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Organizzazioni Complesse Libro

Riassunto del libro "Le organizzazioni mafiose. La mano visibile dell'...
Corso

Le organizzazioni complesse (E1601N050)

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Anno accademico: 2022/2023
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Università degli Studi di Milano-Bicocca

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LE ORGANIZZAZIONI

COMPLESSE

CONTENTS

  • CAPITOLO 1 – CHE TIPO DI ORGANIZZAZIONI SONO LE MAFIE............................................................................................
    • le organizzazioni criminali.................................................................................................................................................
    • differenti concezioni e alcuni fraintendimenti.................................................................................................................
    • Le mafie come organizzazioni...........................................................................................................................................
    • La mafia come un tipo di crimine organizzato..................................................................................................................
    • La mafia come un tipo di società segreta.........................................................................................................................
  • CAPITOLO 2 – ARCHITETTURA ORGANIZZATIVA...................................................................................................................
    • Il reclutamento e il problema dell’asimmetria informativa..............................................................................................
    • Coordinamento e problemi di comunicazione.................................................................................................................
    • Apprendimento................................................................................................................................................................
    • Comunità di pratica criminale..........................................................................................................................................
    • Reputazione......................................................................................................................................................................
    • Saghe, rituali ed eventi collettivi....................................................................................................................................
    • Saghe organizzative........................................................................................................................................................
    • Rituali..............................................................................................................................................................................
    • Liturgie mafiose: i rituali di iniziazione...........................................................................................................................
    • Rituali di integrazione e aggregazione............................................................................................................................
    • Rituali di espulsione e degradazione..............................................................................................................................
    • Conclusioni.....................................................................................................................................................................
    • Contabilità......................................................................................................................................................................
    • Ambiente ed ecosistemi organizzativi............................................................................................................................
    • Economia dei costi di transizione...................................................................................................................................
    • L’economia dei costi di transizicaone nelle mafie..........................................................................................................
    • sviluppo dei business......................................................................................................................................................
    • la capacita’ di enforcement............................................................................................................................................
    • fra clan e gerarchia feudale............................................................................................................................................
    • controllo organizzativo...................................................................................................................................................
    • Segni dei clan..................................................................................................................................................................
    • Struttura organizzativa....................................................................................................................................................
    • La dimensione del governo: l’unità organizzativa di base..............................................................................................
    • La dimensione di governance: gli organi sovraordinati di coordinamento....................................................................
  • CAPITOLO 3 - ORDINI ORGANIZZATIVI: LE STRUTTURE MAFIOSE......................................................................................
    • comparazione tra gli ordini organizzativi delle mafie.....................................................................................................
  • CAPITOLO 4 – ORDINI ORGANIZZATIVI E USO DELLA VIOLENZA........................................................................................
    • conflitto e violenza.........................................................................................................................................................

CAPITOLO 1 – CHE TIPO DI ORGANIZZAZIONI SONO LE MAFIE............................................................................................

le organizzazioni criminali.................................................................................................................................................

Le mafie e le organizzazioni criminali sfuggono alle varie tassonomie> tipologia elaborata negli anni dagli studiosi delle organizzazioni. La teoria gestionale sviluppata per occuparsi delle imprese legali non sempre funziona altrettanto bene nell’interpretare le imprese criminali. Ad esempio, un’impresa legale può decidere di ridurre il livello di intermediazione che separa il produttore dal cliente, accentrando così profitti precedentemente diffusi su tutta la catena di distribuzione. Un'organizzazione criminale invece, al fine di ridurre i rischi di salvaguardare la segretezza potrebbe piuttosto voler accrescere i livelli di intermediazione, aggiungendo livelli ulteriori di isolamento tra l'organizzazione e le agenzie di contrasto. La logica dell’internazionalizzazione delle attività esternalizzate non è connessa solamente a criteri di costo o di efficienza ma deve prendere in considerazione anche i criteri di sicurezza e privacy. Le mafie presentano numerose caratteristiche comuni ad altre organizzazioni clandestine: covert networks, le società segrete, gli stati d’ombra. Le mafie sono caratterizzate dal fatto che: 1. i membri sono d'accordo tra loro sul tenere segreta la propria affiliazione e quella degli altri 2. le attività interne e le strutture collettive di governance operano in modo nascosto, fuori dallo sguardo pubblico 3. al di fuori del circolo degli appartenenti possono essere eventualmente note tracce dell'esistenza dell'organizzazione, sebbene l'organizzazione possa essere del tutto sconosciuta a chi non ne fa parte

Secondo Smith tra le organizzazioni criminali e le attività economiche legali vi sono alcune somiglianze fondamentali. Una differenza cruciale tra le mafie e le organizzazioni legali è che le prime non possono utilizzare la legge al fine di risolvere le dispute.

differenti concezioni e alcuni fraintendimenti.................................................................................................................

Il dibattito relativo alle organizzazioni mafiose è stato caratterizzato da tre concezioni principali:

  1. la mafia è come un’organizzazione di tipo burocratico aziendale > Il modello burocratico aziendale concepisce la mafia come un'organizzazione iper-centralizzata, piramidale e a struttura TOP-DOWN. Esso si compone di un vertice che prende tutte le decisioni e di una base che le segue fedelmente. Secondo tale visione, le organizzazioni mafiose sono simili imprese multinazionali con un amministratore delegato, molte unità economiche specializzate e una divisione del lavoro intenzionalmente progettata per perseguire determinati obiettivi. Questa è un’interpretazione erronea e semplicistica.
  2. la mafia non è un’organizzazione formale ma è un fenomeno culturale, una particolare forma mentis > La seconda prospettiva afferma che la mafia non è un'organizzazione ma piuttosto un fenomeno culturale. La mafia è considerata dunque un’attitudine, una forma di potere priva di qualunque dimensione di tipo organizzativo. La mafia non è una setta né un'associazione, in quanto non possiede né regolamenti né statuti.
  3. la mafia è un tipo particolare di rete criminale > Questa terza prospettiva ferma che le mafie, allo stesso modo di altre forme di crimine organizzato, possono essere interpretate in termini di reti. Le reti possono essere definite come insieme di nodi, individuali o collettivi, connessi da una serie di relazioni sociali di tipo specifico. Le mafie non sono organizzazioni formali come le imprese economiche, ma piuttosto sono il prodotto di una cultura e della tradizione a modellarle. Le mafie sarebbero quindi dei sistemi sociali tradizionali che si basano su reti di parentela, in cui membri sono coinvolti in attività indipendenti legali e illegali svolte in proprio e dalle quali ricavano un reddito.

Queste tre prospettive soffrono di alcuni limiti: la prima sopravvaluta il grado di articolazione e formalizzazione organizzativa, la seconda non lo prende invece in alcuna considerazione, mentre la terza confonde un metodo di analisi delle relazioni con un modello di funzionamento organizzativo. Tutti e tre soffrono di una concezione erronea di che cos'è un’organizzazione, con la terza che si basa inoltre su una concezione errata di che cos'è una rete. Queste tre concezioni commettono un duplice errore: A) fanno riferimento a un unico modello di organizzazione del tutto inadeguato, l'azienda. B) Confondono le caratteristiche dei mercati criminali, disorganizzati e non monopolistici, con quelle dell'organizzazione che operano in quel settore.

Il modello di riferimento è inadeguato perché le 3 concezioni riducono il concetto di organizzazione, al modello dell'organizzazione gerarchica e burocratica. Inoltre, le organizzazioni possono, di fatto, assumere numerose forme più o meno gerarchiche e più o meno orizzontali. La gerarchia è senza dubbio un elemento caratterizzante delle organizzazioni; tuttavia, l'essenza di una gerarchia non è un motivo sufficiente per non categorizzare un'organizzazione come tale.

Un secondo fraintendimento interpretativo deriva dal sovrapporre le caratteristiche del mercato con quello delle organizzazioni che vi operano. Così facendo, se il mercato è disorganizzato allora le organizzazioni che operano in quel mercato sono anch’esse disorganizzate.

Studiando alcuni mercati illegali a New York, Reuter mostra che non c'è alcuna organizzazione capace di controllarli, né in grado di dirigere e coordinare la moltitudine degli attori e unità organizzative presenti. In questo caso quindi parliamo di crimine disorganizzato. L'assenza di un’entità capace di controllare l'intero mercato criminale non implica che le imprese vi operano sono disorganizzate, è una lettura poco attenta, può confondere la mancanza di controllo monopolistico con l'assenza di organizzazione.

Per quanto riguarda la concezione errata di che cos'è una rete: il problema principale è che la terza prospettiva, analizzando la mafia in termini di reti, utilizza tale concetto come alternativa a quello di organizzazione. Il concetto di rete organizzativa include tutte le forme di relazioni interne ed esterne all'organizzazione, le quali possono essere tanto verticali quanto orizzontali. Le mafie emergono da reti che a loro volta le trascendono: le mafie sono fortemente basate sulle relazioni tra i propri membri. Secondo gli studiosi, nelle organizzazioni le relazioni tra le persone sono strette, mentre le mafie sarebbero lasche.

MAFIE E RELATIVE LOCALIZZAZIONI (SONO NATE NELLA PRIMA METÀ DEL 1800):

  1. Cosa Nostra - Sicilia
  2. Camorra - Napoli (Campania)
  3. ‘Ndrangheta - Reggio Calabria (Calabria, è nata prima di tutte)
  4. Sacra Corona Unita - Puglia (è nata da circa una decina di anni e ad oggi è molto in difficoltà)

Le mafie NON sono organizzazioni terroristiche, le quali hanno fini ideologici (scombinare l’ordine esistente per crearne uno nuovo imponendo la loro visione delle cose). L’organizzazione criminale cerca invece di creare un governo illegittimo parallelo che coesista con quello legittimo. Organizzazioni criminali e terroristiche possono però usare gli stessi mezzi come ad esempio gli esplosivi. Nelle organizzazioni criminali la violenza è sempre un mezzo; in quelle terroristiche oltre ad essere un mezzo è anche un fine. La Mafia per il diritto penale italiano e per le scienze sociali (teoria dell’organizzazione) viene vista e definita in modo differente: Le scienze sociali vogliono comprendere le dinamiche, l’org interna, come si formano e come permangono delle mafie. L’articolo 416-Bis del 1982 (circa 100 anni dopo la nascita delle organizzazioni mafiose) definisce cosa è per l’ordinamento italiano un’associazione mafiosa. Con questa legge si può condannare una persona per il solo fatto di essere mafioso anche se di fatto uno non ha fatto nulla. L’associazione è quindi di tipo mafioso se si riesce a provare che: - il sodalizio ha acquisito un’effettiva ed attuale (non solo potenziale) forza di intimidazione - tale forza determina assoggettamento ed omertà nel luogo nel quale viene esercitata

il comportamento dei membri in modo tale che non ci sia violenza all'interno dell'organizzazione, proteggere i diritti di proprietà dei membri. Queste sono tutte funzioni tipiche di uno stato piuttosto che di un'azienda. Organizzazioni mafiose sono coinvolte nella fornitura di protezione attraverso una varietà di attività, sia nei mercati illegali e criminali, sia in quelli legali. Nel mondo malavitoso le mafie sono attive in numerosi ambiti, come le estorsioni, il traffico di droga, il traffico di armi, l'usura, il contrabbando di sigarette, le scommesse illegali, il traffico di immigrati e altri settori. Esse vi operano sia legalmente, nel senso che non violano le leggi in vigore e si limitano a gestire le attività economiche, sia illegalmente, utilizzando il proprio brand personale per limitare la concorrenza, corrompere pubblici ufficiali, procurare scommesse e clienti in modi legali. Il business centrale delle organizzazioni mafiose è costituito dalla fornitura di protezione e dal governo del mercato: il controllo monopolistico di tutte le attività economiche illegali rilevanti.

La mafia come un tipo di crimine organizzato..................................................................................................................

Ci sono due elementi fondamentali che distinguono le organizzazioni mafiose ed altre forme di organizzazioni criminali: il governo dei mercati illegali e la protezione.

  1. il governo dei mercati legali > Schelling segnala come il crimine organizzato si differenzia in modo sostanziale da un crimine che viene organizzato. Entrambi operano nel mondo illegale ma il primo comprende forme di crimine che implicano divisione funzionale dei ruoli, pianificazione e cooperazione, mentre il secondo tenta di fatto di governarlo, cercando di ottenere un controllo monopolistico sull'attività economica illegale. In riferimento al mercato della droga, sebbene un'organizzazione mafiosa possa essere coinvolta nella produzione degli stupefacenti nella loro distribuzione commerciale, ciò che veramente distingue queste organizzazioni da altre strutture criminali è il desiderio di ottenere il governo dei mercati e il controllo su tutto il territorio. Nessuno può pensare di gestire un'attività criminale di qualche rilevanza senza la preventiva approvazione della famiglia di competenza, pena l'imposizione di sanzioni. Secondo il collaboratore di giustizia di cosa nostra siciliana, Salvatore Contorno, è sufficiente considerare il luogo in cui si trova l'edificio per risalire alla famiglia che protegge il costruttore del palazzo. Questa regola di rigoroso rispetto del territorio della famiglia vige anche tra gli stessi membri della mafia, i quali non possono svolgere alcune attività senza il consenso della famiglia interessata. Gli omicidi rispettano il medesimo precetto: nessuno può essere ucciso in un territorio senza il permesso del capo della famiglia di quello specifico territorio. Il collaboratore di giustizia di cosa nostra siciliana Vincenzo Marsala, ha dichiarato che per eseguire un omicidio, quando si tratta di questioni locali si deve sempre ricercare il consenso del rappresentante; perciò, se l'omicidio deve svolgersi fuori dal territorio della famiglia coinvolta, è richiesto il consenso del rappresentante di quell’altro territorio e di quello del capo distrettuale.
  2. Protezione > Le mafie non forniscono un reale servizio: il vero business del crimine organizzato consiste nell’estorsione a imprenditori legali e illegali. Il crimine organizzato impone protezione agli operatori illegali, e bene e servizi a quelli legali a condizioni di estorsione. Le mafie sono una forma di governance che si specializza nel fornire una varietà di servizi per gli operatori economici e, in particolare, diverse forme di protezione privata. Diego gambetta spiega che la caratteristica essenziale della mafia siciliana è di essere una specifica impresa economica, un’industria che produce, promuove e vende protezione privata. La mafia siciliana può essere interpretata come una risposta alla mancanza di fiducia nello stato che colpisce in particolar modo l'Italia meridionale. Le diverse mafie hanno avuto origine per soddisfare una richiesta di protezione, nata dalla debolezza del potere statale e dall'offerta di protezione da parte di persone in grado di utilizzare la violenza. Seguendo questa teoria, le organizzazioni mafiose non sono solamente imprese illegali coinvolte nell’offerta di beni e servizi illegali al pubblico. Esse sono un insieme di imprese specializzate nella fornitura di protezione privata. Le mafie forniscono protezione regolando un'ampia gamma di conflitti e di dispute, intimidendo clienti a beneficio del datore di lavoro. In questo contesto la violenza viene utilizzata per costruire e mantenere credibile la reputazione di un protettore. Il termine mafia può essere utilizzato non solo per la mafia siciliana, ma anche per quei gruppi criminali organizzati che ne condividono le stesse caratteristiche essenziali:
  • cosa nostra americana

  • mafia russa

  • camorra

  • n’ndrangheta

  • le triadi

  • Yakuza Come afferma il collaboratore di giustizia, Vincenzo Marsala, la protezione mafiosa viene applicata attraverso la minaccia di un danno, preceduto da qualche avvertimento o telefonata. In sintesi, possiamo dire che, ci sono mafie che si sviluppano in conseguenza dell’incapacità dello Stato di garantire al bene pubblico la protezione all'interno di un’area geografica sulla quale rivendica la propria giurisdizione. Ma ci sono mafie che nascono a causa dell'esistenza dei mercati illegali, le cui transazioni giacciono fuori dalla giurisdizione dello Stato. Ci sono mafie che possono emergere all'interno di economia di mercato funzionante a causa di una richiesta di garanzia dei diritti di proprietà o di mancanza di fiducia.

La mafia come un tipo di società segreta.........................................................................................................................

All'interno delle organizzazioni la segretezza è endemica. Questo vale anche per le mafie e per le organizzazioni criminali in generali. Tutte le organizzazioni che operano in ambienti altamente competitivi richiedono un qualche grado di segretezza riguardo alle proprie attività. Il segreto e le società segrete sono stati studiati sin dalle origini della sociologia come disciplina. Ad esempio, un patrimonio simbolico e rituale di riferimento, rigidi meccanismi di selezione degli affiliati, la presenza di articolazione gerarchica, l'importanza di mantenere il silenzio in merito alla vita associativa. Alcune caratteristiche comuni delle società segrete: a) l'aiuto reciproco in caso di offesa personale o di minaccia, b) l’aiuto economico in caso di bisogno, c) la composizione delle liti, d) la conservazione materiale del denaro dei membri della setta, e) la fraternizzazione e le feste sociali, f) i funerali e la partecipazione dei soci alle cerimonie funebri,

g) la rappresentanza di interessi economici comune. Molte di queste caratteristiche sono presenti anche nelle mafie.

L’omertà (il codice del silenzio) e il silenzio che caratterizzano le mafie tendano essere requisiti cruciali per la sopravvivenza delle organizzazioni segrete illegali. Il problema della gestione del segreto riguarda sia la riservatezza esterna sia quella interna. Questo rende la comunicazione intra organizzativa delle mafie, tra i diversi membri e tra le diverse unità organizzative, molto complessa e difficile. La comunicazione è un elemento di potenziale vulnerabilità. Un elevato volume di comunicazioni, non solo verso il mondo esterno ma anche all'interno dell'organizzazione, costituisce un’elevata possibilità di essere scoperti.

Omertà > Indica uno specifico comportamento di reticenza informativa. Nell’accezione corrente, questo concetto si riferisce in particolare al comportamento relativo alla segretezza e alla capacità di mantenere il silenzio, soprattutto si riferisce al rifiuto di collaborare con gli organi dello Stato, in particolare nel caso di indagini su fatti criminosi. Gestire il silenzio significa innanzitutto gestire le informazioni, sia contenendo la diffusione di quanto si sa, sia nella ricerca attiva di nuove informazioni.

Gambetta afferma, i requisiti necessari sono lo spiare e il tacere. Il tacere costituisce una politica di totale onestà fedeltà dei membri di cosa nostra tra di loro ma non con le persone esterne all'organizzazione mafiosa. La raccolta delle informazioni è essenziale al fine di svolgere le attività mafiose. Per poter essere presi sul serio, occorre che le mafie conoscano molte cose dei loro protetti. La capacità di ottenere informazioni è dunque un pilastro della reputazione mafiosa. La raccolta delle informazioni è essenziale anche per far fronte a possibili minacce sia interne che

  1. La quarta strategia per ridurre la simmetria di informazione nel processo di reclutamento consiste in un meccanismo chiamato vouching. Studiando le organizzazioni ribelli, Weinstein ha dimostrato come nelle organizzazioni si faceva affidamento sulla credibilità e sull’impegno dei membri correnti. Nelle mafie l'iniziato deve essere introdotto da uno o più membri dell'organizzazione, che fungono da garante delle sue qualità criminali del fatto che non sia un infiltrato. Per le 5 famiglie di cosa nostra americana, il candidato doveva essere sponsorizzati dal capo per il quale avrebbe lavorato. Si tratta di una sorta di sistema di raccomandazione basato sulla saggezza degli esperti.

Queste strategie, tuttavia, danno luogo a un dilemma organizzativo particolarmente complesso: un dilemma legato alla tensione tra una selezione basata sul merito e una basata sulla parentela.

Coordinamento e problemi di comunicazione.................................................................................................................

Il coordinamento è l'essenza dell'organizzazione, esso implica organizzare gli individui in modo tale che le loro azioni siano allineate in vista di un risultato definito. Le unità organizzative minime ad esempio il clan, che costituiscono le componenti di base del più ampio sistema di una mafia, sono sostanzialmente indipendenti tra loro nell’ambiente del territorio di riferimento. Viene definita interdipendenza generica. Dal momento che l'attività mafiosa consiste nella realizzazione di un servizio complesso, la protezione, non di uno specifico prodotto, e considerato che la comunicazione risulta difficile a causa della natura illegale e segreta dell'organizzazione, il risultato è che tali organizzazioni devono operare in una situazione di coordinamento difficoltoso. Oltre che dall’incertezza dell’ambiente esterno, nella mafia il coordinamento è influenzato anche dalle caratteristiche dei requisiti delle attività interne estremamente difficile comprendere è l’effettivo contenuto di una comunicazione mafiosa. I mafiosi evitano di menzionare nomi, luoghi, date specifiche e ogni altra informazione che potrebbe essere utilizzata o intercettata dalla polizia.

L'indagine del 2014 su Mafia Capitale ha evidenziato le diverse tecniche di comunicazione utilizzate dai membri dell'organizzazione per mantenere la segretezza ed evitare le intercettazioni da parte delle forze dell'ordine. Tra queste vi sono l'uso di particolari dispositivi telefonici, con periodici cambi di cellulare e schede telefoniche che vengono da te poi a persone del tutto esterno al circuito relazionale dell'organizzazione. La limitazione imposta ai membri in termini di contatti diretti con massimo Carminati, il capo indiscusso dell’associazione, e l'ordine di non menzionarlo mai per telefono, l'uso di sistemi finalizzati a eludere le intercettazioni nei luoghi di riunione e l'utilizzo frequente di misure atte a rilevare e rimuovere eventuali cimici nelle auto e nei locali. Un'altra tecnica di comunicazione attraverso i pizzini. I pizzini erano dei bigliettini che venivano nascosti in luoghi prestabiliti e che contenevano informazioni in codice, dovevano essere distrutti e bruciati immediatamente dopo essere stati letti.

Nonostante i diversi modi di comunicazione attraverso codici e pizzini, per le mafie resta comunque fondamentale organizzare colloqui effettivi, incontri faccia a faccia, anche con un ampio numero di persone correndo il rischio di essere identificati e arrestati dalle forze dell'ordine. Per la Yakuza questo non rappresenta un grosso problema in quanto essendo un’organizzazione legale i membri possono incontrarsi senza difficoltà nei loro quartier generali.

Per i membri delle mafie, dunque, incontrarsi di persona rappresenta un problema. Spesso i luoghi di ritrovo sono pubblici come ristoranti. Altri tipi di incontri avvenivano nel territorio del singolo “locale” per affrontare questioni di gestione dell'organizzazione e si svolgeva nei luoghi pubblici. Oltre agli incontri formali, i cosiddetti “summit”, vi sono molti altri eventi organizzati in occasione di funerali e matrimoni. Durante questi eventi si discutono anche le alleanze, le cariche e i problemi relativi all’organizzazione mafiosa. In conclusione, per le mafie il coordinamento non è soltanto molto dispendioso, esso richiede una costante comunicazione e interazione tra le persone, esponendo però così l'organizzazione ha problemi di sicurezza.

APPRENDIMENTO

Un aspetto poco esplorato dagli studi sulle mafie riguarda i processi di apprendimento, in particolare l'apprendimento organizzativo, inteso come il processo di creazione, conservazione e trasferimento di sapere all'interno di un'organizzazione. C'è il singolo mafioso che apprende, ma c'è anche l'organizzazione che apprende. L'organizzazione apprende dall’interazione con l'ambiente esterno e in particolare dall'interazione con i soggetti con i quali è in

competizione e con le forze dell'ordine. Gli ostacoli che possono frapporsi ai processi di apprendimento delle mafie sono legati a due ragioni: una è la segretezza di tali organizzazioni, che richiede strutture organizzative compartimentalizzate e che quindi consente solo flussi limitate di informazione. La seconda ragione è legata alla presenza limitata di conoscenza esplicita e formalizzata, caratteristica tipica delle imprese legali. Argiris e Schon Distinguono due forme di apprendimento: 1) Apprendimento a ciclo unico (single – loop incrementale), che comporta la modifica della routine in seguito al rilevamento degli errori e alla loro correzione, lasciando inalterate le norme organizzative esistenti che li hanno generati. 2) Apprendimento a ciclo doppio (double – loop trasformativo) che comporta un più radicale mutamento dell’organizzazione, attraverso la modifica degli assunti, delle norme e delle strategie ritenute responsabili dalla generazione del comportamento errato. L'apprendimento ciclo unico è molto comune e si presenta nei continui cambiamenti dei luoghi d'incontro, nelle modifiche dei codici di comunicazione o nella sostituzione degli strumenti di comunicazione. Un esempio di apprendimento il ciclo doppio ci viene invece fornito dalle nuove regole d'ingresso nella mafia dopo il clamoroso errore che ha consentito l'infiltrazione della gente FBI Joseph Pistone nella famiglia di cosa nostra americana. Si ipotizza che i metodi e il livello di apprendimento dipendono dalla struttura dell'organizzazione mafiosa. In situazioni nelle quali le mafie possiedono organi sovraordinati di coordinamento possiamo supporre che le forme di apprendimento ciclo doppio sistematico siano più frequenti. Per le mafie spesso succede che operando in ambienti ostili e dovendo sfuggire alle forze dell'ordine, la sicurezza e l'affidabilità diventano prioritari rispetto all’efficienza.

Comunità di pratica criminale..........................................................................................................................................

Il processo di apprendimento ha quindi luogo per lo più sul campo, attraverso la socializzazione, sull’affiancamento, l'osservazione dell'esperto da parte dell’iniziando. Questi processi di apprendimento sono configurabili come processi di apprendimento basati sulla partecipazione del mafioso come membro, dapprima periferico, di una specifica comunità di pratica. Le comunità di pratica condividono un discorso, un vocabolario o dei modi di parlare. Un esempio di come funziona una comunità di pratica criminale, possiamo trarlo dall’operato delle organizzazioni che trafficano stupefacenti. Dal momento che queste organizzazioni non possono ricorrere a regole formali scritte queste regole vengono incorporate in interpretazioni intersoggettiva informali tra i partecipanti sul come si fanno le cose qui. Il concetto di pratica si riferisce sia alle attività effettivamente implementate sia le competenze possedute impiegate per realizzare appunto l'apprendimento si compie attraverso un processo di integrazione all'interno delle comunità di pratica in base a un percorso dalla periferia al centro, che permette ai novizi e agli esperti di realizzare processi condivisi di costruzione di senso. Nella Yakuza, Ad esempio, le reclute vivono nelle sedi delle gang, dove imparano numerosi aspetti della vita organizzativa. Dato che non esistono scuole che formano la professione del mafioso, la selezione all'entrata necessita che il candidato abbia già sviluppato un certo numero di capacità nel corso della sua precedente esperienza di vita, in particolare in strada. Deve aver sviluppato doti di durezza, coraggio uso della violenza.

REPUTAZIONE

Reputazione di un'organizzazione consiste in un’opinione circa tale entità, generalmente risultato di una valutazione sociale in base a una serie di criteri o certe qualità positive e negative. Dal punto di vista organizzativo la reputazione è una rappresentazione percettiva delle azioni passate e delle prospettive future di un’impresa che descrivono l'attività complessiva di tutti i suoi componenti chiave rispetto ai suoi principali rivali. Se positiva, la reputazione costituisce una forma di capitale per un individuo o un'organizzazione, se negativa, un costo.

Anche per le mafie possiamo distinguere tre diverse concettualizzazioni della reputazione organizzativa: 1) essere conosciuti: si riferisce alla consapevolezza diffusa o alla visibilità dell'impresa e, alla salienza dell’impresa nella percezione collettiva. In questa prospettiva, la reputazione dell'organizzazione è più forte se il numero di persone che sanno dell'esistenza dell'impresa è più ampio. 2) La concettualizzazione della reputazione come essere conosciuti per qualcosa evidenzia la prevedibilità percepita dei risultati dei comportamenti dell’organizzazione, rilevanti per gli interessi di determinate

RITUALI

Le organizzazioni fanno frequentemente ricorso alla creazione di rituali. I rituali contribuiscono a rendere più semplice il controllo favorita dalla tendenza delle persone a intro e facendo propri gli obiettivi dell'organizzazione, oltre che promuovere il senso di appartenenza da parte dei membri. Il rituale è quindi un elemento fondamentale delle culture organizzative visto come il collante che aiuta a tenere insieme l'organizzazione mediante la condivisione di modelli significativi. Le mafie le altre organizzazioni criminali impiegano rituali per le medesime ragioni pratiche per le quali utilizzano le organizzazioni legali. I criminali istituiscono rituali al fine di incrementare l'efficacia del proprio gruppo, mediante la creazione di un sapere comune, riducendo le asimmetrie informative e riducendo la distanza sociale. I rituali criminali diventano più rilevanti quando il numero di persone coinvolte aumenta, quando i compiti diventano più complicati e interdipendenti e quando la comunicazione si fa più difficile. L'iniziazione è il rituale più articolato e complesso. Esistono però anche rituali di integrazione e aggregazione, e anche di degradazione.

Liturgie mafiose: i rituali di iniziazione...........................................................................................................................

I riti di iniziazione sono raggruppati in tre categorie. La prima copre tutti i rituali collettivi che segnano il passaggio dall’infanzia all’adolescenza alla vita adulta. Una seconda categoria comprende i rituali di affiliazione in società segrete e in fratellanza religiose militari. Infine, nella terza categoria vengono collocati tutti i rituali che segnano l'ingresso a una vocazione mistica. Per le mafie uno dei rituali più famosi consiste nell’iniziazione. Nella sua complessità esso costituisce una forma di liturgia, una cerimonia che per un’organizzazione mafiosa riveste particolare importanza. Il rito di iniziazione è una forma di cerimonia che per i candidati all’iniziazione, segna l'abbandono del mondo a cui appartenevano e l'entrata in un nuovo mondo. Istituisce e santifica il nuovo ordine stabilito con l'ingresso dell’iniziando nell'organizzazione. L'iniziazione rappresenta simbolicamente un nuovo inizio ed è quindi necessario abolire tutto quanto si apre esistente e considerato vecchio. Nel rituale mafioso vi è un miscuglio di simboli sacri e profani. I rituali mafiosi sono rituali a tutti gli effetti codificati, seguono cioè una precisa sequenza di gesti e di atti, sono reiterati, ripetuti nell’ambito di un tempo ciclico definito e sono efficaci, modificano l'individuo che vi prende parte. Il giuramento da parte del membro della mafia al pari degli adepti di altre organizzazioni segrete rende esplicito il patto tra il membro l'organizzazione, la cui violazione è punita con la morte.

Secondo Weber, il giuramento è una delle forme più universale di contratto di fratellanza e comporta il trasformarsi dell'individuo in qualcosa di qualitativamente diverso da ciò che era prima. I rituali di cosa nostra, siciliana e americana, hanno molteplici varianti ma è possibile identificare una sequenza tipica consistente in tre fasi. 1) Iniziato viene portato alla presenza di altri membri della famiglia di cui entrerà a far parte 2) dopodiché viene data una descrizione dell'organizzazione e vengono presentate le regole principali 3) infine, viene fatto giuramento, il quale prevede che il dito medio della mano che il membro usa per sparare, venga ferito dal membro che celebra la cerimonia, usando un ago o un coltello fino a farlo sanguinare e con il sangue che esce sia macchiato l'immagine di un Santo. Quindi sarà dato fuoco a tale immagine sacra e l'iniziato dovrà passarsi l'immagine da una mano all'altra recitando la formula di giuramento.

Indipendentemente dalle diverse forme in cui si presenta nelle varie mafie, la funzione cruciale del rito di iniziazione e di instillare nei nuovi membri una profonda paura riguardo alle conseguenze della sua violazione, del tradimento delle regole dell'organizzazione. Il rito, infatti, pone grande enfasi sull’importanza estrema di mantenere il segreto circa le attività dell'associazione. L’affiliazione per la vita una volta acquisito lo status di uomo d'onore quest'ultimo cessa solo con la morte. L'appartenenza a un’organizzazione mafiosa si basa su specifici principi che Weber definisce di segregazione e esclusività.

Come per altri riti di iniziazione di carattere religioso, anche nei riti di iniziazione nella mafia si ritrovano alcuni elementi essenziali comuni nella struttura del rito. Il primo elemento fa riferimento ha un archetipo, nel senso di un modello che si colloca le origini dell'organizzazione e che è considerato il momento di Fondazione del rito. Un secondo elemento è quello del simbolismo della morte iniziatica. L'iniziazione significa la morte simbolica del nuovo membro come persona e la ferita, e la punteggiatura all’uso dei tatuaggi come nella mafia russa, servono a dimostrare questo

fatto. Infine, il terzo elemento è rappresentato dalla nuova nascita che successiva la morte iniziatica, per il novizio significa l'acquisizione di una nuova esistenza come parte della nuova vita.

Rituali di integrazione e aggregazione............................................................................................................................

Ci sono altri tipi di rituali, quelli di integrazione e aggregazione come feste, meeting, matrimoni e funerali. Nella Yakuza le cerimonie avvengono di frequente in occasione di eventi della vita associativa come cambi di leadership e promozioni. Nelle triadi la promozione può essere concessa dopo almeno tre anni di attività nell’organizzazione della cerimonia da celebrare richiede che il candidato venga sponsorizzato da un rappresentante più anziano della società. Le triadi hanno un altro rituale progettato per rafforzare il legame tra i membri noto come Burning the yellow paper. Durante il giuramento viene bruciato un pezzo di carta sul quale vi sono scritti i nomi dei partecipanti la data e le esortazioni a dire la verità. Le ceneri della carta vengono mischiate con il vino e con il sangue dei partecipanti e poi bevuto a piccoli sorsi dalle reclute. Uno dei rituali di aggregazione dell’Ndragheta comprende il battesimo del locale (unità organizzativa di base) il rito è presieduto dal capo società e consiste nella purificazione del locale, segue una serie di dialoghi e dopo aver purificato il locale con il battesimo si procede con la formula di formazione della società, un'altra formula che include le regole della società. Al termine di questa formula i presenti all'incontro si baciano la mano l'un l'altro e quindi si siedono con le braccia incrociate per poi restare seduti per l'intera durata dell'incontro. In molti Summit sono previsti dei banchetti in quanto mangiare insieme possiede il valore cerimoniale di una conferma dei valori di solidarietà e di amicizia reciproca. Il rituale di mangiare insieme quindi non è semplicemente un evento gastronomico ma è chiaramente un rito di aggregazione.

Rituali di espulsione e degradazione..............................................................................................................................

Mi sono alcuni rituali che hanno come scopo quello di danneggiare soggetti interni all'organizzazione, si tratta di rituali di esclusione espulsione scomunica e degradazione. Viene definita come cerimonie di degradazione qualsiasi operazione comunicativa tra persone attraverso la quale l'identità pubblica di un attore è trasformata in qualcosa considerato inferiore all'interno dello schema locale dei tipi sociali. Tali rituali aiutano a difendere i confini del gruppo ridefinendo chi vi appartiene chi no. Nelle organizzazioni mafiose i rituali di degradazione iniziano con il discredito della persona, prosegue con il conseguente isolamento, termina spesso con la sua eliminazione fisica. Totò Riina Ha utilizzato sapientemente questi rituali di degradazione per isolare i suoi avversari reali e potenziali all'interno di cosa nostra siciliana. l'espulsione di un uomo d'onore rappresenta la sola eccezione al principio di indissolubilità del legame con cosa nostra.

CONCLUSIONI

Per riassumere, i rituali mafiosi svolgono molte funzioni: - Rafforzano l'identità individuale e organizzativa e la solidarietà di gruppo favorendo il senso di appartenenza e la coesione - semplificano il controllo - riducono l'incertezza - riducono i problemi di coordinamento e creano un sapere comune - sigilla nei contratti non scritte giustificano le sanzioni - riducono la dissonanza cognitiva mediante l'amplificazione dell’aspetto mitico sacrale dell'organizzazione Un'analisi delle strutture organizzative dei rituali mostra che si ritengano essere molto presenti. Nelle mafie organizzate verticalmente, dotate di organi di coordinamento sovraordinati come cosa nostra siciliana, Yakuza e ‘Ndrangheta, e meno presenti nelle mafie organizzate orizzontalmente dove gli organi di coordinamento sovraordinati sono deboli o assenti come, ad esempio, in alcuni clan della camorra.

CONTABILITÀ

È molto difficile misurare il fatturato delle organizzazioni mafiose, ancora di più misurare i profitti, questo per una varietà di motivi.

Organizzazione non potrebbe sopravvivere se non fosse sensibile alle esigenze poste dall’ambiente: l'organizzazione è obbligata a operare in condizioni di segretezza, tenendo nascoste numerose attività e comunicazioni senza che vi siano soggetti terzi a cui ricorrere qualora dovessero insorgere problemi e contrasti.

Con specifico riguardo alle organizzazioni mafiose, il loro ecosistema si compone di quattro elementi principali: 1) clienti 2) fornitori 3) concorrenti 4) agenzie di regolamentazione, pubbliche amministrazioni e forze dell'ordine. Possiamo distinguere due tipi di ambiente operativo di riferimento, l'ambiente proprio delle unità organizzative di base e l'ambiente degli OSC, e di fatto l'ambiente complessivo dell'organizzazione. Per quanto riguarda i clienti e i fornitori questi tendono in molti casi a sovrapporsi. Possiamo definire clienti come tutte quelle persone o unità organizzative che beneficiano dei servizi di protezione in cambio di un pagamento o altre utilità, mentre i fornitori ricevono a loro volta un compenso in cambio di una prestazione. La categoria dei clienti include anche i politici di livello sia locale che nazionale con i quali viene scambiata principalmente la risorsa del voto. Ogni clan in proporzione alle sue dimensioni è in grado di procurare un certo numero di voti, ricevendo in cambio gli opportuni vantaggi. Clienti fornitori rappresentano risorse essenziali per il funzionamento della mafia, dalle quali l'organizzazione è dipendente e senza le quali non potrebbe operare sopravvivere. I fornitori costituiscono una categoria di particolare interesse, caratterizzata da uno spettro molto ampio e crescente nel tempo, che include figure professionali quali dottori, avvocati disposti ad andare oltre il rapporto professionale. Un terzo elemento presente nel task environment della mafia è rappresentato dai concorrenti, vale a dire dalle altre organizzazioni criminali mafiose che operano in competizione. Infine, il task environnement comprende anche le agenzie di regolamentazione le forze dell'ordine, lo stato e altri attori istituzionali rilevanti per la loro capacità di definire le politiche. Esistono tre insieme di fattori rilevanti al fine di una comprensione adeguata dell’ambiente in cui operano le mafie: 1) il clan extra organizzativo: cioè la rete di relazioni che connette i membri di un clan mafioso alle altre organizzazioni esterne 2) le caratteristiche del sistema giuridico e sociale, dei conti, il sistema di norme e il grado di repressione da parte delle forze dell'ordine, il grado di consenso e la legittimazione sociale 3) i fattori di contesto: la morfologia del territorio, il contesto economico, il sistema produttivo che incidono sulla vita dell'organizzazione.

Economia dei costi di transizione...................................................................................................................................

Economia dei costi di transizione (ECT) pone un interrogativo fondamentale: perché le organizzazioni stabiliscono i propri confini proprio in quel punto? la spiegazione è che le imprese nello scegliere l'estensione delle proprie attività, definiscono i propri confini cercando di minimizzare i costi di transizione, derivanti dalla somma dei costi di produzione e di quelli organizzativi. L’ECT cerca di spiegare perché le organizzazioni esternalizzano talune attività, gestendo nei rapporti di scambio facendo ricorso al mercato e ne internalizzano invece altre stabilendo rapporti sulla base del

controllo organizzativo...................................................................................................................................................

I costi di transazione sono influenzati da due aspetti della natura umana. Il primo è la razionalità limitata, ovvero il fatto che gli individui in realtà prendono le decisioni in modo solo limitatamente razionale. Il secondo fattore, la propensione dell’opportunismo, e la disposizione a trarre vantaggio dai partner dello scambio laddove possibile, attraverso l'inganno e il riscatto. Opportunismo riguarda i comportamenti scorretti, illeciti o falsi che gli attori possono adottare per conquistare una posizione di vantaggio.

La razionalità limitata e il comportamento opportunistico favoriscono condizioni di asimmetria informativa, dove gli elementi rilevanti per una decisione sono a conoscenza soltanto di alcuni soggetti, mentre gli altri possono entrarne in possesso solo sostenendo un costo. Tale asimmetria informativa può verificarsi ex ante durante la negoziazione fra gli attori, oppure ex post nel corso dell'esecuzione di un contratto. A queste due caratteristiche, razionalità limitata e

opportunismo, creano problemi per lo scambio di mercato in relazione a quattro elementi fondamentali della transazione: incertezza, frequenza, specificità dell’Asset, contratti incompleti.

L'incertezza riguarda l'affidabilità con la quale un bene necessario, un servizio sono disponibili al momento richiesto oppure il rischio di comportamenti opportunistici. La frequenza e grado in cui un dato produttore ha necessità di accedere con regolarità a un bene o servizio fornito da un partner. La specificità della sett concerti il grado in cui un bene o un servizio sono specializzati in rapporto a una determinata transazione. Infine, l’incompletezza dei contratti attiene al fatto che i contratti, soprattutto se a lungo termine, sono incomplete in quanto la completezza richiederebbe costi estremamente elevati o sarebbe molto complicata da realizzare.

L’economia dei costi di transizicaone nelle mafie..........................................................................................................

Se prendiamo con unità organizzativa di riferimento la famiglia o il clan, la teoria dei costi di transazione ci aiuta a comprendere due aspetti importanti delle organizzazioni mafiose: il primo concerne la modalità di organizzazione interna e le relazioni con il mondo esterno, il secondo e legato ai possibili vantaggi che oltre ai costi derivano alle imprese legali dalla funzione dei servizi offerti dalla protezione mafiosa. Secondo Smith, le imprese legali emergerebbero quando i benefici dell’organizzazione ne oltrepassano i costi, quando cioè organizzazione trova più conveniente realizzare alcune attività al proprio interno (make) piuttosto che rivolgersi al mercato (buy). L'economia dei costi di transazione ipotizza che i criminali possono intraprendere azioni ex ante per modificare i pay – offs introducendo sanzioni di ordine privato per scoraggiare le definizioni. Quest'ultima è una mossa di governance.

Oltre ai costi di transizione tipici di un’impresa legale, nell'organizzazione mafiosa se ne aggiungono altri tipi più specifici: mantenere segrete le proprie attività illegali, i costi di coordinamento i costi del controllo interno al fine di evitare infiltrazioni, i costi del conflitto sia intra organizzativo che Inter organizzativo. A differenza delle imprese legali, le masse devono tener conto di un ulteriore elemento nella scelta tra make e buy: la segretezza. Per un’impresa criminale potrebbe aver senso esternalizzare una determinata attività. Tuttavia, i rischi connessi alla gestione della segretezza potrebbero invece far propendere quella gestione interna di tale attività per quanto possa essere economicamente sconveniente. Rimane invece conveniente per l'organizzazione mafiosa, rivolgersi al mercato per molte altre attività e per stabilire relazioni contrattuali. Questi professionisti lavorando per le organizzazioni dall'esterno, sono poco incentivati a tradirla, da un lato perché condividono con essa alcuni scheletri nell'armadio e pertanto qualunque denuncia da parte loro comporterebbe anche la loro stessa incriminazione, dall'altro perché i rischi a cui andrebbero incontro tradendo l'organizzazione sono fin troppo chiari.

Il secondo aspetto che l'economia dei costi di transazione ci consente di comprendere riguarda i possibili vantaggi di cui le imprese legali possono godere grazie ai servizi di protezione mafiosa offerto in cambio di una tassa o di un'altra utilità. Le mafie non operano in tutti i mercati illegali bensì ve ne sono alcuni nei quali si trovano più facile penetrare. Questi mercati sono caratterizzati da: un alto numero di piccole medie imprese indipendenti che forniscono prodotti e servizi al consumatore finale, un settore oligopolistico occupato da un numero limitato di imprese che lavorano per altre imprese, basso sviluppo tecnologico, scarsa differenziazione di prodotto, un lavoro non qualificato, domanda anelastica, rivenditori finali di beni e servizi standardizzati relativamente semplice piuttosto che gli articoli complessi.

L'industria delle costruzioni è uno dei settori a maggiore infiltrazione mafiosa: tale settore è caratterizzato da un elevata suscettibilità al racket, in particolare perché qui gli operatori hanno maggiori difficoltà a difendersi contro i danni ai macchinari. Pertanto, i mafiosi hanno gioco facile a proporre la propria protezione contro i danni dolosi specialmente in quei contesti territoriali dove il controllo da parte delle forze dell'ordine non è capillare.

È possibile illustrare la protezione mafiosa dal punto di vista analitico, in alcune linee di attività che suscitano particolare interesse da parte del settore legale. 1) Sviluppo del business per imprenditore cliente - Accesso ai mercati, nuove opportunità di business, fornitura di servizi e manodopera.

quelli di mercato attuata attraverso l'intimidazione da parte dei gruppi mafiosi: ciò rappresenta un altro elemento fondamentale del loro servizio alle imprese.

la capacita’ di enforcement............................................................................................................................................

Le capacità di fare rispettare i patti (di enforcement) si possono distinguere alcuni tipi specifici in base al tipo di attività che vanno regolare. Di particolare interesse sono il controllo della manodopera, il recupero crediti e la capacità di risoluzione delle controversie. Il recupero credito può essere un'illusione per gli imprenditori in quanto, da un lato l'organizzazione non sempre dà al creditore quanto pattuito e dall'altro, impresa legale rimarrà da lì in avanti invischiata in una rete di continue richieste favori a cui difficilmente potrà dire di no.

La mafia come franchising? Un franchising e una relazione simbiotica tra due attività commerciali giuridicamente indipendenti, definita sulla base di un accordo di una licenza. Vi è un'azienda madre che possiede un marchio o il nome depositato, la quale da una persona o un gruppo il diritto a utilizzarlo per mettere sul mercato un prodotto un servizio. L'azienda madre riceve dal franchisee un compenso e talvolta per espandere il business gli fornisce supporto nel finanziamento nella pubblicità e nel marketing. Applicando alla mafia il modello di questa forma di rapporto avremo che il franchisor sarebbe il boss di una famiglia e i franchisees i membri dell'organizzazione. Questi ultimi ricevono dall’organizzazione madre l'autorizzazione a usare il marchio in cambio assicurano ad essa dei profitti.

Nonostante gli hobby vantaggi del modello organizzativo descritto, a dispetto di alcune somiglianze con tale sistema di relazioni, le mafie non funzionano come un franchising. I problemi tipici che tale modello incontra nei mercati legali risulterebbe amplificati nel mondo criminale e in particolare in quello mafioso. In primo luogo, i contratti nei sistemi di franchising che definiscono i diritti e gli obblighi tra le parti sono già complesse nei sistemi legali e danno spesso luogo a controversie, nel mondo mafioso mancando 'istituzione legale per la tutela dei contratti la situazione diverrebbe ancora più complicata. Essendo poi poco formalizzato il sistema di contabilità il franchisor sarebbe costretto a fidarsi degli importi guadagnati riportati dal franchisee senza avere molti strumenti di verifica. La serie di ragioni citata scoraggia le mafie dal ricorrere a un modello di questo tipo, il quale rappresenta tutti al più un’analogia. Piuttosto, le mafie presentano modelli organizzativi differenti, basati su molte caratteristiche tipiche della forma organizzativa dei clan.

fra clan e gerarchia feudale............................................................................................................................................

Le mafie rappresentano una tipologia ibrida tra le forme di organizzazione sociale primordiale, e le organizzazioni costruite intenzionalmente. E se sono organizzazioni criminali intenzionalmente costruite, con elementi di organizzazione sociale primordiale. Questo originale modello misto è simile alla forma organizzativa dei clan. E se hanno molti più elementi in comune con un'altra forma di gerarchia centralizzata, quella della gerarchia feudale. Laddove in una gerarchia burocratica il potere viene esercitato in maniera impersonale mediante la applicazione di regole formali, in una gerarchia feudale, il potere si trasla in autorità personale. Le relazioni sono faccia a faccia e data la natura non strutturata dell'informazione qui impiegate, alla fiducia richiesta da entrambe le parti si aggiunge la fede necessaria la parte più debole nel fatto che il più forte non abusare del potere che gli deriva dalla conoscenza che possiede.

Tale forma è esemplificata dai feudi in quanto organizzazioni sociali e racchiude relazioni personali gerarchiche. La gerarchia burocratica è caratterizzata da un alto livello di concentrazione di autorità ed un elevato grado di strutturazione delle attività, non chieda una gestione basata su regole e norme formali impersonali. La gerarchia feudale e anch'essa basata su di un alto livello di concentrazione dell’autorità, ma si caratterizza per un basso grado di strutturazione delle attività e per il fatto di essere governata dal potere personale e dall' influenza dei leader.

Le mafie sono un mix sui generis the clown e di gerarchia feudale, sebbene si tratti di un clan di tipo particolare. La forma dei clan si rifà al concetto di associazione organica. Simile a una rete di parentela ma che può non comprendere necessariamente solo legami di sangue. Vi sono tre problemi interconnessi che caratterizzano le regole di un clan: strutture normative valori culturali di società organizzate primariamente su basi parentali, reti informali di patronato,

organizzazione sociale giuridica antiliberale che tende a crescere in mancanza di un’autorità statale o in presenza di stati deboli. I clan si presentano simile società di status. Si tratta di comunità nelle quali gruppi familiari fungono da base dell'organizzazione sociale nelle quali la legge prende la famiglia estesa come sua principale unità di riferimento. La forma dei clan favorisce la creazione di un rapporto di controllo sui propri membri altamente versatile, fatto di regole riti d'iniziazione di avanzamento di carriera, Che aiutano a sviluppare tra i membri un forte senso di appartenenza.

CONTROLLO ORGANIZZATIVO

I meccanismi di selezione, reclutamento e socializzazione assumono un’importanza particolare per il controllo organizzativo, e questo spiega la particolare cura con cui le mafie seguono questi due aspetti. Più efficace e la socializzazione, e meno il controllo risulta necessario. Al fine di regolare i comportamenti dei dipendenti facilitare il raggiungimento degli obiettivi organizzativi, il controllo clanico si basa su valori, credenze, culture aziendali, norme condivise e relazioni informali. Nelle mafie non c'è un set di standard di esecuzione delle azioni che consenta ai superiori di valutare, comprare e controllare il comportamento il risultato raggiunto. Tale assenza di standard, o la loro mancanza di precisione, accresce la possibilità di interpretazioni idiosincratiche.

Va precisato che un clan può svilupparsi stabilmente soltanto a seguito di un lungo rapporto consuetudinario tra le parti. Richiede tempi lunghi e corsi di costituzione e pertanto non può essere utilizzato con una soluzione istantanea in situazioni di crisi della forma mercato o della gerarchia. La forma clan consente di minimizzare le incongruenze circa l'obiettivo e di tollerare livelli elevati di ambiguità nella valutazione delle performance, aspetti tipici delle organizzazioni mafiose.

Segni dei clan..................................................................................................................................................................

In alcune mafie vengono utilizzati i tatuaggi per cercare di ricreare i legami dei rapporti di sangue. In particolare, nella Yakuza, nella mafia russa, in alcuni gruppi delle triadi e dei clan di camorra, i membri si tatuano immagini e simboli che indicano il loro status. Immagini adottate variano tra mafia e mafia. nella mafia russa, ad esempio, sono numerose le icone religiose le spade i teschi oppure gli animali. I membri delle Triadi invece si tatuano figure che rappresentano la propria appartenenza a una particolare gang, Così come i diversi clan di camorra i membri usano tatuaggi come segnale di appartenenza e di devozione al proprio clan. I membri dei clan di Scampia hanno dipinto sulla pelle come segno di riconoscimento uno scorpione, il segno zodiacale del boss Raffaele Amato. il messaggio è che questi uomini sentono che la camorra è una vera e propria parte di loro e che l'appartenenza a uno specifico gruppo criminale vale per sempre. I tatuaggi sono un simbolo di status di riconoscimento come fossero biglietti da visita. I tatuaggi sono un importante strumento di comunicazione e di identità un marchio visivo, però sono pericolosi in quanto favoriscono l'identificazione da parte delle forze dell'ordine.

Struttura organizzativa....................................................................................................................................................

Per comprendere le modalità di funzionamento di una mafia è essenziale analizzare la sua struttura di potere, ovvero il modo in cui questo è distribuito all'interno dell'organizzazione.

Nelle mafie e di là delle azioni individuali, possiamo distinguere due livelli di organizzazione: 1) l'unità organizzativa di base, che costituisce il livello organizzativo minimo comune a tutte le mafie. Questa è composta da individui che ricoprono specifici ruoli organizzativi ed è caratterizzata sempre da un assetto di tipo gerarchico, con un centro di autorità rappresentata da un leader. La dimensione gerarchica è essenziale sia per garantire la protezione, sia per consentire un uso coordinato ed efficace della violenza, risorsa essenziale per l'impresa per stabilire mantenere i propri diritti territoriali. 2) Il livello meta organizzativo, Che comprende gli organi sovraordinati di coordinamento che le mafie sviluppano nel tempo per regolare specifici aspetti della vita organizzativa. Le meta organizzazioni come gli OSC sono

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Corso: Le organizzazioni complesse (E1601N050)

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