Passa al documento

15.e Oligopolio

Oligopolio
Corso

istituzioni di economia e di politica agraria e forestale (420009)

10 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 10 documenti in questo corso
Anno accademico: 2021/2022
Caricato da:

Commenti

accedi o registrati per pubblicare commenti.

Anteprima del testo

Oligopolio

Forma di mercato imperfetto, in cui la domanda è polverizzata (tanti compratori come nel monopolio), ma l’offerta risiede in un piccolo numero di imprese (offerenti) che hanno potere di mercato.

In questa situazione l’impresa ha un comportamento che tiene conto del potere di mercato e delle reazioni delle altre imprese nell’industria in modo da trarne profitto, ciò è definito comportamento strategico.

Un metodo usato per studiare tale comportamento è la teoria dei giochi , una branca della matematica che trova molte applicazioni in economia.

Bisogna capire che ogni azione indipendente di un produttore, scaturisce effetti sul mercato e quindi conseguenze per gli altri produttori che risponderanno a loro volta: concetto di interdipendenza oligopolistica.

La teoria dei giochi formula l’ipotesi che gli individui facciano scelte razionali con risorse limitate, tenendo conto delle azioni di ciascuno degli altri. Tale teoria si propone di analizzare le scelte che stanno di fronte a ciascun giocatore e di progettare azioni che sono atte a massimizzare l’unità e che rispondono ad ogni possibile azione dei giocatori.

Alla base della teoria dei giochi vi è la strategia dominante , una strategia che garantisce al giocatore che la segue, un risultato sempre positivo.

Se le aziende in un oligopolio non collaborano si annulleranno a vicenda. L’azienda A abbassa il prezzo, B l’abbasserà a sua volta più di A e così via. In un oligopolio le aziende per trarre beneficio devono collaborare.

Importante : alle aziende oligopolistiche conviene cooperare, prendendo decisioni vantaggiose sul prezzo e sulla quantità da produrre, provocando così un danno combinato ad un altro (consumatori). Collusione : le aziende si mettono d’accordo sul mantenere il prezzo alto a discapito dei consumatori. Prezzi più alti della concorrenza perfetta, ma più bassi del P del monopolio.

Un esempio importante nella teoria dei giochi è il dilemma del prigioniero.

I prigionieri A e B sono stati imputati per lo stesso reato, con lo stesso numero di proced. e stessa condanna (1 anno). Entrambi hanno l’opzione di confessare il reato più grave.

 Se uno confessa e l’altro no, il confessato ottiene una remunerazione  Se entrambi confessano sono condannati a 5 anni  Se entrambi tacciono sono condannati a 1 anno

Entrambi migliorano la propria condizione confessando, indipendentemente da ciò che fa l’altro. Il caso in cui entrambi confessano è definito esito non cooperativo perché i giocatori non riescono ad accordarsi di cooperare e invece seguono i loro incentivi individuali. La soluzione migliore è che nessuno dei due confessi, ma questo può avvenire solo se i due potevano accordarsi di cooperare (esito cooperativo: svantaggio per il magistrato che ha eriufheiprh) pag.

Equilibrio di Nash

Consideriamo adesso 2 aziende: A e B  A possiede una strategia dominante  B non ha strategia dominante

Strategia dominante : strategia valida ed efficiente che garantisce a chi la segue un risultato sempre positivo, indipendentemente dal comportamento di altri.

Per l’azienda A conviene seguire la sua strategia dominante, cioè di fare pubblicità creando uno svantaggio per l’impresa B.

Per B conviene fare pubblicità perché non è la sua strategia dominante, ci porterà perdita.

Per l’azienda che ha una strategia dominante, conviene seguirla, per le altre conviene imitarla per non avere una perdita.

Equilibrio di Nash : è la strategia migliore date le strategie delle imprese rivali ammette l’asimmetria dell’oligopolio.

Ognuno segue una propria strategia dominante, ma per favorire un vantaggio le imprese dovrebbero accordarsi e creare uno svantaggio per il consumatore.

L'oligopolio è una forma di mercato in cui l'offerta di una merce è concentrata in un numero limitato di imprese o venditori, in genere di grandi dimensioni, in grado di modificare la propria quantità di produzione (offerta) e il prezzo di vendita del proprio bene/servizio. Il termine oligopolio è composto dalle parole greche oligo ("pochi") e polio ("vendita"). Ogni impresa oligopolista soddisfa una rilevante quota della domanda di mercato del bene. La domanda della merce è, invece, frazionata tra numerosi acquirenti.

L’autorità antitrust (autorità per la concorrenza) impedisce che Wind si mette d’accordo con Vodafone per tenere tariffe alte, perché loro sanno di essere oligopolisti (ci sono poche compagnie che dominano il mercato) e quindi guadagnano tutti. Quindi vengono sanzionati dall’antitrust perché sono stati abilitati ad essere fornitori di servizi di telefonia mobile proprio perché era il consumatore a doverci guadagnare. Piuttosto che avere il monopolio solo Tim o Wind di una volta è diventato un oligopolio, quindi diversi players sono messi in concorrenza tra di loro e quindi l’effetto è quello di abbassare progressivamente le tariffe l’una in confronto all’altra.

Strategia dominante

Una strategia dominante è una strategia con pay-off superiore rispetto alle altre strategie possibili. È la scelta strategica che consente al giocatore di ottenere il migliore risultato possibile (pay-off) a prescindere dalle scelte dell'altro giocatore. Nella teoria dei giochi la strategia dominante è sempre scelta dal giocatore razionale poiché gli consente di ottenere un'utilità superiore (pay-off) rispetto a una scelta alternativa (strategia dominata). Una strategia dominante può essere:  Strettamente dominante. Date due strategie A e B possibili, un giocatore razionale preferisce sempre la strategia A poiché gli permette di beneficiare di un'utilità UA superiore a quella di UB. La strategia A è una strategia strettamente dominante (dominanza stretta).  Debolmente dominata. Date due strategie A e B possibili, un giocatore razionale preferisce la strategia A alla strategia B soltanto in alcune circostanze. In altre circostanze il giocatore si dimostra indifferente nella scelta tra A e B. La strategia A è una strategia debolmente dominante (dominanza debole).

Nella seguente matrice dei pay-off è rappresentato un gioco con due strategie dominanti. Il giocatore 1 può scegliere tra le scelte y e w. La scelta y gli consente di sperare in un pay- off compreso tra 0-1 (A-B) e la scelta w gli consente di sperare in un pay-off compreso tra 1-2 (C-D). È quindi razionale per il giocatore 1 scegliere w, indipendentemente dalla scelta del giocatore 2. La scelta w è una strategia dominante per il giocatore 1. Allo stesso modo il giocatore 2 preferisce sempre la scelta z (strategia dominante) alla scelta x (strategia dominata) poiché gli consente di sperare in un payoff superiore. Dal punto di vista del giocatore 2 la scelta z gli consente di sperare in un pay-off compreso tra 2-3 (B-D), mentre la scelta x soltanto a un pay-off compreso tra 1-2 (A-C). Il gioco ha un equilibrio stabile e ottimale nella cella D.

Razionalità perfetta

Il concetto di strategia dominante è compatibile soltanto con l'adozione teorica dell'ipotesi di razionalità perfetta del giocatore. In base a questa ipotesi, il giocatore razionale è sempre in condizioni di effettuare la scelta migliore per massimizzare la propria utilità attesa. In realtà, le scelte degli operatori sono effettuate in condizioni di razionalità imperfetta. Basti pensare agli acquisti emotivi dei consumatori, alle vendite finanziarie dettate dalla paura, ecc. L'ipotesi di razionalità perfetta non sempre consente di interpretare e di spiegare un processo decisionale reale.

Le barriere di ingresso sul mercato oligopolistico

È una situazione di mercato intermedia che comprende diverse situazioni di mercato, dal duopolio al polipolio. Come nel monopolio anche nell'oligopolio il mercato è protetto da barriere di entrata che impediscono l'ingresso a nuove imprese concorrenti. L'ingresso nel mercato può essere ostacolato per diversi motivi: la tendenza delle imprese a coalizzarsi in cartelli di imprese ( trust ) e modificare il prezzo al ribasso quando un nuovo competitor tenta di entrare nel mercato, gli elevati investimenti iniziali in capitale fisso per realizzare gli impianti produttivi (tecnologia) ad elevata capacità produttiva, le elevate economie di scala di cui godono le imprese già operanti, ecc. Queste barriere accomunano l'oligopolio sia al monopolio che alla concorrenza monopolistica.

Le decisioni di impresa e l'interazione strategica

Ciò che caratterizza l'oligopolio dalle altre forme di mercato è l'interazione strategica tra le imprese ( interdipendenza oligopolistica ). Ogni impresa oligopolista prende le proprie decisioni tenendo conto delle decisioni delle altre imprese che compongono il mercato. Quando un'impresa oligopolistica prende una decisione, deve considerare sia la reazione della propria clientela (domanda) che la reazione delle altre imprese rivali.

La nascita dei cartelli

Inoltre, le imprese tendono a far nascere dei cartelli (trust) per ostacolare l'ingresso sul mercato da parte di nuove imprese concorrenti, per ridurre i rischi d'impresa e per aumentare i profitti. Ad esempio, le imprese possono accordarsi per evitare l'eccessiva concorrenza, mantenere elevati i prezzi di vendita di una merce, ostacolare la commercializzazione di innovazioni, ecc.

Le forme di oligopolio

Le imprese operanti nel mercato di oligopolio sono dette " leader " poiché sono in grado di influenzare l'equilibrio di mercato tramite le proprie decisioni individuali.  Oligopolio puro : è la forma di mercato in cui poche imprese offrono beni/servizi identici (beni omogenei). Questa forma di mercato è conosciuta anche come oligopolio indifferenziato.  Oligopolio imperfetto : è la forma di mercato in cui poche imprese offrono beni/servizi concorrenti ma non identici (beni differenziati).

L'equilibrio del mercato oligopolistico

alla quale ciascuna impresa determina il proprio prezzo aggiungendo una quota di profitto (markup) al costo unitario della produzione della merce.

Questo documento è stato utile?

15.e Oligopolio

Corso: istituzioni di economia e di politica agraria e forestale (420009)

10 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 10 documenti in questo corso
Questo documento è stato utile?
Oligopolio
Forma di mercato imperfetto, in cui la domanda è polverizzata (tanti compratori come nel
monopolio), ma l’offerta risiede in un piccolo numero di imprese (offerenti) che hanno
potere di mercato.
In questa situazione l’impresa ha un comportamento che tiene conto del potere di mercato
e delle reazioni delle altre imprese nell’industria in modo da trarne profitto, ciò è definito
comportamento strategico.
Un metodo usato per studiare tale comportamento è la teoria dei giochi, una branca della
matematica che trova molte applicazioni in economia.
Bisogna capire che ogni azione indipendente di un produttore, scaturisce effetti sul
mercato e quindi conseguenze per gli altri produttori che risponderanno a loro volta:
concetto di interdipendenza oligopolistica.
La teoria dei giochi formula l’ipotesi che gli individui facciano scelte razionali con risorse
limitate, tenendo conto delle azioni di ciascuno degli altri. Tale teoria si propone di
analizzare le scelte che stanno di fronte a ciascun giocatore e di progettare azioni che
sono atte a massimizzare l’unità e che rispondono ad ogni possibile azione dei giocatori.
Alla base della teoria dei giochi vi è la strategia dominante, una strategia che garantisce
al giocatore che la segue, un risultato sempre positivo.
Se le aziende in un oligopolio non collaborano si annulleranno a vicenda.
L’azienda A abbassa il prezzo, B l’abbasserà a sua volta più di A e così via. In un oligopolio
le aziende per trarre beneficio devono collaborare.
Importante: alle aziende oligopolistiche conviene cooperare, prendendo decisioni
vantaggiose sul prezzo e sulla quantità da produrre, provocando così un danno combinato
ad un altro (consumatori). Collusione: le aziende si mettono d’accordo sul mantenere il
prezzo alto a discapito dei consumatori.
Prezzi più alti della concorrenza perfetta, ma più bassi del P del monopolio.
Un esempio importante nella teoria dei giochi è il dilemma del prigioniero.
I prigionieri A e B sono stati imputati per lo stesso reato, con lo stesso numero di proced. e
stessa condanna (1 anno). Entrambi hanno l’opzione di confessare il reato più grave.
1