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Capitolo 4 - misure cautelari pdf

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Diritto processuale penale

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Università Cattolica del Sacro Cuore

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Penale

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1 di 21 CAPITOLO 4 LE MISURE CAUTELARI 1 principi generali delle misure cautelari. A definizione di provvedimento cautelare. Tra del procedimento penale e il momento in cui la sentenza viene eseguita passa un periodo di tempo che essere anche molto ampio in relazione al rito che viene adottato ed che le parti abbiano proposto le impugnazioni previste dalla legge. Durante questo periodo di tempo possono sorgere pericoli per lo svolgersi del procedimento penale e specificamente per dei fatti e per della sentenza. Al fine di evitare tali rischi sono previste le misure cautelari. Le misure cautelari sono quei provvedimenti provvisori, ma immediatamente esecutivi, che tendono ad evitare che il trascorrere del tempo possa provocare uno dei seguenti pericoli, definiti dal codice . il pericolo per del il pericolo per della il pericolo che si aggravino le conseguenze del reato o che venga agevolata la commissione di ulteriori reati. Comportano la limitazione di alcune fondamentali tutelate dalla costituzione e dalle convenzioni personale, di circolazione, di disporre dei propri beni mobili e immobili. Le principali caratteristiche delle misure cautelari sono: 1) rispetto al procedimento penale: le misure cautelari hanno lo scopo di evitare che si verifichino determinati pericoli per il procedimento penale (le esigenze cautelari di cui sopra) 2) ricorre quando un ritardato intervento rende probabile il verificarsi di uno dei fatti temuti (che sono sempre le esigenze cautelari di cui sopra) 3) prognosi di colpevolezza allo stato degli di una misura cautelare personale richiede di indizi di basato sugli elementi di prova che riuscita a raccogliere sin delle tale accertamento non deve essere sommario, anzi il codice impone che esso sia fondato su elementi di prova e adeguatamente motivato. 4) immediata il provvedimento immediatamente esecutivo (e rimane tale anche nel caso in cui contro di esso sia stata proposta significa che la polizia giudiziaria ha il potere di adempiere al relativo comando in modo coercitivo, anche contro la di colui che vi si oppone. 5) gli effetti del provvedimento sono provvisori, non condizionano la decisione finale del da tale caratteristica derivano due corollari: in primo luogo, il provvedimento cautelare mantiene la sua fino a che non sia divenuta esecutiva la sentenza in secondo luogo, il provvedimento cautelare revocabile o modificabile in attesa della sentenza definitiva. 6) previsione per la Costituzione esige che la legge preveda espressamente i casi ed i modi nei quali il provvedimento giudiziaria porre limiti alle 2 di 21 personale e domiciliare (articoli 13 e 14 Cost.), si tratta dei principi di riserva di legge e di 7) le misure cautelari sono disposte con un provvedimento emanato dal giudice, di regola il p. e la polizia giudiziaria non hanno il potere di disporre misure tuttavia la riserva di giurisdizione non assoluta: infatti sia la Costituzione (articolo 13) sia il codice ammettono che i provvedimenti temporanei possano esser disposti dal p. e dalla polizia tali provvedimenti sono definiti essi devono essere sottoposti a convalida da parte del giudice entro un tempo predeterminato, altrimenti deve essere rimesso in 8) nei confronti dei provvedimenti cautelari possibile presentare impugnazione. La Costituzione impone al legislatore, quanto meno, il ricorso per cassazione per violazione di legge contro tutti i provvedimenti che comportano una limitazione della personale. Il codice ha esteso questa garanzia ha previsto per tutti i provvedimenti cautelari anche di merito, e od il riesame. le misure cautelari incidono sulle fondamentali garantite dalla costituzione, a loro applicazione deve rispettare il principio di Tale principio sancito dalla carta dei diritti fondamentali e nel codice di procedura penale 275 c2. B cautelari personali e sistema processuale Per comprendere regolamentazione delle misure cautelari occorre ricordare le conseguente derivanti di uno o sistemi processuale: Nel sistema inquisitorio, essere trattato come colpevole prima che sia pronunciata la sentenza. prevista una sola misura cautelare preventiva in che svolge la stessa funzione della tortura indurre a confessare e svolge la stessa funzione della pena. Le esigenze cautelari non sono tassative, quindi il giudice inquisitore disporre la custodia in carcere in ogni caso. Il giudice ha ampi poteri coercitivi e il presupposto probatorio richiesto molto esiguo non sottoposto ad un controllo effettivo. sistema accusatorio, vige il principio secondo cui la personale la regola e la custodia in carcere La presunzione di innocenza impone che le misure cautelari non abbiano la funzione di anticipare la pena di costringere a confessare. Le esigenze cautelari sono previste tassativamente per evitare del giudice e sono previste numerose misure cautelari il giudice scegliere quella che risulta adeguata al caso concreto e la custodia cautelare in carcere resta ratio, nel rispetto del criterio sacrificio secondo questo criterio sono consentite restrizioni intense se le esigenze cautelari non possono essere soddisfatte tramite misure di minore (pg 431). Il codice 1988 segue il sistema accusatorio, tuttavia la materia delle misure cautelari stata volte modificata, da un lato sono stati creati regimi differenziati per la organizzata e per i gravi delitti, hanno provveduto a porre rimedi alla mancanza del contraddittorio, ma la normativa non sembra aver raggiunto ancora un equilibrio. C riserva di legge e di giurisdizione La Costituzione permette la restrinzione della personale solo nei casi e modi 4 di 21 offerta da uno stato membro sia mantenuta anche negli altri stati nei quali la persona offesa intende trasferirsi. una sorta di riconoscimento mediato, infatti su richiesta di persona oggetto di protezione in uno stato, competente emette ordine di protezione europeo e permette di misura di protezione equipollente da parte della corrispondente dello stato di esecuzione se persone ha intenzione di trasferirvisi. CUSTODIALI Comportano due conseguenze: una negativa che consiste nella del delitto di evasione (385) se imputato si allontana dal luogo di custodia e positiva il periodo trascorso in custodia computato come esecuzione della pena detentiva in caso di condanna. Lo sono: domiciliari impongono a imputato di non allontanarsi dalla propria abitazione o luogo di privata dimora o luogo pubblico di cura o assistenza. Ad essa possono essere aggiunti limite di comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano, oppure essere autorizzato a recarsi a lavoro se non altrimenti provvedere alle sue indispensabili esigenze o versa in situazione di indigenza. Il braccialetto elettronico, rappresenta una di esecuzione di altra misura cautelare, uno strumento con il quale possibile controllare gli spostamenti e evitare della misura cautelare. tale strumento incide sui diritti fondamentali della persona e comprime la sua riservatezza, la sua applicazione richiede il consenso In caso di mancato consenso il giudice prevedere della custodia cautelare in carcere. Il codice vieta la concessione degli arresti domiciliari a chi stato condannato nei 5 anni precedenti per ma la l. ha proposto eccezione a tale divieto consentendo al giudice di accertare sulla base di specifici elementi se il fatto sia di lieve e se esigenze cautelari possono essere soddisfatte con arresti domiciliari. Questa modifica manifesta lo spirito della riforma in materia di misure cautelari ovvero superare dei divieti restituendo al giudice il potere di valutare il fatto pregresso in base al principio di , dopo del ddl 1232, stata ampliata domiciliare per scongiurare della carcerazione in carcere, quindi anche se interessato stato condannato per il delitto di evasione , il giudice concedere la predetta misura se ritiene che il fatto sia di lieve e le esigenze cautelari siano soddisfatte con essa.) in carcere grave misura coercitiva, con essa viene immediatamente condotto in istituto di custodia a disposizione giudiziaria. Se imputato di cure specialistiche non in luogo di detenzione, allora il giudice dispone la cautelare in luogo di una di esecuzione della custodia cautelare. Se malattia mentale e non socialmente pericoloso, il giudice dispone al posto della custodia in carcere, il ricovero presso servizio psichiatrico, invece se socialmente pericoloso il giudice deve applicare la misura di sicurezza prevista cp e disporre ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o in casa di cura. INTERDITTIVE applicazione di determinati divieti, fare fronte alle esigenze cautelari ma con misure meno gravi rispetto a quelle custodiali. di queste misure comprime la di esercitare determinati diritti e poteri collegati a condizione giuridico soggettiva relativa ad uno status civile o professionale lasciando inalterata la fisica. 5 di 21 Sono previste 3 tipi di misure interdittive: della genitoriale (288) che priva il genitore dei poteri ad esso inerenti di un pubblico ufficio o servizio (289). Vige disciplina speciale il giudice prima di decidere sulla sospensione deve interrogare e non dopo come avviene per tutte le altre misure per le quali previsto di garanzia. Ma ddl 1232 (ora l. amplia di tale sospensione allo scopo di evitare la custodia cautelare, ovvero una misura grave. In questo caso di garanzia svolgersi prima della misura si svolge dopo entro 10 gg dalla notifica della misura. (289,2) Divieto di esercitare determinate professioni imprese o uffici direttivi, viene interdetto in tutto o in parte allo svolgimento di tali 3. Applicazione provvisoria di misure di sicurezza. in ospedale psichiatrico giudiziario per imputato infermo di mente totale in casa di cura e custodia per imputato semi infermo vigilata Per la loro applicazione devono essere presenti i seguenti presupposti: indizi di commissione del fatto sia socialmente pericoloso penalisticamente siano applicabili in concreto le cause di giustificazione, di non o di estinzione del reato Il soggetto destinatario della misura di sicurezza provvisoria ritenuto incapace di intendere e volere al momento del fatto. Ai sensi 3ter del dl conv in l. le misure del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e ricovero in casa di cura dovevano essere eseguite esclusivamente delle strutture sanitarie regionali denominate REMS(residenze per delle misure di sicurezza), tuttavia dl. Conv. In l. ha prorogato rinviando al 31 marzo 2015 il momento di chiusura degli OPG. Art 1,1quarter del dl. ha disposto che le misure di sicurezza non possono durare oltre il tempo stabilito per la pena detentiva prevista per il reato commesso riguardo alla pena edittale massima. B. Le condizioni generali di delle misure cautelari personali. ll codice pone le seguenti condizioni generali di delle misure cautelari personali la del delitto addebitato non sono applicabili le misure coercitive ed interdittive nei procedimenti per le (si possono solo adottare misure cautelari reali). Inoltre non si possono applicare misure coercitive ed interdittive al di sotto di una soglia minima di del delitto tale soglia fa riferimento alla pena detenuta stabilita del massimo per il per determinare la di pena che consente di applicare le misure cautelari, il codice impone di considerare la pena detentiva prevista in astratto nel massimo per il singolo delitto consumato o tentato, senza tenere conto della continuazione, della recidica e delle circostanze comuni del reato, ma tenendo conto approfittato di situazioni di tempo o di luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa e del danno o del lucro di speciale i sulla individuata devono essere operati gli aumenti o le diminuzioni di pena previsti er le circostanze indipendenti o per quelle ad effetto speciale. ( indipendenti: quelle per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa o 7 di 21 Una qualche forma di contraddittorio garantita soltanto dopo la esecuzione della misura coercitiva quando il difensore posto in grado di conoscere gli atti in base ai quali stato emesso il provvedimento relativo con contraddittorio di tipo successivo. C. Le esigenze cautelari. Passando alle esigenze cautelari, le misure personali possono essere applicate solo quando esiste in concreto almeno una delle esigenze cautelari indicate tassativamente dal 274, a) il pericolo di inquinamento della prova: il p. deve dimostrare che vi sono in concreto situazioni di attuale pericolo sia per della prova (pericolo di occultamento), sia per in modo genuino (pericolo di la situazioni di pericolo deve essere fondata su circostanze di fatto espressamente indicate nel provvedimento a pena di Dal silenzio mantenuto non si ricavare del pericolo di inquinamento della prova. b) il pericolo di fuga: questa esigenza ricorre quando di dato alla fuga o vi in concreto il pericolo che si dia alla occorre tuttavia che il giudice ritenga possibile che possa essere irrogata con la sentenza una pena superiore a due anni di c) il pericolo che vengano commessi determinati delitti: gravi delitti con di armi o di altri mezzi di violenza gravi delitti diretti contro delitti di delitti della stessa specie di quello per il quale si procede (tuttavia la custodia cautelare, in carcere o agli arresti domiciliari, essere disposta soltanto quando per tali delitti prevista la pena della reclusione di almeno quattro anni nel massimo . Il pericolo deve essere desunto da specifiche del fatto di reato e dalla pericolosa del fatto, con il limite che la deve essere ricavata dai precedente penali e da comportamenti o atti concreti, che devono essere specificatamente indicati. domiciliare essere disposto soltanto quando per tali delitti prevista la pena della reclusione di almeno 4 anni nel massimo e la custodia in carcere essere disposta soltanto quando per tali delitti prevista la pena della reclusione di almeno 5 anni nel massimo disegno di legge limita la del giudice nel valutare le esigenze cautelari al fine di evitare che le misure siano di fatto utilizzate per sedare sociale provocato dal reato. Il pericolo di fuga e quello di reiterazione del reato devono essere attuali e non possono essere desunti dalla del reato per cui si procede. In merito al pericolo di reiterazione del reato esso ddeve essere valutato anche in relazione alla Passando ai criteri di scelta delle misure, il giudice, dopo aver ricevuto la richiesta del p. e dopo aver accertato che esistono sia i gravi indizi di sia almeno una delle esigenze cautelari, dispone la misura con tuttavia il suo potere vincolato dalla legge a limiti formali e sostanziali: sotto un profilo formale, il giudice non disporre una misura grave di quella richiesta dal principio accusatorio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato da un punto di vista sostanziale, egli ha il di scegliere la misura cautelare in base ai criteri che sono espressamente indicati nel 275. 8 di 21 La sua decisione espressione di una vincolata a parametri legislativi che attuano i principi costituzionali. La misura da applicarsi deve essere: 1) alle esigenze cautelari presenti in in base al principio di adeguatezza il giudice deve valutare la specifica ci ciascuna misura in relazione alla natura e al grado delle esigenze cautelari da soddisfare nel caso concreto: una volta che il p. ha adempiuto di provare di una determinata esigenza cautelare, occorre che vi sia piena corrispondenza funzionale tra la misura da adottare e il pericolo che si vuole se vi pericolo di inquinamento della prova il giudice deve fissare la data di scadenza della misura cautelare, tenuto conto del tempo necessario a compiere le indagini preventivate. Se la misura la custodia in carcere non deve avere una durata superiore a 30 giorni salvo che il delitto addebitato sia di particolare essere disposta la proroga per non di due volte entro il limite complessivo di 90 giorni. 2) alla del fatto e della sanzione che essere in base al principio di ogni misura deve essere proporzionata del fatto e alla sanzione che si ritiene possa essere la legge ha introdotto i divieto di disporre la custodia cautelare quando si prevede che concessa la sospensione condizionale della pena. La sospensione condizionale deve essere concessa quando la pena detentiva da irrogare in concreto non supera i due anni e il giudice ritiene che il colpevole si dal commettere ulteriori reato. 8 del d ha posto al giudice il divieto di applicare la carcerazione cautelare quando egli ritiene che del giudizio la pena detentiva irrogata non superiore a tre anni e quindi la pena detentiva medesima sospesa in attesa di una misura alternativa. Questo divieto non opera: quando ha trasgredito le prescrizioni di una misura nei procedimenti per i delitti gravi o di violenza quando gli arresti domiciliari non possono essere disposti a causa della non del domicilio e misura cautelare adeguata. 3) base al principio di la custodia cautelare in carcere essere disposta solo quando ogni altra misura risulti essere nella motivazione il giudice deve esporre le concrete e specifiche ragioni per la quali le esigenze cautelari non possono essere soddisfatte con altre misure. Deroga al principio di per i delitti di mafiosa: in un caso il principio di va incontro ad si tratta dei delitti di mafiosa, per i quali stato previsto un regime speciale: presunzione relativa: il codice presume esistente almeno una delle esigenze tale presunzione essere superata quando siano stati acquisiti elementi che dimostrino che non ne sussiste neanche una presunzione assoluta: il codice impone di applicare obbligatoriamente la custodia in carcere, presume che misura risulterebbe adeguata. La deroga al principio di per alcuni delitti non di associazione mafiosa deroga al principio di per gli altri reati non investiti dalle sentenze della corte costituzionale leggere pag Disegno di legge interviene 275 sotto vari profili: il principio di extrema ratio della custodia cautelare in carcere viene 10 di 21 il p. ha di presentare al giudice gli elementi su cui la richiesta si fonda, tutti gli elementi . Effetto di ampliare le conoscenze del giudice. Il giudice ha un solo limite al suo potere di decidere sulla richiesta presentata dal p.: non applicare una misura grave di quella richiesta eventualmente applicarne una meno grave o nessuna misura se ritiene che non sussistano le esigenze cautelari o le condizioni di la motivazione dei provvedimenti cautelari deve essere esaustiva e deve rispettare una struttura prefissata: deve contenere delle specifiche esigenze cautelari e degli specifici indizi che giustificano in concreto la misura disposta, con degli elementi di fatto da cui sono desunti e dei motivi per i quali essi assumono dei motivi per i quali sono stati ritenuti rilevanti gli elementi a carico e dei motivi per i quali sono stati ritenuti non rilevanti gli elementi forniti dalla nulla se non contiene la valutazione degli elementi a carico ed a favore in caso di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, delle concrete e specifiche ragioni per le quali le esigenze cautelari non possono essere soddisfatte con altre disegno dei legge ha ulteriormente rafforzato gli obblighi di motivazione che dispone una misura cautelare. Il provvedimento deve contenere non soltanto delle specifiche esigenze cautelari ma anche valutazione delle stesse, fine di evitare motivazioni appiattite sulle ragioni addotte dal p. nella richiesta cautelare. Esecuzione del provvedimenti cautelare: che dispone la custodia cautelare eseguita, su incarico del p., dalla polizia giudiziaria mediante consegna di copia del provvedimento. Se disposta la carcerazione cautelare o domiciliare, la polizia consegna unitamente al provvedimento, una comunicazione scritta in cui lo informa in una lingua a lui comprensibile: della di nominare un difensore e di essre ammesso al patrocinio a spese dello stato del diritto di ottenere informazioni in merito del diritto e alla traduzione degli atti del diritto di avvalersi della di non rispondere del diritto di accedere agli atti sui quali si fonda il provvedimento del diritto di informare le consolari e di dare avviso ai familiari del diritto di accedere medica di urgenza del diritto di essere condotto davanti giudiziaria non oltre 5 giorni se la misura applicata quella della custodia in carcere o non oltre 10 giorni se la persona sottoposta ad altra misura del diritto a comparire dinanzia la giudice per rendere di impugnare che dispone la misura cautelare, e di richiederne la sostituzione o la revoca. La polizia giudiziaria informa immediatamente il difensore e redige verbale di tutte le operazioni compiute che viene trasmesso al giudice e al p. Il latitante: quando non possibile eseguire che dispone una misura cautelare il destinatario non stato rintracciato, o di polizia giudiziaria redige un verbale di vane ricerche indicando le indagini svolte. Il verbale deve essere trasmesso al giudice che ha emanato il provvedimento. Se ritiene le ricerche esaurienti dichiara lo stato di latitanza di colui che volontariamente si sottrae alla custodia cautelare, agli arresti domiciliari, al divieto di espatrio di dimora o alla carcerazione. 11 di 21 I colloqui del difensore con in custodia cautelare: il codice vuole assicurare la di entrare immediatamente in contatto con al fine di concordare le strategie difensive. La di conferire con il difensore viene garantita anche in favore sottoposto al fermo alla custodia cautelare e deve potersi esercitare fin della misura. La seconda fase: di garanzia La seconda fase del procedimento applicativo ha inizio nel momento in cui la misura cautelare personale si conclude con davanti al giudice che ha deciso della misura cautelare coercitiva o denominato di garanzia assume una funzione difensiva. In seguito il giudice valuta se permangono le condizioni di e le esigenze cautelari e quando ne ricorrono le condizioni( venuta meno o si attenuata), deve provvedere alla revoca o alla sostituzione della misura disposta con una meno grave. Il g.i. deve depositare immediatamente, insieme applicativa della misura, anche la richiesta del p. e gli presentati con la Un avviso di deposito deve essere notificato al difensore, che esaminare gli atti in cancelleria. Differente di garanzia quello investigativo che svolto dal p. nel corso delle indagini. La legge ha vietato che investigativo della persona in stato di custodia cautelare sia svolto prima di garanzia compiuto dal giudice. Questo per evitare che il p. possa strumentalizzare la situazione della persona sottoposta a custodia al fine di operare indebite pressioni allo scopo di ottenere confessioni. Il giudice quindi il primo che deve interrogare in carcere o in arresto domiciliare. Il p in caso di urgenza chiedere che avvenga entro il termine di 48 h della misura. ( eccezione: arresto in flagranza e di il p. procedere investigativo prima che si tenga di convalida). di garanzia condotto dal giudice deve avvenire entro un termine breve: 5 giorni se disposta la custodia in 10 giorni per tutte le altre misure Svolgimento: la cancelleria del giudice deve dare tempestivo avviso del compimento al p e al difensore. Solo il difensore ha di intervenire il p. anche non esserci. Il compito di porre le domande spetta al giudice. Le misure cautelari coercitive e interdittive perdono immediatamente efficacia se il giudice non procede entro i termini fissati. LE VICENDE SUCCESSIVE Il codice prevede tre ipotesi nelle quali esser modificata la misura cautelare applicata: 1) la revoca, che deve essere immediatamente disposta: quando si accerti che le condizioni generali di del delitto, gravi indizi di in concreto del delitto) risultano mancanti, anche per fatti quando si accerti che siano venute meno completamente le esigenze cautelari (pericolo di inquinamento delle prova, pericolo di fuga o pericolo del compimento di gravi delitti) 13 di 21 determinate fasi (o gradi) del procedimento (che sono autonomi tra loro, operano soltanto in quella determinata fase o grado del procedimento), ed il termine massimo complessivo fino alla sentenza irrevocabile. Termini intermedi: hanno la caratteristica di essere autonomi tra loro operano soltanto in quella determinata fase o grado del procedimento. una volta conclusa la fase anteriore inizia a decorrere il successivo termine intermedio anche se il periodo di tempo precedente non stato utilizzato per intero. Nel caso in cui a seguito di annullamento della sentenza o per altra causa il procedimento regredisca alla fase o grado precedente inizia decorrere nuovamente il termine relativo a quella fase. il primo termine intermedio copre il periodo di tempo che va da quando stata eseguita la misura nel corso delle indagini, fino al provvedimento che dispone i giudizio o fino che dispone il giudizio abbreviato o fino alla sentenza di in relazione ai gravi delitti, entro un anno deve intervenire il decreto che dispone il giudizio. il secondo termine intermedio copre il periodo di tempo che va dal rinvio a giudizio fino alla sentenza di condanna di primo in relazione ai gravi delitti, la condanna deve intervenire entro un anno e sei mesi. il terzo termine intermedio copre il periodo di tempo che va dalla pronuncia della condanna in primo grado fino alla condanna la condanna in grado di appello deve intervenire entro un anno e sei mesi. il quarto termine intermedio copre il periodo di tempo che va dalla pronuncia di condanna di secondo grado fino alla sentenza irrevocabile che deve intervenire entro un anno e sei mesi. il termine massimo complessivo si riferisce alla durata esso costituisce il limite entro il quale deve intervenire la sentenza di condanna irrevocabile ed opera a prescindere dalla durata dei singoli termini per i delitti gravi il termine di sei anni. termini finali comprensivi della sospensione oltre i quali la custodia cautelare non comunque protrarsi. I termini finali consistono in un allungamento dei termini massimi. I termini finali intermedi sono pari al doppio dei termini intermedi. Il termine finale complessivo pari al termine complessivo aumentato della Regressione del procedimento e termini di custodia cautelare: in casi di regresso a una fase precedente il termine ultimo quello finale intermedio relativo alla fase alla quale il processo regredito. Ai fini del computo di tale limite temporale occorre tenere conto di tutti i periodi di custodia cautelare cmq sofferti nel corso del procedimento. Esempio: caso in cui una persona trascorra 10 mesi in custodia cautelare nel corso delle indagini preliminari per il reato di omicidio. Si ipotizzi che venga disposto il rinvio a giudizio, dopo 6 mesi della fase del dibattimento venga dichiarata la assoluta della richiesta di rinvio a giudizio e il procedimento regredisca alla fase delle indagini preliminari. In tal caso dalla data del provvedimento che dispone il regresso inizia nuovamente a decorrere il termine per le indagini preliminari pari ad un anno. Resta cmq operativo il termine finale intermedio relativo alla fase alla quale il procedimento regredito. 14 di 21 Tale termine per la fase delle indagini preliminari in un procedimento per omicidio pari a due anni. In base alla disciplina risultante nel computo del termine di due anni occorre tenere conto di tutta la custodia patita anche nelle fasi anteriori del processo. Nel caso di specie occorre computare anche i dieci mesi di custodia cautelare subiti nel corso della precedente fase delle indagini ed i sei mesi trascorsi in custodia cautelare durante la fase del dibattimento. Tenuto conto dei 16 mesi trascorsi in carcere il termine finale intermedio decorsi 8 mesi dalla data del provvedimento che ha disposto la regressione. Se entro tale termine non si conclusa la rinnovata fase delle indagini preliminari la scarcerazione automatica Ove la custodia cautelare superi i termini massimi previsti dal codice, la stessa si estingue di diritto e deve essere liberato immediatamente. La custodia ripristinata se ha trasgredito le prescrizioni della nuova misura cautelare o se stata emessa sentenza di condanna in primo o secondo grado e vi pericolo di fuga. Termini di durata massima delle misure diverse dalla custodia cautelare: le misure obbligatorie sono vincolate a termini intermedi e complessivi pari al doppio di quanto previsto per la custodia cautelare le misure interdittive perdono efficacia dopo due mesi della loro esecuzione, ma il giudice disporre la rinnovazione. Disegno di legge ha ampliato i limiti temporali di delle misure interdittive al fine di consentire un maggior impiego di tali strumenti. Limite massimo di durata pari a 12 mesi in relazione a tutti i reati, salvo il termine breve stabilito dal giudice. Le contestazioni a catena. Con tale espressione si allude a quelle ipotesi, patologiche, nelle quali in tempi successivi il p. chieda ed ottenga di ordinanze applicative della custodia cautelare nei confronti del medesimo imputato in relazione al medesimo fatto o a fatti comunque noti ab initio giudiziaria. Tale comportamento persegue lo scopo di spostare in avanti della decorrenza dei termini di custodia cautelare, da prolungare la durata della misura ed aggirare i limiti stabiliti dalla legge. Il codice prevede una apposita disciplina in relazione a tale prassi illegittima, infatti stabilisce che se nei confronti del medesimo imputato sono emesse ordinanze che dispongono la medesima misura per uno stesso fatto, anche se diversamente circostanziato o qualificato, ovvero per fatti diversi commessi anteriormente alla emissione della prima ordinanza in relazione ai quali sussiste connessione qualificata, i termini decorrono dal giorno in cui stata eseguita o notificata la prima ordinanza e sono commisurati alla imputazione grave (retrodatazione il codice precisa che tale disciplina si applica relativamente alle ordinanze per fatti non desumibili dagli atti prima del rinvio a giudizio disposto per il fatto con il quale sussiste il vincolo di connessione sopra I principi: il supremo collegio ha enunciato i seguenti principi: nel caso di emissione nei confronti di un imputato di ordinanze che dispongono la medesima misura cautelare per fatti diversi, commessi anteriormente della prima ordinanza legati da concorso formale , da continuazione o da connessione teleologica, la retrodatazione della decorrenza dei termini delle misure disposte con le 16 di 21 temporanea prevista per il reato contestato o ritenuto in sentenza. LE IMPUGNAZIONI CONTRO LE MISURE CAUTELARI PERSONALI Il codice prevede tre mezzi di impugnazione dei provvedimenti che applicano, modificano o revocano le misure cautelari: il riesame, ed il ricorso per cassazione. Il procedimento relativo al singolo mezzo di impugnazione si svolge in modo autonomo rispetto al procedimento penale, che segue il suo corso, quindi contro una misura cautelare costituisce un procedimento incidentale, che si sviluppa parallele mante al procedimento penale. Caratteristica comune: i mezzi di impugnazione non hanno efficacia sospensiva sul provvedimento cautelare. Il riesame Il riesame ammesso di regola soltanto contro le ordinanze che applicano per la prima volta (ab initio) una misura coercitiva. La richiesta di riesame esser proposta esclusivamente o dal suo difensore non dal p Competente a decidere sul riesame il tribunale (in composizione collegale) del capoluogo del distretto di corte nel quale ha sede il giudice che ha disposto la misura, detto della Il riesame una impugnazione completamente devolutiva, che permette di ottenere il controllo giurisdizionale sulla e sul merito del provvedimento che applica una misura coercitiva ab in particolare il tribunale delle ha il potere di valutare la ed il merito della misura coercitiva senza essere vincolato dagli eventuali motivi del ricorso dalla motivazione del provvedimento che ha applicato la misura. Caratteristiche: il tribunale ha il potere di valutare la e il merito della misura coercitiva senza essere vincolato ne dagli eventuali motivi del ricorso ne dalla motivazione del provvedimento che ha applicato la misura. Il tribunale deve decidere sulla richiesta entro termini brevi e perentori a pena della perdita di efficacia della misura. Oggetto del riesame: consiste nella impugnazione di un provvedimento che applica per la prima volta una misura coercitiva. nOn formare oggetto di riesame la misura cautelare disposta dal tribunale della proposto dal p. contro il provvedimento che aveva negato di una misura. In questo caso avvalersi soltanto del ricorso per cassazione. Procedimento: la richiesta di riesame deve essere presentata nella cancelleria del tribunale della o dal suo difensore entro il termine di 10 giorni a pena di tale termine decorre per o dalla notificazione del provvedimento, per il difensore dalla notifica di deposito che dispone la misura il presidente fa dare immediato avviso procedente (che durante le indagini preliminari il p.), la quale entro cinque giorni dalla richiesta di riesame deve trasmettere al tribunale sia gli atti presentati quando aveva chiesto la misura cautelare, sia tutti gli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta alle inoltre il difensore presentare direttamente al tribunale delle i risultati delle indagini private si svolge in camera di consiglio, con un contraddittorio facoltativo: il p. 17 di 21 e il difensore devono essere preavvisati e possono (non devono) partecipare se presenti, essi hanno il diritto di esporre oralmente le proprie conclusioni. entro 10 giorni dalla ricezione degli atti il tribunale deve depositare il dispositivo della sua decisione. poteri del tribunale: il tribunale ha un potere cognitivo limitato decide sulla base degli atti scritti e dei documenti presentati (e non su tutti gli atti di indagine raccolti fino a quel non si quindi disporre di persone, di prove non rinviabili, imporre al p. di svolgere determinate indagini. Il tribunale valuta i presupposti della misura coercitiva tenendo conto sia degli atti che erano conosciuti dal giudice che ha emanato il provvedimento, sia degli atti e documenti che le parti hanno presentato successivamente al tribunale stesso Il tribunale della pronunciare quattro tipi di decisione: 1) dichiarare della richiesta di riesame (ad es. se stata presentata oltre i 2) annullare per carenza di uno degli elementi essenziali o per vizi di 3) riformare, e modificare la misura, ma solo in modo favorevole 4) confermare la misura coercitiva anche per ragioni diverse da quelle indicate nella motivazione del provvedimento originario. Disegno di legge introdotto vari correttivi alla disciplina del riesame. nella richiesta di riesame chiedere di comparire personalmente Viene limitata la del tribunale della di integrare la motivazione mancante applicativa.. viene introdotto un termine per il deposito di 30 giorni. ammesso nei confronti di tutti gli altri provvedimenti in tema di misure cautelari quindi un mezzo di impugnazione residuale rispetto al riesame e riguarda tutte quelle ordinanze che non applicano per la prima volta una misura coercitiva. essere proposto dal suo difensore e dal p.: il p. (che non dispone dello strumento dei riesame) presentare appello contro del giudice che aveva negato di una misura cautelare ovvero contro che aveva applicato una misura cautelare meno grave di quella da lui richiesta ovvero contro che ha concesso la revoca o la sostituzione della misura su richiesta e il suo difensore possono presentare appello contro i provvedimenti cautelari diversi da quelli che applicano per la prima volta una misura Competente a decidere sempre il della una impugnazione ad effetto parzialmente devolutivo, in quanto il controllo esercitabile dal tribunale limitato a quei punti del provvedimento che sono oggetto dei motivi di doglianza esposti nella dichiarazione di impugnazione o dal p. Procedimento: deve essere proposto entro 10 giorni o notificazione del provvedimento, a pena di la dichiarazione con cui le parti redigono deve precisare (a pena di i motivi per i quali il soggetto interessato ritiene che il provvedimento debba essere annullato o modificato le di svolgimento del procedimento di appello ed i poteri di cognizione del tribunale sono in buona parte simili a quelli previsti per il riesame. 19 di 21 Se invece il giudice del riesame ha deciso oltre i termini perentori e ha dichiarato della misura cautelare non sussiste alcun effetto preclusivo a carico del p. che nuovamente chiedere la misura. La riparazione per custodia cautelare riconosciuto il diritto ad ottenere riparazione per custodia cautelare. La domanda di riparazione presentata dopo che la sentenza divenuta sulla richiesta decide la Corte con un procedimento in camera di consiglio. Il presupposto del diritto ad ottenere riparazione consiste sostanziale o formaledella custodia cautelare subita (nelle due forme della custodia in carcere o domiciliare). Il codice non impone di accertare se essa sia dovuta ad un atto illecito compiuto giudiziaria: avrebbe comportato un onere della prova molto pesante per il per questo motivo la somma di denaro chiamata riparazione e non risarcimento. La prima ipotesi, di tipo sostanziale, prevista dal 314: Chi stato prosciolto con sentenza irrevocabile il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, il fatto non costituisce reato o non qualora non vi abbia dato o concorso a darvi causa per dolo o colpa grave. Alla sentenza di assoluzione sono parificati: la sentenza di non luogo a procedere pronunciata al termine preliminare il provvedimento di archiviazione emesso delle indagini preliminari La seconda ipotesi, di tipo formale, prevista dal 314: Lo stesso diritto spetta al prosciolto per qualsiasi causa o al condannato che nel corso del processo sia stato sottoposto a custodia cautelare, quando con decisione irrevocabile risulti accertato che il provvedimento che ha disposto la misura stato emesso o mantenuto senza che sussistessero le condizioni di Tuttavia il codice pone al diritto alla riparazione alcuni ostacoli. 1) Il primo ostacolo consiste nel fatto che: Il diritto alla riparazione escluso per quella parte della custodia cautelare che sia computata ai fini della determinazione della misura di una pena ovvero per il periodo in cui anche in forza di altro titolo. 2) Il secondo dato dal fatto che non ha diritto alla riparazione se ha o ha a dare custodia cautelare per dolo o colpa grave. Procedimento la domanda di riparazione deve essere proposta alla Corte entro 2 anni dal giorno in cui la sentenza diventata irrevocabile (o stato notificato il provvedimento di archiviazione). la corte decide in via equitativa in considerazione del fatto che si tratta di una somma indennitaria e non si ritiene che siano applicabili i criteri dettati 643 comma 1. Una forma speciale di riparazione il diritto del lavoratore ad essere reintegrato nel posto che occupava prima della misura quando sia stato licenziato solo in custodia cautelare. LE MISURE CAUTELARI REALI Le misure cautelari reali comportano un vincolo di su cose mobili od immobili. Le misure in oggetto possono esser disposte, di regola, solo dal giudice. Il codice prevede due tipi di misure reali: il sequestro preventivo ed il sequestro conservativo, applicabili nei procedimenti per qualsiasi genere di reato: quindi anche per le contravvenzioni. Tendono ad evitare che il passaggio del tempo possa pregiudicare irrimediabilmente pratica della sentenza irrevocabile di condanna. Il sequestro preventivo giustificato di impedire che una cosa pertinente ad un reato possa essere utilizzata per aggravare o protrarre le conseguenze dello stesso. Il sequestro conservativo tende ad evitare che diminuiscano o si disperdano le garanzie patrimoniali che potranno permettere al condannato di pagare le somme dovute per il risarcimento del danno o per le spese di giustizia. 20 di 21 Differenza con il sequestro probatorio: mezzo di ricerca della prova e si differenzia dal conservativo e dal preventivo per la diversa perseguita. Il sequestro conservativo Il sequestro conservativo ha lo scopo di garantire delle obbligazioni civili sorte in conseguenza sia del compimento del reato, sia del costo del procedimento esso mira ad evitare che della condanna definitiva si disperdano le garanzie patrimoniali, e i beni mobili od immobili. Si fonda sui requisiti civilistici del fumus boni iuris( si dovrebbe limitare della pendenza del processo penale, non richidendosi la di condanna) e del periculum in mora( consiste nel timore di insufficienza delle risorse patrimoniali sulle quali soddisfare le obbligazioni nascenti dal reato). Soggetti legittimati a chiedere al giudice il sequestro conservativo sono il p. e la parte civile. Il sequestro conservativo ha la caratteristica di poter essere richiesto solo contro od il responsabile e dopo che penale stata esercitata. Durante le indagini preliminari il sequestro conservativo non essere richiesto. Il p. legittimato a chiederlo nei confronti del solo imputato a garanzia del pagamento della pena pecuniaria e delle spese di giustizia. La parte civile legittimata a chiederlo nei confronti e del responsabile civile a garanzia delle obbligazioni nascenti dal reato ( restituzione e risarcimento). Procedimento: il sequestro disposto dal giudice con ordinanza, senza che venga sentita la egli valuta se la pretesa del richiedente fondata e se sussiste cautelare vi sia il pericolo che vengano a disperdersi le garanzie il sequestro eseguito giudiziario. o il responsabile civile possono chiedere che il sequestro sia convertito in cauzione. Dopo del provvedimento chiunque vi abbia interesse proporre richiesta di su di essa decide in composizione collegiale il tribunale del capoluogo della provincia in cui ha sede che ha emesso il provvedimento. Revoca: il sequestro conservativo essere revocato, come avviene per tutte le misure cautelari, se ne vengono meno i presupposti. Il sequestro preventivo Il sequestro preventivo pone su di una cosa mobile od immobile un vincolo di che ha la di interrompere il compimento di un reato o di impedire il compimento di nuovi reati. soggetto legittimato a chiedere al giudice il sequestro preventivo il p. Il codice prevede tre ipotesi di sequestro preventivo: 1) quando vi pericolo che la libera di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di 2) quando vi il pericolo che la cosa possa agevolare la commissione di altri 3) quando la cosa pericolosa in di essa consentita od imposta la confisca. Regolamentazione: il sequestro preventivo essere chiesto dal p. al giudice competente a pronunciarsi nel durante le indagini competente il gip. In assenza di precise indicazioni del codice la giurisprudenza ha ricavato i requisiti del sequestro preventivo dalla disciplina di quello conservativo che fa riferimento ai concetti del fumus boni iuris e del periculum in mora Procedimento: il sequestro preventivo disposto (su richiesta del p.), dal giudice il quale valuta dei presupposti senza sentire il possessore della cosa (che essere la persona offesa o un altro soggetto).

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Capitolo 4 - misure cautelari pdf

Corso: Diritto processuale penale

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CAPITOLO 4 - LE MISURE CAUTELARI
1.I principi generali delle misure cautelari.
A.La definizione di provvedimento cautelare.
Tra l’inizio del procedimento penale e il momento in cui la sentenza viene eseguita passa
un periodo di tempo che può essere anche molto ampio in relazione al rito che viene
adottato ed all’eventualità che le parti abbiano proposto le impugnazioni previste dalla
legge.
Durante questo periodo di tempo possono sorgere pericoli per lo svolgersi del
procedimento penale e specificamente per l’accertamento dei fatti e per l’efficacia della
sentenza. Al fine di evitare tali rischi sono previste le misure cautelari.!
Le misure cautelari sono quei provvedimenti provvisori, ma immediatamente
esecutivi, che tendono ad evitare che il trascorrere del tempo possa provocare uno
dei seguenti pericoli, definiti dal codice “esigenze cautelari” .
· il pericolo per l’accertamento del reato;"
· il pericolo per l’esecuzione della sentenza;"
· il pericolo che si aggravino le conseguenze del reato o che venga agevolata la
commissione di ulteriori reati.
Comportano la limitazione di alcune libertà fondamentali tutelate dalla costituzione e dalle
convenzioni internazionali->libertà personale, di circolazione, di disporre dei propri beni
mobili e immobili.
Le principali caratteristiche delle misure cautelari sono:"
1) strumentalità- rispetto al procedimento penale: le misure cautelari hanno lo scopo di
evitare che si verifichino determinati pericoli per il procedimento penale (le esigenze
cautelari di cui sopra)
"
2) urgenza-essa ricorre quando un ritardato intervento rende probabile il verificarsi di uno
dei fatti temuti (che sono sempre le esigenze cautelari di cui sopra)
"
3) prognosi di colpevolezza allo stato degli atti- l’applicazione di una misura cautelare
personale richiede l’accertamento di “gravi indizi di colpevolezza” basato sugli elementi di
prova che l’accusa è riuscita a raccogliere sin dall’inizio delle indagini; tale accertamento
non deve essere sommario, anzi il codice impone che esso sia fondato su elementi di
prova e adeguatamente motivato.
"
4) immediata esecutività- il provvedimento è immediatamente esecutivo (e rimane tale
anche nel caso in cui contro di esso sia stata proposta impugnazione); ciò significa che la
polizia giudiziaria ha il potere di adempiere al relativo comando in modo coercitivo, cioè
anche contro la volontà di colui che vi si oppone.
"
5) provvisorietà- gli effetti del provvedimento sono provvisori, cioè non condizionano la
decisione finale del giudice; da tale caratteristica derivano due corollari:"
- in primo luogo, il provvedimento cautelare mantiene la sua esecutività fino a che non sia
divenuta esecutiva la sentenza definitiva;"
- in secondo luogo, il provvedimento cautelare è revocabile o modificabile in attesa della
sentenza definitiva.
"
6) previsione per legge- la Costituzione esige che la legge preveda espressamente i casi
ed i modi nei quali il provvedimento dell’autorità giudiziaria può porre limiti alle libertà