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Avventura di uno sciatore
Corso: Scienze dell'educazione
764 Documenti
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Università: Università degli Studi di Bergamo
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L'avventura di uno sciatore
di Italo Calvino (1959)
Allo skilift c'era la coda. La comitiva dei ragazzi venuti col pullman s'era
messa in fila, affiancandosi a sci paralleli, e, a ogni passo avanti che la coda
faceva - una lunga coda che invece d'andar dritta, come pure avrebbe
potuto, seguiva una casuale linea a zig-zag, un po' in salita un po' in discesa
- pesticciando in su oppure scivolando giù di fianco a seconda del punto in
cui si trovavano, e subito ripuntellandosi ai bastoncini, spesso andando a
gravare del proprio peso i vicini di sotto, o cercando di liberare racchette di
bastoncini da sotto a sci dei vicini di sopra, inciampando negli sci andati a
mettersi per storto, chinandosi ad aggiustare gli attacchi e arrestando così
tutta la fila, togliendosi le giacche a vento o i maglioni o rimettendoseli a
seconda se il sole appariva o spariva, ricacciando le filze di capelli sotto il
copriorecchi di lana o gli sbuffi delle camicie a scacchi dentro le cinture,
cercando i fazzoletti nelle tasche e soffiandosi i nasi rossi e gelati, e per
tutte queste operazioni togliendosi e rimettendosi i guantoni che talvolta
cadevano nella neve e bisognava con la punta dei bastoncini ripescarli:
quest'agitazione di piccoli gesti scomposti percorreva la fila e diventava
frenetica al suo culmine, là dove bisognava aprire le cerniere-lampo di tutte
le tasche per cercare dove s'erano cacciati i soldi per il biglietto oppure il
tesserino e porgerlo all'uomo dello skilift che ci faceva i buchi, e poi
rimettersi la roba nelle tasche, e i guantoni, e unire i due bastoncini uno con
la punta infilata nella racchetta dell'altro per tenerli con una mano sola, tutto
questo superando la piccola salita della piazzola dove bisognava essere
pronti a mettere a posto l'àncora dello skilift sotto il sedere e a lasciarsi
trascinare su di strappo.
Il ragazzo con gli occhiali verdi era a metà della coda, intirizzito, con a
fianco un ragazzo grasso che spingeva. E mentre loro erano lì, passò la
ragazza col cappuccio celeste-cielo. Non si mise in coda; andava avanti, in
su, per il sentiero. E muoveva in salita gli sci leggera come camminasse.
- Cosa fa quella? Vuol fare la salita con le sue gambe? - si domandò il
ragazzo grasso che spingeva.
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