Passa al documento
Questo è un documento Premium. Alcuni documenti su Studocu sono Premium. Passa a Premium per sbloccarne la visualizzazione.

Allegato A3 PEI SEC 1° Grado.discorsivo docx

PEI SEC PRIMO GRADO
Corso

Letteratura italiana (DQ0183)

96 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 96 documenti in questo corso
Anno accademico: 2021/2022
Caricato da:
Studente anonimo
Questo documento è stato caricato da uno studente come te che ha optato per l'anonimità.
Università degli Studi dell'Aquila

Commenti

accedi o registrati per pubblicare commenti.

Anteprima del testo

[INTESTAZIONE DELLA SCUOLA]

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

(ART. 7, D. LGS. 13 APRILE 2017, N. 66 e s.m.)

Anno Scolastico __________

ALUNNO/A ____________________________

codice sostitutivo personale ____________

Classe _________________ Plesso o sede__________________

ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA AI FINI

DELL'INCLUSIONE SCOLASTICA rilasciato in data _________

Data scadenza o rivedibilità:  ______________  Non indicata

PROFILO DI FUNZIONAMENTO redatto in data ///////__

Nella fase transitoria:

x PROFILO DI FUNZIONAMENTO NON DISPONIBILE

DIAGNOSI FUNZIONALE redatta in data _________________

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE IN VIGORE approvato in data ____________

PROGETTO INDIVIDUALE  redatto in data _____________ x non redatto

PEI PROVVISORIO DATA ENTRO IL 30 GIUGNO

VERBALE ALLEGATO N. _____

FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

1

............................

APPROVAZIONE DEL PEI

E PRIMA SOTTOSCRIZIONE

DATA ENTRO IL 31 OTTOBRE

VERBALE ALLEGATO N. ____

FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

1

............................

VERIFICA INTERMEDIA DATA DA NOVEMBRE AD APRILE

(ALMENO UNA)

VERBALE ALLEGATO N. _____

FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

1

............................

VERIFICA FINALE

E PROPOSTE PER L’A.

SUCCESSIVO

DATA ENTRO IL 30 GIUGNO

VERBALE ALLEGATO N. _____

FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

1

............................

Composizione del GLO - Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione

Art. 15, commi 10 e 11 della L. 104/1992 (come modif. dal D 96/2019)

Nome e Cognome *specificare a quale titolo ciascun componente interviene al GLO
1. Docente specializzato

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

GRADO

2. Docenti curricolari (tutti)
3. Padre
4. Madre
5. Figure professionali specifiche interne (Pedagogista,
Referente inclusione, docenti di supporto alla classe)
6. Figure professionali specifiche esterne (assistente
specialistico scolastico dei PEGS, assistente alla
comunicazione)
7. Collaboratrice scolastica per l’assistenza di base
... Referente dell’UMV territoriale (ASL bari)
Figure professionali specifiche esterne (specialisti e
terapisti dell’ASL, specialisti che collaborano con la
scuola in modo continuativo, operatori dell’Ente Locale
se è attivo il Progetto Individuale, un rappresentante del
GIT)
Specialisti e terapisti privati segnalati dalla famiglia
devono essere presentati ed autorizzati
Uno specialista privato può essere individuato quale
partecipante del GLO solo se dichiara di non essere
retribuito dalla famiglia e la sua partecipazione ha valore
consultivo e non decisionale.
Prima di nominare i soggetti esterni, il Dirigente
scolastico acquisisce la loro disponibilità ad accettare
l’incarico e l’impegno a rispettare la riservatezza
necessaria.
Eventuali modifiche o integrazioni alla composizione del GLO, successive alla prima convocazione
Data Nome e Cognome *specificare a quale titolo ciascun componente

interviene al GLO

Variazione (nuovo membro, sostituzione, decadenza...)

sostituzione
nuovo membro

1. Quadro informativo

Situazione familiare / descrizione dell’alunno/a A cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO

 Da quanti componenti è formato il nucleo familiare (conviventi)

 Autonomia personale: igiene, alimentazione, sonno

 Autonomia sociale: uso del denaro, del telefono, comportamento all’esterno

 Relazione ed aspetti comportamentali con i familiari, amici, vicini di casa e con le persone non

conosciute

 Aspetti comportamentali nelle situazioni note e non note

 Atteggiamenti particolari che possono aver rilevanza sulla sua serenità o tranquillità

NOTE:

contestualmente e socialmente adeguato.
  • Tolleranza nelle relazioni: mostrare e rispondere a comprensione e accettazione del comportamento in
modo contestualmente e socialmente adeguato.
  • Segnali sociali nelle relazioni: iniziare e rispondere in modo appropriato a scambi sociali reciproci con
altri, adattare il comportamento per sostenere gli scambi sociali.
  • Contatto fisico nelle relazioni: usare e rispondere al contato fisico con gli altri, in modo contestualmente
e socialmente adeguato.
  • Differenziazione delle persone familiari e non: manifestare risposte differenti alle persone, come nel
riconoscere le persone familiari e nel distinguerle dagli estranei.
3. Relazioni interpersonali complesse:
  • Formare delle relazioni: iniziare e mantenere interazioni con altri per un breve o lungo periodo di tempo,
in modo contestualmente e socialmente adeguato (come nel presentarsi, allacciare amicizie..
professionali ecc)
  • Porre termine alle relazioni: chiudere interazioni in modo contestualmente e socialmente adeguato, come
nel chiudere relazioni temporanee come le visite o chiudere relazioni a lungo termine con amici per
trasferimenti... chiudere relazioni sentimentali)
  • Regolare i comportamenti nelle interazioni: regolare le emozioni e gli impulsi, le aggressioni verbali e
fisiche nelle interazioni con altri in modo contestualmente e socialmente adeguato.
  • Interagire secondo regole sociali: agire in maniera indipendente nelle interazioni sociali e aderire alle
convenzioni sociali, mantenendo una distanza sociale.
4. Relazioni interpersonali particolari:
  • Relazioni informali con amici: creare e mantenere relazioni di amicizia caratterizzate da stima reciproca e
interessi comuni.
  • Relazioni informali con i pari: creare e mantenere relazioni informali con persone che hanno in comune
età, interessi ecc.
5. Relazioni familiari:
  • Relazione figlio-genitore: creare e mantenere una relazione con il proprio genitore il bambino che
obbedisce ai genitori e/o in età matura che si prende cura dei genitori.
  • Relazione tra fratelli: creare e mantenere una relazione con una persona che ha in comune uno o
entrambi i genitori per nascita o adozione.
6. Funzioni e attitudini intrapersonali:
  • Adattabilità: integrare e adattarsi nelle varie di strutture e nelle diverse relazioni sociali. Agire o reagire a
nuovi oggetti o esperienze in modo accettante anziché oppositivo.
  • Livello di attività: agire o a reagire con energia e azione anziché con inerzia e inazione.

  • Propositività: agire in modo intraprendente, avvicinandosi alle persone o alle cose anziché allontanandosi

o ritirandosi.
7. Funzioni del temperamento e della personalità:
  • Estroversione: funzione mentale che produce un temperamento personale socievole, estroverso ed
espansivo, all’opposto di timido, riservato e inibito.
  • Apertura all’esperienza: avere un temperamento personale curioso, fantasioso, desideroso di sapere o
alla ricerca di esperienze, all’opposto di inattivo, distratto ed emozionalmente inespressivo.
8. Funzioni emozionali:
  • Appropriatezza e regolazione dell’emozione: congruenza di sensazione o sentimento con la situazione
(es. felicità per una attività piacevole o ricevere una buona notizia) regolando la manifestazione
emozionale.
9. Motivazione: verso la relazione consapevole e l’apprendimento
10. Ricreazione e tempo libero: impegnarsi in qualsiasi forma di gioco o di attività ricreativa e legata al
tempo libero, come giochi e sport informali. Impegnarsi in giochi con regole o giochi non strutturati,
spontanei (nascondino, giochi da tavolo ecc).
11. Socializzazione: acquisizione di modelli comportamentali rappresentati dai genitori, dai docenti, dai care
giver e lo sviluppo del bambino/ragazzo come persona indipendente e socialmente competente di un
complesso di relazioni sociali. (elencate in precedenza).
b. Dimensione della comunicazione e del linguaggio:
1. Comunicare – ricevere: comprendere i significati letterali e impliciti dei messaggi nel linguaggio parlato
  • Reagire alla voce umana: in modo elementare indicato da cambiamenti nei modelli di respirazione e con
movimenti corporei grossolani o fini.
  • Comprendere messaggi verbali semplici e complessi: reagire in modo appropriato con azioni o con
parole a messaggi verbali semplici (2-3 parole) come richieste (es: dammi) o comandi (vieni qui) o con
messaggi verbali complessi (intere frasi o come domande o istruzioni).
  • Comunicare con – ricevere – gesti del corpo: comprendere il significato trasmesso da espressioni facciali,
movimenti o segni delle mani, posture del corpo e altre forme di linguaggio del corpo.
  • Comunicare con – ricevere – disegni e fotografie: comprendere il significato rappresentato da disegni,
fotografie ecc.
  • Comunicazione con – ricevere – messaggi nel linguaggio dei segni
2. Comunicare – produrre: usare segni, simboli e disegni per comunicare significati
  • Produrre gesti con il corpo: comunicare messaggi tramite movimenti intenzionali del corpo quali la
mimica facciale o con movimenti del braccio o della mano o con posture (salutare, abbracciare, ok)
  • Produrre disegni
3. Recepire il linguaggio: decodifica di messaggi in forma orale, o altra (linguaggio dei segni) per ottenere
il loro significato. Decodifica di messaggi espressi con gesti non formalizzati fatti con le mani e con altri
movimenti per ricavarne il significato.
  • Recepire il linguaggio scritto: decodifica di messaggi scritti per ottenere il loro significato
  • Recepire il linguaggio gestuale: messaggi non formalizzati fatti con le mani o con altri movimenti
4. Espressione del linguaggio: produrre messaggi significativi in forma orale o mediante il linguaggio dei
segni o altre forme di linguaggio.
  • Espressione del linguaggio scritto
  • Espressione del linguaggio gestuale: produrre messaggi mediante gesti non formalizzati fatti con le mani
o con altri movimenti.
5. Fluidità dell’eloquio: produzione di un flusso di parole lineare o scorrevole (bisogna tenere presente le
balbuzie, i farfugliamenti, ripetizioni di suoni o parti di parole, pause irregolari)
6. Ritmo dell’eloquio: modulazione, andamento e cadenza dell’eloquio (eloquio stereotipato o ripetitivo)
7. Conversazione:
  • Avviare una conversazione: avviare un interscambio come avviare un’attività a turni alternati attraverso il
contatto visivo o altri mezzi che portano alla comunicazione o al dialogo, come nel presentarsi, salutare
nel modo convenzionale, introdurre un argomento o fare domande.
  • Mantenere una conversazione: proseguire un interscambio facendo a turno nel vocalizzare, parlare o
introdurre nuovi argomenti
ed ecoica che ci permette di ricordare suoni e quindi le parole. Ha una durata di circa 2 secondi e risulta
funzionale nella comprensione del linguaggio verbale.
  • memoria a breve termine: è una riserva di memoria temporanea della durata di circa 30 secondi. Ha
una funzione di transito per le informazioni che provengono dalla memoria sensoriale, per poi
trasformarle nelle tracce mnestiche o memoria a lungo termine. La MBT è un blocco di appunti o come
una memoria di lavoro nella quale si svolge buona parte dell’attività di pensiero.
memoria a lungo termine: rappresenta l’archivio, un magazzino per la conoscenza ed ha una capacità
illimitata. All’interno di questa memoria troviamo la memoria procedurale legata ad azioni apprese o
risposte condizionate (automatismi) come imparare a lavarsi i denti o a leggere; la memoria dichiarativa
utile a ricordare i nomi, i volti, le parole, i simboli. Quest’ultima si divide in memoria semantica e
funziona come un dizionario o un’enciclopedia mentale di conoscenze di base quindi fondata su concetti
appresi che ci accompagneranno per tutta la vita come le categorizzazioni (fauna, flora, stagioni ecc.) e
memoria episodica e autobiografica funzionali alla conservazione di quegli elementi verificatisi in quel
determinato luogo o strettamente personali.
E’ importante comprendere il funzionamento della memoria (quindi il recupero e l’elaborazione, portando
alla coscienza le informazioni) per apprezzare i punti di forza dell’alunno.
2. Attenzione: (processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli ambientali, ignorandone altri
molto spesso distrattori) osserviamo ed analizziamo la:
  • Attenzione selettiva: la capacità di concentrarsi sullo stimolo target e di elaborare quelle specifiche e
privilegiate informazioni per il raggiungimento di uno specifico scopo. L’informazione viene selezionata
ed elaborata avendo accesso alla coscienza e guidando la risposta.
  • Attenzione divisa: la capacità di focalizzare l’attenzione su più stimoli o situazioni contemporaneamente.
Permette di svolgere più attività contemporaneamente.
  • Attenzione sostenuta: capacità di mantenimento dell’attenzione per un tempo elevato (giornata
scolastica)
Mantenimento dell’attenzione: concentrazione per il periodo di tempo necessario
Spostamento dell’attenzione: capacità di rifocalizzare la concentrazione da uno stimolo all’altro
Distribuzione dell’attenzione: capacità di focalizzarsi su due o più stimoli contemporaneamente
Condivisione dell’attenzione: capacità che permette a due o più persone di focalizzarsi sullo stesso
stimolo, come nel caso di un bambino e del suo care giver, mentre giocano, svolgono le attività ecc.
3. Percezione: (processo cognitivo che permette di riconoscere e interpretare gli stimoli sensoriali)
  • Percezione visiva: discriminare e distinguere forme, dimensioni, colori e altri stimoli oculari
(coordinazione oculo-manuale, posizione nello spazio, costanza percettiva e figura sfondo)
  • Percezione uditiva: discriminare e distinguere suoni, toni e gradi d’intensità e altri stimoli acustici
discriminare e distinguere forme, dimensioni, colori e altri stimoli oculari
  • Percezione visuospaziale: distinguere con la vista la posizione relativa agli oggetti nell’ambiente o in
relazione a sé stessi.
4. Funzioni cognitive di base: funzioni mentali coinvolte nell’acquisizione delle conoscenze riguardo agli
oggetti, agli eventi e alle esperienze e l’organizzazione e l’applicazione di tali conoscenze nei compiti che
richiedono un’attività mentale.
5. Funzioni cognitive di livello superiore:
  • Astrazione: creare idee, qualità o caratteristiche generali a partire da, e distinte da, realtà concrete,
oggetti specifici o casi effettivi
  • Organizzazione e Pianificazione: coordinare le parti in un tutto unico e sistematizzarle, sviluppare un
modo di procedere o di agire
  • Flessibilità cognitiva: funzione mentale del cambiare strategie come nella soluzione di problemi

  • Insight: consapevolezza e comprensione di sé stessi e del proprio comportamento

  • Problem solving: identificare, analizzare e integrare in una soluzione delle informazioni incongruenti o in

conflitto.
6. Prendere decisioni: effettuare una scelta tra più opzioni, metterla in atto e valutarne le conseguenze,
come scegliere e acquistare un oggetto specifico o decidere di intraprendere un compito tra vari altri che
devono essere svolti.
7. Apprendimento di base: imitare o mimare come una componente basilare dell’apprendere, come
copiare, ripetere un’espressione facciale, un gesto, un suono o le lettere dell’alfabeto
  • Copiare
  • Lettura: attività di performance coinvolte nella comprensione e nell’interpretazione del linguaggio scritto
con lo scopo di acquisire conoscenze generali o informazioni specifiche.
  • Acquisire le abilità di riconoscimento e di pronuncia di lettere dell’alfabeto, sillabe, parole
  • Acquisire le abilità di comprensione di parole
  • Acquisire le abilità di comprensione di frasi scritte
  • Utilizzare le abilità e le strategie generali del processo di lettura
  • Comprendere il linguaggio scritto
  • Leggere testi
  • Scrittura: utilizzare o produrre simboli o linguaggio per comunicare informazioni, come produrre una
documentazione scritta di eventi o idee o scrivere una lettera.
  • Funzioni di calcolo: determinazione, approssimazione e utilizzo di simboli e processi matematici come nel
calcolo semplice (le quattro operazioni) e nel calcolo complesso (comprendere problemi espressi con
parole in procedure aritmetiche, tradurre formule matematiche e altre complesse manipolazioni
riguardanti i numeri)
  • Acquisire concetti: di base e complessi
  • Risoluzioni di problemi semplici e complessi
8. Motivazione: investimento spontaneo di energie dirette alla meta prefissata, interesse per gli obiettivi
che ci siamo prefissati
9. Autostima: insieme delle percezioni, valutazioni verso i diversi aspetti della persona, successo e
popolarità tra i compagni
10. Senso di autoefficacia: convinzione nelle proprie capacità di raggiungere un successo, nell’esecuzione di
un compito, percezione di potercela fare, autocritica
11. Autoconsapevolezza dei propri processi cognitivi: capacità di autosservazione, metacognizione,
autocontrollo sul pensiero
Revisione Data: durante la verifica intermedia
Specificare i punti
oggetto di eventuale
revisione

Alcuni aspetti potrebbero essere revisionati oppure no, da cosa dipende? dall’osservazione che può essere modificata durante il corso dell’anno scolastico, durante le prime settimane non sono emerse alcune caratteristiche che invece si sono evidenziate durante i mesi successivi.

ESEMPIO:
 Interagire secondo regole sociali
 Appropriatezza e regolazione dell’emozione
 Fluidità dell’eloquio
 Attenzione selettiva e distribuita
 Calcolo complesso
 Problem solving
SE non vi sono punti oggetto di revisione e per i quali volete modificare l’osservazione
iniziale questa parte potrebbe essere sbarrata o semplicemente si potrebbe utilizzare la
dicitura:
si conferma l’osservazione iniziale del..............(data della prima sottoscrizione)
anche gli esiti attesi evidenziate durante la prima osservazione e che rappresentano un obiettivo da
raggiungere entro la prima revisione (ENTRO LA VERIFICA INTERMEDIA)
Obiettivi a medio e lungo termine ( zona di sviluppo potenziale) ENTRO LA VERIFICA
FINALE
GLI OBIETTIVI A MEDIO E LUNGO TERMINE POSSONO ESSERE UNITI O SUDDIVISI:
Obiettivi a medio termine: Inserire le abilità oggetto di revisione deficitarie
evidenziate durante la prima osservazione e che rappresentano con una media
difficoltà un obiettivo da raggiungere entro il termine dell’anno scolastico. Possono
essere inseriti anche obiettivi approvati durante la verifica intermedia. ENTRO LA
VERIFICA FINALE
Obiettivi a lungo termine: DA 1 A 3 ANNI AL TERMINE DEL CICLO.
Gli obiettivi vengono modificati secondo le singole attività inserite nella dimensione.

Esiti: rappresentano i risultati ottenuti e potremmo inserirli al termine dell’anno. INTERVENTI DIDATTICI E METODOLOGICI, STRA- TEGIE E STRUMENTI finalizzati al raggiungimento degli obiettivi

Interventi e Strategie
 Modeling (apprendimento per imitazione)
 Videomodeling
 Attività di gioco simbolico e di finzione
 Simulate
 Giochi con suoni onomatopeici
 Racconti cantati e musicati
 Prompting
 Fading
 Generalizzazione
 Rinforzatori
Strumenti
 Lapbook
 Attacca e stacca
 Comunicatore
 Registratore digitale
 Sintetizzatore vocale
 Tablet
 Pecs
 Rinforzi dinamici
 Rinforzi sociali

Possono essere anche organizzate delle attività mirate e specifiche come laboratori peculiari al raggiungimento degli obiettivi. Se organizzate progetti, attività, laboratori inclusivi anche per il conseguimento degli obiettivi previsti nella dimensione, coinvolgendo la classe, ricordate di inserirlo nella sezione 9. VERIFICA (metodi, criteri e strumenti utilizzati per verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti)

ESEMPIO: ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE SISTEMATICA E LA SOMINISTRAZIONE DELLE
CHECKLIST DELLE TABELLE LAP E CMF

C. Dimensione: AUTONOMIA/ORIENTAMENTO → si faccia riferimento all'autonomia della persona e all'autonomia sociale, alle

dimensioni motorio-prassica (motricità globale, motricità fine, prassie semplici e complesse) e sensoriale (funzionalità visiva, uditiva, tattile)

OBIETTIVI, specificando anche gli esiti attesi

Obiettivi a breve termine ( zona di sviluppo prossimale): Inserire le abilità deficitarie
evidenziate durante la prima osservazione e che rappresentano un obiettivo da
raggiungere entro la prima revisione (ENTRO LA VERIFICA INTERMEDIA)
Obiettivi a medio e lungo termine ( zona di sviluppo potenziale) ENTRO LA VERIFICA
FINALE
GLI OBIETTIVI A MEDIO E LUNGO TERMINE POSSONO ESSERE UNITI O SUDDIVISI:
Obiettivi a medio termine: Inserire le abilità oggetto di revisione deficitarie evidenziate
durante la prima osservazione e che rappresentano con una media difficoltà un
obiettivo da raggiungere entro il termine dell’anno scolastico. Possono essere inseriti
anche obiettivi approvati durante la verifica intermedia. ENTRO LA VERIFICA FINALE
Obiettivi a lungo termine: DA 1 A 3 ANNI AL TERMINE DEL CICLO.
Gli obiettivi vengono modificati secondo le singole attività inserite nella dimensione.

Esiti: rappresentano i risultati ottenuti e potremmo inserirli al termine dell’anno.

INTERVENTI DIDATTICI
E METODOLOGICI,
STRATEGIE E

STRUMENTI finalizzati al raggiungimento degli obiettivi

Interventi e Strategie
 Comunicazione efficace
 Modeling (apprendimento per imitazione)
 Videomodeling
 Attività di microgruppo
 Task analisys
 Chaining
 Shaping
 Prompting
 Fading
 Generalizzazione
 Guida verbale
 Guida gestuale
 Guida fisica
 Concatenamento
 Problem solving
 Tutoring
 Token economy
 Rinforzatori
Strumenti:
 Lapbook
 Attacca e stacca
 Comunicatore
 Tablet
 Pecs
 Rinforzi dinamici
 Rinforzi sociali

Possono essere anche organizzate delle attività mirate e specifiche come laboratori peculiari al raggiungimento degli obiettivi. Se organizzate progetti, attività, laboratori inclusivi anche per il conseguimento degli obiettivi previsti nella dimensione, coinvolgendo la classe, ricordate di inserirlo nella sezione 9. VERIFICA (metodi, criteri e strumenti utilizzati per verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti)

ESEMPIO: ATTRAVERSO L’OSSERVAZIONE SISTEMATICA E LA SOMINISTRAZIONE DELLE
CHECKLIST DELL’AUTONOMIA

D. Dimensione COGNITIVA, NEUROPSICOLOGICA E DELL'APPRENDIMENTO → capacità mnesiche, intellettive e

organizzazione spazio-temporale; livello di sviluppo raggiunto in ordine alle strategie utilizzate per la risoluzione di compiti propri per la fascia d’età, agli stili cognitivi, alla capacità di integrare competenze diverse per la risoluzione di compiti, alle competenze di lettura, scrittura, calcolo, decodifica di testi o messaggi

OBIETTIVI, specificando anche gli esiti attesi

Obiettivi a breve termine ( zona di sviluppo prossimale): Inserire le abilità deficitarie
evidenziate durante la prima osservazione e che rappresentano un obiettivo da
raggiungere entro la prima revisione (ENTRO LA VERIFICA INTERMEDIA)
Obiettivi a medio e lungo termine ( zona di sviluppo potenziale) ENTRO LA VERIFICA
FINALE
GLI OBIETTIVI A MEDIO E LUNGO TERMINE POSSONO ESSERE UNITI O SUDDIVISI:
Obiettivi a medio termine: Inserire le abilità oggetto di revisione deficitarie evidenziate
durante la prima osservazione e che rappresentano con una media difficoltà un
obiettivo da raggiungere entro il termine dell’anno scolastico. Possono essere inseriti
anche obiettivi approvati durante la verifica intermedia. ENTRO LA
VERIFICA FINALE
Obiettivi a lungo termine: DA 1 A 3 ANNI AL TERMINE DEL CICLO.
Gli obiettivi vengono modificati secondo le singole attività inserite nella dimensione.

Esiti: rappresentano i risultati ottenuti e potremmo inserirli al termine dell’anno. INTERVENTI DIDATTICI E METODOLOGICI, STRATEGIE E STRUMENTI finalizzati al raggiungimento degli obiettivi

Interventi e Strategie
 Atteggiamento assertivo-metacognitivo (didattica propositiva attiva dove
l’insegnante non aspetta la maturazione delle capacità dell’alunno ma le
sollecita cercando di collocare la proposta didattica nell’area di sviluppo
prossimale)
 Comunicazione efficace
somministrazione della
checklist durante il
corso dell’anno
scolastico.
Possono essere
modificate anche le
strategie e gli
strumenti per
raggiungere gli
obiettivi prefissati
 Acquisire concetti complessi (classificazione, raggruppamento, reversibilità,
seriazione)
 Utilizzare le convenzioni grammaticali
Verifica conclusiva degli esiti Data: entro il 30 giugno

Con verifica dei risultati conseguiti e valutazione sull'efficacia di interventi, strategie e strumenti

ESEMPI: verifica degli obiettivi a medio termine e dell’efficacia delle strategie o
strumenti utilizzati

Per la dimensione della relazione-interazione-socializzazione saranno utilizzate:

checklist delle relazioni, Autobiografia cognitiva

Per la dimensione della comunicazione-linguaggio saranno utilizzate: checklist,

griglie di valutazione, CMF

Per la dimensione dell’autonomia-orientamento saranno utilizzate: checklist,

griglie di valutazione, autobiografia cognitiva

Per la dimensione cognitiva-neuropsicologica e dell’apprendimento saranno

utilizzate: checklist, IPDA, Griglie di valutazione, quaderni operativi

Raccogliere informazioni attraverso gli strumenti (Rendere trasparente la valutazione)
E’ necessario inserire se gli interventi, le strategie e gli strumenti utilizzati sono stati
efficaci per il raggiungimento degli obiettivi.

6. Osservazioni sul contesto: barriere e facilitatori

Osservazioni nel contesto scolastico con indicazione delle barriere e dei facilitatori a seguito dell’osservazione
sistematica dell’alunno o dell’alunna e della classe

Vengono definiti 2 ambiti da analizzare:

  1. L’ambiente fisico (anche fattori legati alle tecnologie)
  2. L’ambiente sociale e gli atteggiamenti

UN AMBIENTE O UNO STRUMENTO PUO’ ESSERE CONSIDERATO BARRIERA PER UN ALUNNO MENTRE FACILITATORE PER UN ALTRO.

ESEMPI:

Barriere:

 ambienti scolastici particolarmente rumorosi / troppo ampi /troppo angusti /con diverse barriere architettoniche  aule poco strutturate / eccessivamente ricche di distrattori / aule troppo strutturate  assenza di aule laboratoriali  assenza di uno spazio per l’attività psicomotoria  carenza di tecnologie specifiche (comunicatori, tablet, software ecc)  mancanza di supporti per l’autonomia  clima non favorevole all’ascolto  atteggiamento di sfiducia  gruppo-classe poco accogliente  confusione nelle ore disciplinari  attività non personalizzate  poche/eccessive attività di cooperazione  comportamenti – problema  poca motivazione

Facilitatori:

 ambienti scolastici idonei all’inclusione  aule strutturate per attività laboratoriali  aule musicali  presenza di spazi idonei per la psicomotricità  presenza di stanze multisensoriali  presenza di tecnologie e ausili (PC, tablet ecc.)  utilizzo di mediatori visivi  utilizzo di canali di comunicazione differente  presenza di supporti per l’autonomia  organizzazione didattica inclusiva  ruolo dei compagni  clima accogliente e favorevole all’inclusione  atteggiamento di fiducia  attività personalizzate  didattica flessibile  LIM  attività di cooperazione  strumenti compensativi  strumenti dispensativi

E’ IMPORTANTE CONSIDERARE NON SOLO I FACILITATORI INDIVIDUALI MA ANCHE QUELLI UNIVERSALI:

Un contributo interessante all'individuazione di FACILITATORI UNIVERSALI in ambito scolastico è quello fornito dall'UNESCO con questo semplice strumento di autoanalisi, che può diventare con opportuni adattamenti all’interno dell’istituzione scolastica un supporto sia per l’osservazione del contesto che per la progettazione educativa e didattica.

Come possono gli insegnanti rivedere le loro pratiche?

Per ciascun indicatore, viene posta una serie di domande di verifica che in alcuni casi richiedono osservazione diretta, in altri saranno necessarie rilevazioni qualitative di vario tipo, raccogliendo in particolare le opinioni dei colleghi e degli studenti stessi.

Le domande di verifica per ciascun indicatore sono le seguenti:

  1. L'insegnamento è programmato pensando a tutti gli studenti

Le attività didattiche tengono conto degli interessi e delle esperienze degli studenti? Vengono utilizzati diversi metodi di insegnamento? Gli studenti conoscono e comprendono gli obiettivi e le finalità delle attività didattiche?

  1. Le lezioni incoraggiano la partecipazione di tutti gli studenti

Tutti gli studenti sono chiamati con il loro nome? Vengono usati materiali che suscitano l'interesse degli studenti? Gli studenti sono consapevoli della possibilità di intervenire durante le lezioni?

  1. Gli studenti sono coinvolti attivamente nel loro processo di apprendimento

Gli studenti sono incoraggiati a sentire la responsabilità del proprio apprendimento? L'ambiente scolastico incoraggia un apprendimento autonomo?

  1. Gli studenti sono incoraggiati a sostenersi reciprocamente nel processo di apprendimento

La disposizione dei banchi incoraggia gli studenti a interagire tra loro? In alcuni momenti è previsto che gli studenti lavorino in coppia o in gruppo? Gli studenti si aiutano a vicenda per raggiungere gli obiettivi delle lezioni?

Revisione Data: durante la verifica intermedia

Specificare i punti oggetto di eventuale revisione

ESEMPIO: IN QUESTA SEZIONE VENGONO REVISIONATI GLI OBIETTIVI, GLI
STRUMENTI E LE STRATEGIE PER RENDERE IL CONTESTO INCLUSIVO. SI POSSONO
APPORTARE EVENTUALI MODIFICHE A SEGUITO DELLA VERIFICA INTERMEDIA.
Verifica conclusiva degli esiti Data: entro il 30 giugno

con verifica dei risultati conseguiti e valutazione sull'efficacia di interventi, strategie e strumenti

VERIFICA FINALE E VALUTAZIONE CONCLUSIVA AL TERMINE DELL’ANNO
SCOLASTICO RISPETTO ALL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI DESCRITTI.
Inserire i fattori di contesto inseriti nella sezione e le eventuali strategie e strumenti da
modificare per il prossimo anno scolastico.

8. Interventi sul percorso curricolare

8. 1 Modalità di
sostegno didattico e
ulteriori interventi di
inclusione
Modalità di sostegno educativo didattico e ulteriori interventi di inclusione (è opportuno
in questa sezione riportare gli interventi di personalizzazione previsti a supporto degli
apprendimenti didattici, che è bene tenere distinti rispetto a quanto indicato nella
dimensione D – neuropsicologica, cognitiva e dell’apprendimento)
ESEMPI:
 Didattica metacognitiva
 Insegnamento interattivo
 Insegnamento strutturato
 Attività personalizzata
 Attività individualizzata
 Didattica laboratoriale (learning by doing): specificare quali laboratori
vengono attuati
 Attività per piccoli gruppi (cooperative learning)
 Reiterazione
 Didattica dell’errore
 Didattica emozional
 Tutoring
 Classi aperte
 Flessibilità oraria
 Utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi
8. 2 Modalità di verifica Se nella sezione 8 si sceglie la A si potrebbe riportare a titolo esemplificativo: l’alunno
svolge le stesse verifiche della classe senza apportare personalizzazioni.
Se nella sezione 8 si sceglie la B si potrebbe riportare a titolo esemplificativo:
Le personalizzazioni applicate nelle differenti verifiche sono riportate in ogni disciplina
nella sezione 8.
8 Progettazione disciplinare

IL GLO ha facoltà di decidere se nella voce B della sezione 8. 3 sia opportuno indicare un adattamento di tutti gli obiettivi previsti dalla classe oppure sceglierne solo alcuni, specificare i macro contenuti o effettuare rimandi alla progettazione di ogni insegnante oppure se sia preferibile indicare le basi della personalizzazione disciplinare, utili ai fini di una valutazione adeguata degli apprendimenti. Il campo può essere compilato liberamente oppure si può scegliere:

B 1 – se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, può essere conveniente esplicitare solo le personalizzazioni apportate: come riduzione dei contenuti, semplificazioni o facilitazioni, eventuali obiettivi ridotti.

B 2 – se la progettazione personalizzata è molto diversa da quella della classe, occorre definire gli obiettivi disciplinari previsti, specificando i risultati attesi e i relativi criteri di valutazione.

Disciplina:
ITALIANO

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione ______________________________________________________________ Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”. ESEMPI: (indicare specificatamente quali personalizzazioni vengono attuate)  Dispensato dalla lettura ad alta voce  Utilizzo di “leggi per me”  Dispensato dal prendere appunti  Utilizzo di domande strutturate  Utilizzo di tabelle grammaticali  Utilizzo di software per l’analisi logica e/o grammaticale  Utilizzo di mappe  Utilizzo di dizionari digitali  Riduzione delle consegne OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
STORIA

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione

Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”. ESEMPI: (indicare specificatamente quali personalizzazioni vengono attuate)  Dispensato dalla lettura ad alta voce  Dispensato dal prendere appunti  Utilizzo di domande strutturate  Utilizzo di mappe  Utilizzo di schemi riadattati  Utilizzo di Lapbook  Utilizzo di Audiolibri  Utilizzo di PC OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
GEOGRAFIA

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”.

ESEMPI: (indicare specificatamente quali personalizzazioni vengono attuate)

seconda lingua  B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”. ESEMPI: (indicare specificatamente quali personalizzazioni vengono attuate)  Dispensato dalla lettura ad alta voce  Utilizzo di flashcards  Utilizzo di mappe  Lapbook  Utilizzo di Audiolibri  Utilizzo di risorse audio  Utilizzo di PC OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
MUSICA

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”.

PERSONALIZZAZIONI: si possono inserire eventuali personalizzazioni se necessarie

OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
ARTE E IMMAGINE

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”. PERSONALIZZAZIONI: si possono inserire eventuali personalizzazioni se necessarie

OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
EDUCAZIONE FISICA

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”.

PERSONALIZZAZIONI: si possono inserire eventuali personalizzazioni se necessarie

OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
RELIGIONE

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”.

PERSONALIZZAZIONI: si possono inserire eventuali personalizzazioni se necessarie

OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
EDUCAZIONE CIVICA

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”.

PERSONALIZZAZIONI: si possono inserire eventuali personalizzazioni se necessarie

OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

Disciplina:
TECNOLOGIA

 A - Segue la progettazione didattica della classe e si applicano gli stessi criteri di valutazione

 B - Rispetto alla progettazione didattica della classe sono applicate le seguenti personalizzazioni

in relazione agli obiettivi di apprendimento (conoscenze, abilità, traguardi di competenze) e ai criteri di valutazione Se le differenze rispetto alla progettazione della classe non sono rilevanti, si inseriscono solo le personalizzazioni Le Personalizzazioni possono essere inserite anche se la scelta è la “A”. PERSONALIZZAZIONI: si possono inserire eventuali personalizzazioni se necessarie

OBIETTIVI: VENGONO INSERITI ADATTAMENTI E PERSONALIZZAZIONI SE SI DISTACCANO DALLA PROGETTAZIONE DIDATTICA affiancati a risultati attesi e criteri di valutazione.

8 Criteri di valutazione del comportamento ed eventuali obiettivi specifici

Comportamento:  A - Il comportamento è valutato in base agli stessi criteri adottati per la classe

 B - Il comportamento è valutato in base ai seguenti criteri personalizzati e al

raggiungimento dei seguenti obiettivi: ESEMPIO: i criteri di seguito riportati devono essere intesi in funzione degli obiettivi educativi considerati. Quindi se dovessero essere riportate delle criticità comportamentali nella revisione dovranno essere affiancate alle strategie che verranno utilizzate per il superamento della barriera (comportamentale) e per il raggiungimento degli obiettivi. Le strategie dovranno essere riportate anche nella sezione 9.

 Partecipa agli scambi comunicativi
 Collabora nel lavoro di gruppo
 Interagisce positivamente con i compagni
 Si relaziona positivamente con i compagni
 Si relaziona positivamente con gli adulti di riferimento
 Accetta le regole scolastiche
 Rispetta le regole scolastiche
 Emette suoni continui o fa rumore continuamente
 Giocherella con il materiale didattico
 Giocherella con le mani e con i piedi
 Riesce a stare seduto per l’esecuzione della consegna
 Corre per i corridoi
 Corre per la classe
 Rispetta il turno di parola
 Rispetta il turno di gioco
 Autoregolazione
 Accetta il “no”
 Si alza senza permesso
 Rispetta le regole del vivere civile
OBIETTIVI: (tenendo presente l’osservazione delle sezioni 4 e 6 e gli eventuali facilitatori e strategie

inserite nella sez. 5 e 7)

Revisione Data: durante la verifica intermedia
Questo documento è stato utile?
Questo è un documento Premium. Alcuni documenti su Studocu sono Premium. Passa a Premium per sbloccarne la visualizzazione.

Allegato A3 PEI SEC 1° Grado.discorsivo docx

Corso: Letteratura italiana (DQ0183)

96 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 96 documenti in questo corso
Questo documento è stato utile?

Questa è un'anteprima

Vuoi avere accesso completo? Passa a Premium e sblocca tutte le 27 pagine
  • Accedi a tutti i documenti

  • Scarica senza limiti

  • Migliora i tuoi voti

Upload

Condividi i tuoi documenti per sbloccare

Sei già passato a Premium?
[INTESTAZIONE DELLA SCUOLA]
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
(ART. 7, D. LGS. 13 APRILE 2017, N. 66 e s.m.i.)
Anno Scolastico __________
ALUNNO/A ____________________________
codice sostitutivo personale ____________
Classe _________________ Plesso o sede__________________
ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI DISABILITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA AI FINI
DELL'INCLUSIONE SCOLASTICA rilasciato in data _________
Data scadenza o rivedibilità: ______________ Non indicata
PROFILO DI FUNZIONAMENTO redatto in data ____///////______
Nella fase transitoria:
x PROFILO DI FUNZIONAMENTO NON DISPONIBILE
DIAGNOSI FUNZIONALE redatta in data _________________
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE IN VIGORE approvato in data ____________
PROGETTO INDIVIDUALE redatto in data _____________ x non redatto
PEI PROVVISORIO DATA ENTRO IL 30 GIUGNO
VERBALE ALLEGATO N. _____
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO1
……………………… .
APPROVAZIONE DEL PEI
E PRIMA SOTTOSCRIZIONE
DATA ENTRO IL 31 OTTOBRE
VERBALE ALLEGATO N. ____
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO1
……………………… .
VERIFICA INTERMEDIA DATA DA NOVEMBRE AD APRILE
(ALMENO UNA)
VERBALE ALLEGATO N. _____
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO1
……………………… .
VERIFICA FINALE
E PROPOSTE PER L’A.S.
SUCCESSIVO
DATA ENTRO IL 30 GIUGNO
VERBALE ALLEGATO N. _____
FIRMA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO1
……………………… .
Composizione del GLO - Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione
Art. 15, commi 10 e 11 della L. 104/1992 (come modif. dal D.Lgs 96/2019)
Nome e Cognome *specificare a quale titolo ciascun componente interviene al GLO
1. Docente specializzato
12
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.

Perché questa pagina è sfocata?

Questo è un documento Premium. Per leggere l'intero documento devi passare all'abbonamento Premium.