- Informazioni
- Chat IA
Questo documento è stato utile?
Epoca Giolittiana (riassunto breve)
Corso: Storia contemporanea (92046)
374 Documenti
Gli studenti hanno condiviso 374 documenti in questo corso
Università: Università degli Studi di Bergamo
Questo documento è stato utile?
1
L’età giolittiana
L’Europa all’inizio del Novecento è all’apice del suo sviluppo. Dopo il conflitto
franco-tedesco del 1870 non c’era più stata guerra al suo interno; l’equilibrio delle
alleanze aveva assicurato, nonostante frequenti tensioni, un prolungato periodo di
pace. Gli Stati europei avevano potuto dedicarsi alle guerre coloniali e allo
sfruttamento delle colonie conquistate, assicurandosi nuovi mercati per il loro
prodigioso sviluppo scientifico, tecnologico, produttivo.
L’Italia aveva tentato di inserirsi, buon ultima, in tale invidiabile quadro politico-
economico. Non v’era riuscita del tutto. La sconfitta di Adua del 1896 è, a tal
proposito, emblematica.
Giovanni Giolitti, deputato liberale progressista, ministro degli Interni del governo
Zanardelli nel 1901, diventa Presidente del Consiglio nel 1903 e governa il
paese, con brevi interruzioni, fino al 1914, quando lascerà il governo ad Antonio
Salandra che, contro il suo parere, porterà l’Italia nella Prima guerra mondiale.
La politica
<Giolitti è personalità complessa, su cui il giudizio dei contemporanei e degli studiosi fa
registrare forti divergenze. Raffigurato dalla satira coeva come Giano bifronte, per
denunciarne l’ambivalenza tra conservazione e progresso, accusato di trasformismo,
tenne a sottolineare nelle Memorie che la sua azione aveva dovuto adeguarsi alle