccanismi di coesione testuale possono essere sia di tipo sintattico e lessicale lessicogrammaticali sono e la catafora,sostituzione ed ellissi e gli operatori logicogrammaticali sono i connettivi quella lessicale invece,sono le relazioni sinonimiche:la morbido) 2 ASPETTI MORFOSINTATTICI Le lingue speciali sono caratterizzate dalla tendenza a concentrare nel sintagma nominale, in modo da rendere il discorso conciso, avviene grazie ai meccanismi quali: di articoli e preposizioni ossia la trasformazione di un sintagma verbale in uno nominale rende il discorso tecnico. In inglese non viene utilizzato in modo coerente tratti salienti della morfosintassi sono: stile nominale ossia la trasformazione di un sintagma verbale in uno nominale delle conseguenze ovvie lessicale Semplificazione del periodo: Tipici delle lingue speciali sono quindi parallattico del discorsola riduzione del periodo a proposizioni del tipo SINTAGMA NOMINALE. In caratteristica delle lingue speciali data dalla forma in che conferisce alla sintassi una notevole compattezza 2.2 FORME PASSIVE E IMPERSONALI La preferenza per le forme passive e impersonali dovuta alla necessita di tematizzare,spersonalizzare,oggettivare che viene scritto, evidenziando il processo illustrato e non del testo tende a restare in secondo piano che conta di sono le informazioni testi specialistici la forma passiva deagentivata e vengono usate forme senza agente usate forme impersonali per ampliare a portata delle affermazioni e presentarle come dati oggettivi es is clear that. Il passivo (is used) usato per illustrare una procedura standardizzata di uso comune o per menzionare studi compiuti da altri di cui del testo accetta i risultati attivo (we used) quando si vuole indicare una scelta producerale unica oppure per evidenziare che la propria posizione in contrasto con quella di altri studiosi. 2.2 MODI E TEMPI VERBALI Nelle lingue speciali un uso ristretto di modi e tempi verbali rispetto alla lingua comune tempo utilizzato comunicazione per la comunicazione scientifica presente medicina CARATTERI GENERALI DELLA TRADUZIONE E PREPARAZIONE TRADUTTIVA La traduzione antica ma soprattutto una disciplina giovane partire dagli anni della traduzione come disciplina accademica avvenuta sotto la linguistica,che per gli studiosi era canale a cui attingere agli anni 80 quindi la traduzione era una branca della linguistica applicata sin dai primi anni 70 la traduzione stava diventando disciplina autonoma, con componenti tratte da discipline confinanti,oltre che dai vari ambiti disciplinari che sono oggetto di traduzione ha avvicinato i TRANSLATION STUDIES alla professionale della traduzione e agli aspetti pratici della metodologia usata per la fase produttiva e di revisione natura interdisciplinare della traduzione ha dato luogo a una di prospettive che sono correlate ai diversi approcci dei diversi settori di studio (linguistica,glottodidattica ecc) contribuendo a creare il quadro della disciplina dei Translation Studies il linguista della traduzione che riveste maggiore interesse la teoria della traduzione come branca della linguistica applicata: la traduzione quindi un modo per comprendere come funziona una lingua e un corso di traduzione deve concentrarsi su come ottenere corrispondenze tra strutture di lingue un operazione di trasferimento fondata su un approccio che permettere al traduttore di cogliere il potenziale di significato del testo da tradurre e trasferirlo in un altra lingua con i necessari adattamenti per il linguista principale quello di studiare i testi specialistici in un ottica funzionale per. Professionisti della traduzione quello di tradurre concretamente quel testo traduzione una riformulazione di un testo in un altra lingua. della categoria traduzione possibile individuare le due sottocategorie:TRADUZIONE LETTERARIA E TRADUZIONE SPECIALIZZATA,al cui interno possibile trovare ulteriori sottocategorie, aventi un prototipo :TRADUZIONE TECNICA ECONOMICA ECC bene capire che la traduzione specialistica totalmente diversa da quella letteraria:la traduzione specializzata lavora su testi chiusi, implica un approccio razionale e cognitivo un approccio principale la al testo di partenza. La traduzione letteraria lavora su testi aperti, sul quale il lettore formulare diverse ipotesi interpretative senza mai poter pienamente rendere tutti i significati ad esso sottesi traduzione letteraria implica un approccio estraniante dove il lettore calato in un testo in cui le differenze tra lingua e cultura di partenza e di arrivo sono mantenute quello che conta il testo. Dopo la differenziazione fra traduzione letteraria e specializzaa,vengono rivisti i problemi della traducibili ed equivalenza dal presupposto che del traduttore specializzato consiste nella completa riproduzione delle informazioni veicolate e nel rispetto di norme socioretoriche proprie della cultura di arrivo,Jakobson affermava che la poesia intraducibile per definizione, possiamo affermare che il concetto di non prevede nella traduzione specializzata grosse problematiche se non quando: testo di partenza scritto male il testo di partenza presenta delle caratteristiche tipiche di un testo poetico Un testo specialistico intraducibile quando scritto senza tener conto della sua possibile diffusione questi casi non esiste una vera e propria caso di lingue come inglese e italiano, la traducibili risulta favorita dal fatto che le lingue beneficiano di sistemi relativi al settore specialistico rapporto viene definito in base ai 5 criteri citati da Lakoff: un concetto che spesso stato posto al centro degli studi sulla traduzione, e il cui significato, stato suscettibile negli anni di interpretazioni diverse. Nella prima fase del processo traduttivo traduttore legge il testo e identifica i problemi traduttori HARVEY E HIGGINS identificano coppie di generi testuali 1 2 mantenendo intatta la funzione comunicativa del testo di partenza il committente chiede al traduttore di mettere i destinatari del testo di partenza su uno stesso livello di con quelli del testo di arrivo. ASPETTI CULTURALI DELLA TRADUZIONE La traduzione un comunicativa complessa, una mediazione culturale e ha la funzione di mettere in comunicazione i membri di culture diverse, che altrimenti avrebbero a capirsi traduttore deve possedere una culturale che gli permetta di attivare appropriata alla situazione e traduzione specializzata il traduttore si trovare a dover fare i conti con completamente diverse nelle due culture. Hall differenzia 3 tipi di cultura: cultura tecnica: la punta scientifica, globale,conscia testi hanno info esplicite la cui comprensione non legata a un contesto extralinguistico,occorre che il traduttore conosca il linguaggio tecnico. cultura formale : la parte riguarda il registro e il genere di discorso, le norme e le convenzioni del rapporto tra un problema riguarda le differenze nelle con cui tecnica viene presentata ed utilizzata nelle varie culture cultura la parte invisibile inconscia dei valori legati dl background culturale delle credenze di un individuale del traduttore e dei destinatari sono influenzate dalle pressioni ideologiche che permeano il loro linguaggio e la loro comprensione dei testi traduttore deve essere esperto nelle culture di partenza e deve essere consapevole dei limiti che influenzano la cognizione e che sono culturalmente condivisi. TIPI TRADUZIONE SAGER individua 5 tipi di traduzione in base alle variabili delle funzioni, del contenuto cognitivo e status: 1. documenti paritari stessa specifici per traduzioni giuridiche 2. documenti paralleli stessa specifici per traduzioni giuridiche 3. documenti dipendenti funzione sono i prototipi di traduzioni specializzate, dove la viene mantenuta e non vengono apportate variazioni in termini di contenuto e di manuali di studio 4. documenti derivati diverso skopos per non deludere le aspettative dei destinatari 5. documenti autonomi il TP serve da canovaccio lettera commerciale redatta a partire da istruzioni generali. invece ricorre alla prototipologia testuale dinamica sviluppando dunque un sistema utile a dar conto delle diverse componenti testuali che convergono nella forma saggistica: i tipi di testo fondamentali PROTOTYPEN, vengono correlati ai criteri traduttivi attraverso un metodo composizionale che prevede la formazione della specifica strategia traduttiva a partire da stratificata del TP, dal macrolivello al microlivello TOP DOWN. Questo modello si distinto come sistema in grado di accogliere le varie contaminazioni e interazioni tra generi. Qui i testi sono distribuiti su un continuum a seconda della maggiore o minore somiglianza al prototipo di riferimento e sono separati dai confini sfumati.

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CAPITOLO 1
LE LINGUE SPECIALI
In Italiani numerosi autori che si sono occupati di Ligue speciali non
hanno trovato una soluzione unanime riguardo alla scelta del termine
adatto a designare l’oggetto d’indagine.
Cortelazzo fornisce una definizione di lingue speciali dove la specialità
viene descritta non slo in termini di bisogni referenziali,espressi tramite
lessico specialistico ma anche di lingua come discorso,considerando i
bisogni comunicativi dei parlanti.
Gotti fa una distinzione tra:
lingue speciali in senso stretto (che hanno lessico specifico).
Lingue speciali in senso lato (sono linguaggi settoriali che non
presentano un lessico specifico es discorso politico)
Gerghi (è un lessico che mira ad escludere gli estranei dalla
comunicazione)
Sobrero fa una distinzione tra:
lingue specialistiche come informatica, linguistica
lingue settoriali come pubblicità, giornali,tv
1.1 DIMENSIONE ORIZZONTALE
Suddivide le lingue speciali in base all’argomento.
Si può fare una distinzione tra scienze naturali (fisica,mate) e scienze
sociali (sociologia, antropologia) basata su 3 grandi differenze:
1.diversa natura dei fenomeni esaminati
2.diversa metodologia di ricerca
3.grado di affidabilità dei risultati
Le scienze naturali hanno una lingua formalizzata e un bisogni di
tecnicismi per cui si avvalgono di termini della lingua comune.
1.2.1DIMENSIONE VERTICALE
E’ il rapporto tra lingua e uso.Le lingue speciali variano a seconda de
contesto sociale e culturale, in cui avviene la comunicazione.E’ costituita
da una serie di fattori che influenzano le lingue speciali, in base ai modi
di lettura, che possono essere 3:
1.per fare(testo come riferimento,es libretto istruzioni)
2.per imparare (es manuale)
3.per giudicare (testo letto in alcune parti es riassunto)
1.2.1FUNZIONI COMUNICATIVE E REGISTRI