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Manuale di giornalismo, Barbano

Riassunto manuale di giornalismo
Corso

Storia del diritto

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Anno accademico: 2017/2018
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Università degli Studi di Teramo

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LA NOTIZIA Il problema della Una breaking news una notizia che rompe il flusso normale di informazioni e si impone del pubblico per la sua rilevanza (ad esempio un tornado). Nelle prime righe che costituiscono del pezzo, lead il giornalista racconta dove e quando accaduto, quali conseguenze ha causato sulla popolazione civile. Mentre il giornalista scrive il pezzo, i colleghi del news desk setacciano i social network alla ricerca di utenti che, attraverso messaggi, link o modifiche di status, aggiornino sulla situazione. Poi caricano sul sito i primi video diffusi dalle televisioni o da semplici cittadini che, con telefonini e videocamere, documentano in diretta e lo condividono tramite YouTube, Facebook, Twitter. Nel frattempo analizzano il materiale fotografico diffuso in rete dagli utenti e caricano sul sito le prime immagini inviate dai fotoreporter del giornale presenti sul posto o da collaboratori freelance, raccogliendole in gallerie fotografiche che mostrano quanto sta accadendo. Dopo aver diffuso tempestivamente sul sito web con le informazioni avute il giornale pubblica cartacea del giorno successivo un altro articolo firmato dallo stesso giornalista, completo degli aggiornamenti ora arrivati in redazione. Il giornalista recarsi sul posto per valutare direttamente i danni causati e raccoglie le testimonianze dei cittadini o di esperti (nel caso del tornado si informa dai tornado cheaters, dai sopravvissuti al cataclisma, dagli infermieri, dal direttore e aggiornare il suo account Twitter. Nel frattempo, altri reporter dello stesso giornale raccolgono informazioni sopraggiunte nelle ultime ore e contatta le fonti istituzionali per completare News Desk, il settore multimediale del quotidiano, completa poi la copertura con una galleria fotografica dettagliata. Se un evento importante si verifica in Italia la notizia viene riportata dai siti web delle maggiori testate giornalistiche che pubblicano gli aggiornamenti diffusi e postano multimediale i video (tornado). Mentre nelle edizioni cartacee la notizia compare solo tra le Se coinvolge alcuni italiani, la stampa nazionale lo in un altro modo, attribuendogli differente. Ancora, se le persone appartengono a una stessa regione, la notizia ulteriore rilevanza per le cronache regionali. In il compito del giornalismo moderno consiste nel selezionare gli eventi accaduti nel mondo, eliminando quelli non ritenuti interessanti, e porli del pubblico. Una funzione fondamentale, definita in in cui il giornalista era intermediario tra di un fatto e la sua diffusione pubblica. del web e delle tecnologie connettive che caratterizza il nostro tempo, il suo ruolo consiste ancora e anzitutto nella di selezionare dal flusso di informazioni quelle utili a definire uno spazio pubblico trasparente. Se questa abbondanza di notizie, spesso frutto di sleali ma efficaci strategie di pressione, non fosse selezionata, analizzata, controllata, messa in prospettiva e dotata di senso da un professionista, le informazioni rischierebbero di perdere valore. tecnologica, la diffusione globale di internet e dei social network stanno portando alla ridefinizione della professione e della sua pratica quotidiana, facendo che il tempo della rappresentazione giornalistica e il tempo del consumo non siano successivi ma coincidano con il tempo della produzione, della sua ricostruzione operata in tempo reale dai vari intermediari giornalistici (reporter, redattori, fotografi) mentre il fatto si sta svolgendo. Dal al mediatore multimediale Gli studi sulla della iniziano negli anni con del concetto di gatekeeping, il meccanismo di selezione delle notizie dei canali organizzativi dei media. quello di arrivare a stabilire scientificamente le con cui avviene tale processo di scrematura. La figura del giornalista che funge da gatekeeper rappresenta un elemento centrale del modello classico di mediazione giornalistica, in cui la negoziazione, il processo di selezione e sintesi che dal fatto porta alla notizia, di tipo lineare: il giornalista apprende il fatto da una fonte, lo valuta e lo diffonde al pubblico. Tale unidirezionale oggi ampiamente superata da un circuito comunicativo interconnesso e interattivo, in cui sfuma sempre la distinzione tra emittenti e riceventi. modifica in maniera sostanziale anche il ruolo del gatekeeper. Carlo Sorrentino, uno dei acuti studiosi italiani dei media, distingue tra: negoziazione situata: interna alla redazione, dove il giornalista chiamato a definire la rilevanza delle informazioni in suo possesso e decidere la collocazione e lo spazio da assegnare ad ognuna di esse negoziazione di contesto: procede di pari passo con la precedente, coinvolge soggetti esterni, come fonti e pubblico, ugualmente abilitati a ricevere e pubblicare informazioni. Le fonti. Sono in grado di attivare del pubblico senza mediazioni, o quantomeno affiancando la mediazione giornalistica, per imporre in agenda i propri soggetti. delle fonti realizza un radicale cambiamento di prospettiva, influisce del lavoro giornalistico di raccolta, selezione, temi e trattamento e diffusione delle notizie. La concorrenza. Il confronto continuo tra testate influisce nella scelta degli eventi che faranno notizia e induce la redazione a cercare di prevedere la valutazione determinato fatto dal concorrente e il suo successivo comportamento. Tale processo determina in alcuni contesti, un effetto di omologazione Il pubblico. Da sempre il processo di nascita di una notizia richiede pubblici interessati a conoscerla e a giustificarne quindi la divulgazione. il gruppo giornale si sforza di immaginare quale sia il suo pubblico, reale o potenziale. Oggi il pubblico, grazie alle offerte dallo sviluppo giornalisti, producendo informazioni attraverso blog, foto, video e social media. Il giornalista quindi non sacerdote attribuita a un informativa. professionale di un tecnologico, interagisce con fonti e Egli continua a svolgere il suo ruolo di mediatore se accetta di farlo in un nuovo contesto in cui non ha informativa. il ruolo attivo del pubblico a scardinare la della tradizionale negoziazione giornalistica e a definire un nuovo ecosistema comunicativo. Ma questo nuovo ecosistema, da una parte riduce il monopolio della mediazione giornalistica, assegna ad essa un ruolo qualitativamente nobile: il giornalismo realizza a beneficio del cittadino una costruzione di senso della La prima tappa di tale costruzione consiste nella scelta, nella gerarchizzazione e nella presentazione delle notizie, nella ricerca della cosiddetta newsworthiness di ciascun fatto, nella sua intesa come che rilevante. La seconda tappa attraverso cui il giornalismo opera una costruzione di senso della a beneficio del cittadino attiene alla sua di offrire spirituale o materiale che sia. Rappresentazione e contrapposizione La rappresentazione la di un avvenimento di rappresentare una certa sociale, politica ed economica, o di fungere da specchio di un certo atteggiamento culturale che incarna modelli socialmente dominanti. Quanto un fatto rappresentativo dei comportamenti, della delle idee di ciascuno di noi, tanto suscettibile di diventare notizia. La contrapposizione faccia di questa consonanza tra fatti e modelli sociali. I valori delle routine produttive Ci sono requisiti che vengono richiesti a un evento per arrivare ad acquisire la in mancanza dei quali lo stesso evento viene discriminato: non lo statuto pubblico di notizia e non a far parte delle conoscenze del pubblico. In pratica ci sono dei criteri che aiutano a capire come lavorano i giornalisti e quali sono i loro vizi, piuttosto che quali siano le notizie rilevanti e meritevoli di essere veicolate. La non rappresenta un elemento costitutivo della notizia, ma una di alcuni fatti suscettibili di produrre notizie. Nuovo quel fatto sconosciuto, mai raccontato dai media anche se avvenuto precedentemente e rimasto ignoto (rapina, omicidio, legge approvata, protesta, fenomeno sociale, agire da elemento qualificante della in quanto capace di suscitare emozioni di e di interesse ma anche di preoccupazione e di angoscia. intesa come o inconsuetudine di un fatto. non giornalisticamente irrilevante, ma un elemento accessorio e qualitativamente specifico di un fatto, in grado di attivare meccanismi di interesse. Ma comunque il rischio di far coincidere con il notiziabile. dunque corretto distinguere notizie eccezionali, che si caratterizzano per il loro contenuto di da notizie fenomeno, che si collegano a interessi e atteggiamenti diffusi nel corpo sociale. del tempo reale, in cui le tecnologie della comunicazione e internet permettono il racconto immediato al di delle scadenze temporali richieste dai formati giornalistici, le notizie tendono a riguardare eventi il possibile a ridosso del momento della loro trasmissione. Oggi la notizia essere addirittura raccontata in diretta (attentato settembre 2001). Tale velocizzazione ha incidenza sia per i media attrezzati a sfruttarla, come i siti di informazione online, dove di un fatto fa premio sulla gerarchia temporanea tra le singole notizie, sia per gli stessi media tradizionali, come i quotidiani, per i quali una notizia accaduta la sera precedente inizia ad avere corsia preferenziale rispetto a risalente alla mattina precedente. possibile classificare le notizie in base al loro rapporto con il ciclo di produzione: rappresentano fatti noti in anticipo, la cui copertura essere pianificata per tempo inaspettate: sono eventi che accadono e devono essere diffusi per renderne conto al pubblico e allo stesso tempo anticipare la concorrenza non programmate: prive di un riferimento temporale In relazione alla loro durata invece vengono distinte in: 1. in via di sviluppo: si tratta di informazioni su eventi che hanno bisogno di tempo per essere conosciuti completamente 2. continuative: sono quelle informazioni che si ripetono ciclicamente e proprio in base alla propria scansione temporale classificazione esamina invece il ruolo che la dimensione temporale gioca sulla natura degli eventi che fungono da presupposto delle notizie. In questo senso si distingue tra: hard news: riguardano notizie centrate su eventi immediati, di fronte impatto per pubblica. Sono anche definite breaking news, notizie che le categorie soft news: in genere sono informazioni evergreen prive di riferimenti temporali, sempre valide, quindi immagazzinate e diffuse a discrezione dalla testata. Fanno parte di questa categoria le cosiddette features, nel gergo giornalistico italiano tradotte con il termine di storie news is good atti di violenza e crimini hanno ottime di diventare notizie. Alcuni studi rivelano infatti come il pubblico segua con particolare interesse gli eventi drammatici per la partecipazione emotiva che suscitano. tuttavia legittimo considerare il rischio di una distorsione della come effetto di una comunicazione fondata in prevalenza su drammi e tragedie, in cui spesso gli aspetti positivi sono ignorati. Il risultato del mondo non solo sconfortante, ma del tutto incompleta. Interesse umano. Questo criterio riguarda il livello di che una notizia trasmette, la sua attitudine a sollecitare sentimenti di comprensione, empatia, o, al contrario, di riprovazione morale. negativo del considerare umano un elemento costitutivo della rappresentato dal rischio di stimolare un sentimentalismo patetico. Dimensioni e prestigio sociale delle persone coinvolte. Per attribuire importanza a un fatto, i giornalisti valutano quante e quali persone riguarda. Il fatto ha maggiori di diventare notizia se riguarda persone e paesi Innovazione. A suscitare grande interesse nel pubblico sono spesso le conquiste e tecnologiche che incidono direttamente sulla vita della gente. Effetti pratici. Questo criterio una diretta conseguenza del fatto che il rapporto tra i media e i suoi fruitori si fonda su Tale criterio rinvia alla nozione di scoop, ossia dare notizia di un fatto o un particolare dello stesso anticipando le testate concorrenti sul tempo. non solo crea interesse nei lettori, ma prestigio alla testata. In in cui le notizie spesso giungono sulle scrivanie dei giornalisti direttamente dalle agenzie di stampa, avere notizie di prima mano diventa un valore fondamentale. Vicinanza. Semplificando si potrebbe dire che quanto un fatto accade vicino ai lettori, tanto probabile che interessi loro. La vicinanza da intendersi in senso geografico, per cui la direttamente proporzionale alla distanza tra il luogo in cui si verificato e quello in cui la notizia arriva alla percezione dei fruitori. Non un caso che le sedi di corrispondenza dei media siano ubicate tenendo conto della che avvengano fatti notiziabili. Una teoria della notizia l fatto diventa notizia solo nel momento che ne fa il giornalista, nel momento della scelta. Il contesto esterno Esso rappresenta di percezione della notizia, di accoglimento a cui la notizia destinata. La rappresentazione del contesto esterno presuppone per il giornalista: 1. conoscenze di ordine commerciale, come la natura del mercato e del target del medium di appartenenza 2. conoscenze di natura sociale e psicologica riguardo agli interessi e ai modelli del lettore in un dato momento storico 3. una professionale che sia in grado di rapportare ai valori condivisi di una di cui il giornalista testimone Cercare il rapporto tra gli eventi e il contesto in cui vengono raccontati significa anzitutto contestualizzare la notizia del mercato dove si colloca. Il giornalista non infatti ignorare il target e commerciale a cui appartiene il lettore del giornale per il quale scrive. Inoltre, oggi il lettore tipo viene individuato da ricerche sociali e statistiche che riguardano prevalentemente il grado di conoscenza o di gradimento di singole notizie o tematiche affrontate dai media nei giorni o nel giorno precedenti il sondaggio. I risultati di queste ricerche influenzano inevitabilmente la selezione e il trattamento delle future notizie. Il contesto etico di riferimento un terreno in continua negoziazione che include anche la sfera morale, nel senso che esso comprende dei valori di una di cui il giornalista deve farsi interprete. Per meglio definire tale ambiente valoriale ci si definire a concetti storici come quelli di e di senso del pubblico definisce sociale attorno ai valori da cui dipendono la difesa e la sicurezza di una non solo con riferimento alla tutela delle persone, delle famiglie e della statale, ma anche alle scelte fondamentali di indirizzo economico e alla difesa di interessi collettivi e sociali. il concetto di comune senso del pudore individua il complesso di regole che pubblica riconosce valide per proteggere una convivenza in sereno equilibrio nella del tempo. I due concetti, nel loro continuo variare, oltre che individuare una serie di beni da proteggere nei rispettivi campi di pertinenza, sono rivelatori di una condivisione sociale di valori dei quelli il giornalista testimone e interprete. Il contesto etico di riferimento non dovrebbe mai essere un riferimento ideologico con cui stabilire una complice identificazione, ma solo un terreno di valori, linguaggi e visioni individuali e collettive a cui riferire fatti e fenomeni. Il concetto di contesto etico di riferimento rimanda alla nozione di Il contesto esterno ai tempi del Web 2 della comunicazione globale pone la di verificare se i criteri di siano ancora applicabili e validi. dunque una trasformazione organizzativa e di ruolo che parallela allo sviluppo delle nuove tecnologie, alla moltiplicazione dei canali di trasmissione, delle piattaforme di pubblicazione e quindi al dominio della rete, nella quale la istituzionale del giornalista sfuma e si diffonde nella Il giornalismo ai tempi del Web 2 mantiene la sua funzione sociale ma modifica velocemente la sua forma e la sua organizzazione. Se da una parte il web consente di comunicare con un pubblico molto vasto, nello stesso tempo esso in grado di selezionare un pubblico di accomunato da idee, interessi, passioni e regole particolari che in rete assumono la forma di fenomeni sociali e di virtuali. Internet non quindi solo una piattaforma, ma un luogo deputato allo storytelling collettivo. I concetti di contesto esterno e di contesto etico di riferimento sono quindi applicabili anche al pubblico del web, in grado spesso di anticipare di idee, valori e tendenze del corpo sociale, dando vita e forma ad alcuni fenomeni culturali locali e globali. Con una sostanziale differenza: nella comunicazione tradizionale il contesto esterno un contesto di mera ricezione della notizia. Ai tempi e il pubblico della rete diventa invece un elemento fondamentale del newsmaking, come mai lo era stato in passato. In un panorama mediale articolato, la distanza tra il giornalista e il lettore diminuita notevolmente. Il primo deve andare alla ricerca di un pubblico non omogeneo ma sempre riconoscibile nella sua frammentato in nicchie di interesse e altamente esigente, il quale sulla rete richiede testi brevi, scaricabili su varie piattaforme, leggibili ovunque. Con del Web 2 entra in scena un nuovo protagonista: il lettore digitale, con abitudini ed esigenze diverse rispetto a quello tradizionale: vuole intervenire, commentare una notizia, aiutare il giornalista nel suo lavoro. Un terzo profilo di cambiamento riguarda i singoli fatti e fenomeni che fungono anche sulla rete da presupposto di notizie. che caratterizza la rete rispetto ai precedenti canali e mezzi di comunicazione la sua di dare forma e virtuale ai messaggi che veicola. In relazione ad uno stesso fatto reale possono quindi determinarsi due distinti profili di uno riferito al contesto esterno dei media tradizionali e un altro che deriva dal rapporto tra la rappresentazione del fatto sulla rete e il contesto di ricezione del web. si determina a causa acquisire informazioni in tempi rapidi e secondo procedure produttive standard. Sono presenti online e oggi, attraverso siti web e social network, passano giornalistica, comunicando direttamente con il proprio pubblico. Ai giornalisti offrono materiale tramite gli uffici stampa e permettono la pianificazione di mezzi e risorse per gli avvenimenti da coprire inseriti nello scadenzario, degli eventi previsti, di cui si quasi per scontata la Le fonti entrano in gioco quando il giornalista non testimone diretto di fatti o fenomeni di cui scrive. La certezza della fonte assume il ruolo di garanzia della che il giornalista in notizia. ha come conseguenza una distinzione che incide sulla stessa della fonte: si dicono fonti dirette o testimoniali quelle rappresentate da chi ha preso parte o al fenomeno oggetto di informazione e riferisce o in prima persona come protagonista o testimone sono invece fonti indirette quelle che riportano fatti e fenomeni per averne ricevuto notizia da altri, senza quindi averli visti o seguiti direttamente. Queste ultime rappresentano le fonti da cui arrivano ai giornalisti la maggior parte delle informazioni e annoverano tra gli altri agenzie di stampa, notiziari televisivi e radiofonici, testate online, blog privati e oggi una miriade di informatori che sviluppano il fenomeno del citizen journalism che sta cambiando i connotati della comunicazione. Le fonti possono essere catalogate in base ad alcuni presupposti: autorevolezza: viene determinata dal grado di importanza della fonte da cui proviene fondata sulla di precedenti informazioni fornite dalla stessa fonte requisito di dubbia rilevanza, ma fondata della fonte a fornire informazioni sufficienti in tempi rapidi. Il problema della delle informazioni il cuore della del giornalista nel suo rapporto con la fonte. In ogni caso il giornalista entra sempre spesso in contatto anche con le cosiddette fonti chiuse o riservate, come atti giudiziari prima della fine di informative delle forze piani militari, Le agenzie di stampa Una delle fonti del lavoro giornalistico rappresentata dalle agenzie di stampa. La loro basata sulla raccolta di informazioni tramite sedi regionali, nazionali, internazionali e sulla loro diffusione a testate giornalistiche, associazioni, enti pubblici e privati che sottoscrivono un abbonamento. Esse costituiscono il grande motore di produzione delle notizie e sopperiscono delle testate di una copertura totale e rapida degli eventi. Nel caso delle agenzie di stampa occorre tener presente la loro doppia natura: sono fonti per gli altri media e media a loro volta per il pubblico di utenti pubblici e privati abbonati, a cui diffondono direttamente le notizie. Il valore di non dipende solo dalla nella raccolta e nella trasmissione, ma delle informazioni fornite. Le notizie di agenzia si presentano sottoforma di: flash: notizia che unisce e concisione massima spesso in una sola riga take: notizia approfondita, ricca di dettagli e particolari, redatta nella forma della con gli elementi essenziali al primo posto, poi le circostanze e i particolari in ordine decrescente di importanza Il criterio di classificazione importante delle agenzie riguarda del lavoro svolto. Si distinguono agenzie nazionali: dispongono di reti di informatori, che consentono di fornire un prodotto completo dei confini nazionali e stringono accordi con agenzie internazionali per ricevere informazioni agenzie internazionali: fungono da agenzie nazionali nei paesi di origine e ricevono informazioni da corrispondenti dislocati nelle aree importanti mondiale agenzie mondiali: raccolgono e diffondono notizie, foto, video su scala globale, possiedono collaboratori e giornalisti dislocati in tutte le aree del mondo e uffici di corrispondenza nella maggior parte delle capitali I social media come fonti La rete e la conseguente moltiplicazione delle fonti hanno proiettato il giornalista in una nuova dimensione professionale, dove possibile fornire notizie e interagire con il mondo, cercando o approfondendo informazioni, attraverso motori di ricerca, database online, web tv, siti web specializzati, Proprio le reti sociali costituiscono uno strumento imprescindibile del lavoro giornalistico, utili come canali per acquisire e diffondere informazioni, dialogare con il pubblico ricavandone idee per articoli e servizi, contattare nuove fonti, promuovere il brand di una testata. Per le caratteristiche di immediatezza e Twitter il social media utile giornalistica. La piattaforma di microblogging consente infatti di creare un vero e proprio flusso di notizie, simile a quello prodotto dalle agenzie di stampa, attraverso cui possibile selezionare fonti, professionali e non, dalle quali attingere informazioni. In occasione di notizie di particolare rilevanza nazionale o internazionale, per facilitare ad altri punti di vista, le redazioni integrano la propria offerta giornalistica col materiale diffuso da fonti istituzionali, giornali, tv locali o testimoni sul campo, attivi i propri account con messaggi o fotografie. I social media giocano quindi un ruolo chiave nella raccolta di informazioni anche in paesi dove vige la censura o in casi di blackout informativo da parte dei media tradizionali. Proprio la verifica della fonte diventa una competenza fondamentale per qualunque giornalista che voglia utilizzare materiale di prima mano raccolto su internet. Il rischio infatti quello di diffondere informazioni prive di fondamento o distorte. Per quanto riguarda Twitter ci sono alcuni elementi fondamentali da considerare: 1. orario di pubblicazione: verificare di un messaggio permette di capire se una testimonianza verosimile o meno. Andando a ritroso della parola chiave della notizia in questione possibile risalire esatta in cui stata originariamente diffusa 2 contestuali: analizzare i tweet contestuali al messaggio principale, come fotografie che accompagnano la segnalazione, consente di valutarne meglio la 3. autorevolezza: considerare le credenziali che ha twittato la notizia, verificando le informazioni pubblicate nella sua minibiografia, nel proprio sito o blog, essere utile per stabilire della fonte quanti tweet in passato?: verificare sempre il numero di messaggi che la fonte ha pubblicato in passato (le che si tratti di un falso sono inversamente proporzionali ai tweet diffusi) quali tweet in passato?: cercare di ricostruire il contesto in cui sono avvenute le precedenti conversazioni scorrendo lo storico dei messaggi pubblicati recentemente fino agli ultimi tweet importanti, consentire di verificarne la coerenza temporale 4. controllare su un motore di ricerca: ricercare le tracce che ha lasciato in rete e la sua presenza in altri network sociali, magari inserendo su Google il suo nickname, consente di approfondire il suo profilo 5. cercare altri tweet correlati: verificare se qualche altro utente ha diffuso altri messaggi relativi alla stessa notizia, incrociando le informazioni, per rafforzare la dei messaggi recuperati 6. cercare un contatto diretto: contattare direttamente che ha diffuso per conoscerlo e valutarne la prova del nove del procedimento di verifica della fonte Il nuovo ciclo della notizia Internet e il processo di digitalizzazione hanno destrutturato gli equilibri di un sistema mediatico basato sulla supremazia del broadcast radiofonico e televisivo, attraverso il passaggio dalla del villaggio, fatta di rapporti diretti e culture stabili, alla globale. La rivoluzione propiziata dalla rete porta al superamento della comunicazione monodirezionale dei mezzi tradizionali per abbracciare quella bidirezionale concepita sul feedback immediato inviato da chi riceve il messaggio. Tale passaggio storico ha inciso profondamente del giornalista, il quale ha dovuto rinunciare al monopolio della comunicazione professionale, e del suo il quale oggi prendere parte attiva al processo di newsmaking, alla negoziazione giornalistica che porta dal fatto alla notizia. La tecnologia ha reso concreta del giornalismo tradizionale di interagire con i lettori. La notizia non solo diventata simultanea dei fatti, ma cresce nel tempo e si evolve arricchendosi con di testimonianze, commenti, documenti, foto e video. Il sistema connaturato alla logica del flusso, propria del giornalismo online, abbatte le barriere spaziotemporali e trasforma ogni informazione in una developing news, una notizia in continua evoluzione. Come si scrive In principio erano le 5 W, la genesi di questa formula viene fatta risalire dagli storici del telegrafo. In tale tecnica correlata a una nozione di notizia coincidente con quella di fatto e alla modesta della industriale ottocentesca in cui nasce e si sviluppa, dalla penny press in poi, il giornale moderno. Esse sono del giornalismo anglosassone, per cui il contenuto del giornalismo niente di che fatti, separati dalle opinioni e rappresentabili in una pretesa Un fenomeno letterario che ha innovato profondamente il giornalismo contemporaneo il new journalis: nuovo stile di scrittura diffusosi negli USA a partire dalla fine del 1970 ad opera di interpreti giornalisti come Wolfe, Capote, Mailer, Didion, Thompson. Il News Journalism realizza una fusione fra letteratura e giornalismo, attraverso di motivi tipici della narrativa nelle strutture del giornalismo tradizionale. Il teorico di questo movimento Tom Wolfe di numerosi neologismi fra cui right Nasce il una forma stilistica ibrida che resta fedele ai fatti narrati, ma consente a lettore di trovarsi sulla loro scena e quasi attraversarli, guardandoli da angolazioni. Il new journalism ci porta per la prima volta dentro il tempo e dentro lo spazio della notizia, utilizzando 4 criteri: 1. Costruire una sequenza logica o cronologica per le scene successive, escludendo interventi di raccordo del 2. Realizzando di contesti, stili di vita, modi di pensare attraverso un uso di dettagli realistici dal forte valore 3. utilizzando uno o punti di osservazione interni alla storia, coincidenti col punto di vista interiore dei 4. utilizzando dialoghi per ricostruire i fatti, coinvolgendo maggiormente il lettore Nel panorama giornalistico, del new journalism segno uno spostamento dalla tradizionale cronaca delle news sulle 5w agli approfondimenti delle features. Le features offrono una lettura dei fenomeni economici, sociali e culturali che attraversano la colti dentro la dimensione esistenziale degli individui, ovvero dentro i vissuti delle persone. Negli USA si dibattuto a lungo delle feautres dove si sono sviluppate a cavallo fra gli anni 70 e 80 se di questo strumento giornalistico presentasse il rischio o la conseguenza di una minore Osservandole con occhi europei, le features continuano a dimostrare una straordinaria di diagnostica sociale, riuscendo ad analizzare talvolta in anticipo il dispiegarsi di fenomeni e cambiamenti che attraversano le contemporanee. La divisione tra news e features corrisponde ad una divisione tra: 5. Una rappresentazione schematica della oggettiva, censibile mediante le 5W 6. Rappresentazione simbolica, che cerca nel fatto il fenomeno, impone un lavoro di conoscenza, interpretazione e confronto con la e utilizza strumenti della narrativa giornalistica e della letteratura. La focalizzazione esterna presuppone una narrazione esterna al dove e al quando della situazione narrata, attraverso la quale il giornalista racconta con distacco gli avvenimenti. Questa scrittura viene definita oggettiva e prevede il procedere per sintesi, impiegando concetti piuttosto che immagini, rappresentazioni situazioni. Il tempo della scrittura oggettiva il passato prossimo, quelli della tecnica narrativa sono il passato remoto e La focalizzazione interna si ha quando la narrazione avviene dal contesto interno Il giornalista essere testimone o protagonista di che racconta, in tal caso si parla di scrittura soggettiva. A questa categoria appartengono le inside sories, nella quale il cronista assume fittizia per testare un certo atteggiamento sociale. avvalersi di una tecnica espressiva nota come regressione: assume il punto di vista di un personaggio sintomatico di un contesto sociale che si vuole rappresentare. Si parla di eclissi Il tempo utilizzato il presente. Questo tipo di focalizzazione analitico che sintetico, mette in scena situazioni attraverso un lessico centrato sui dettagli del fatto. La ricostruzione cronistica (intreccio) modificare la successione delle singole fasi, in modo da portare il lettore sulla scena del fatto costruendo un incipit in media res, ovvero, un inizio in mezzo agli eventi. Questa tecnica,largamente usata, viene motivata con di aumentare la suspence e coinvolgere il lettore, attraverso una sorta di inversione della fabula. essere utilizzata senza creare un effetto distorsivo risponda pienamente a una strategia di rigoroso rispetto del contesto interno dei fatti. Tale condizione rispettata a condizione che: I dettagli oggettivi e soggettivi impiegati per ricostruire la scena siano colti dal cronista nella loro effettiva cronologica degli eventi non determini una frattura logica della notizia. Una teoria del lead Il lead si definisce come la prima ricostruzione della notizia in grado di rappresentare il rapporto fra il fatto e il contesto di ricezione della stessa. Esso si avvale di dettagli oggettivi e soggettivi che mettono a fuoco tale rapporto offrendo al lettore il senso della notizia. Esistono 4 tipologie di Lead: Enunciazione: ha una funzione denotativa, volta ad informare attraverso una narrazione dei fatti che tende il contiguo alla regola delle 5 w e al genere del resoconto. possibile portare il lettore in media res anche utilizzando una focalizzazione esterna, diretta dei fatti. Situazione: punta a una focalizzazione interna e porta il lettore in media Utilizza una situazione per portare subito il lettore sulla scena dei fatti. La situazione riguardare una fisica, una condizione personale o un fenomeno sociale. La focalizzazione sempre interna. Dichiarazione: parte da un discorso riportato in forma Si concentra del discorso diretto e indiretto e consistere in una o espressioni verbali, in un dialogo o anche in un monologo. portare il lettore in media res sulla scena dei tutte le volte in cui le parole riferite rappresentano il punto di vista di un protagonista o di un testimone. Flusso di coscienza: associazione di emozioni, immagini, idee che fluiscono liberamente senza alcun tentativo di organizzazione o di selezione. Questo lead consistere anche in un dialogo diretto a scrivere attraverso il punto di vista interno dei protagonisti un contesto sociale che si vuole rappresentare. Il dialogo utilissimo quando si vuole far vedere sentire senza intervenire nella narrazione. Tipi di dialogo: A) Secco e libero: senza descrizioni e senza legatura costituita dai verbi dichiarativo (Dire, rispondere, spiegare), in modo da conferire alla narrazione maggiore immediatezza. B) Legato: quando necessario separare le singole espressioni verbali per renderle evidenti. C) Monologo: servire a rappresentare una forma mascherata di intervista, quando il punto di vista interno i suoi riferimenti etici e culturali sono il vero contenuto della stessa assai del significato letterale o del senso logico delle risposte. Interrogativo: il giornalista si pone in relazione dialettica col suo Instaura con il lettore un approccio dialettico, portandolo sulla scena di un dibattito che funge da specchio ai fatti narrati. Il dettaglio Consente di inquadrare il contesto interno del fatto, ovvero quel fascio di relazioni che questo ha con la sua dimensione fisica, spaziale e temporale. Ipotassi: il periodo si struttura su un assetto gerarchico, sulla subordinazione di una o frasi a una principale. di questa concatenazione di livelli un rallentamento del ritmo della scrittura. tendenzialmente congeniale a una focalizzazione esterna. Metatassi: un cambiamento di scrittura sintattica che avviene di una singola frase. Tale modifica svilupparsi in 2 direzioni: Nominalizzazione : rinuncia alle forme verbali a vantaggio dei sostantivi: della vittima. Essa riduce la della scrittura tutte le volte in cui il sostantivo che sostituisce il verbo trasforma visibile in una descrizione sintetica Ellissi: omissione di una frase di uno o termini che possibile sottintendere. Nella scrittura giornalistica essa tende del predicato verbale, creando un effetto di concisione e a vantaggio di una della scrittura: ladri in fuga verso della banca. La costruzione del pezzo in maniera ellittica consente di portare il lettore in media res e rendere la imprime un improvvisa accelerazione e ha di far scorrere una sequenza di immagini davanti agli occhi del lettore. La punteggiatura Punto: Funzione di coesione testuale, separa due proposizioni per assicurare il collegamento tra le parti di un discorso a un livello profondo realizza una saldatura tra i singoli enunciati mediante una pausa che funge da collante tra proposizioni o locuzioni poste fondamentalmente sullo stesso del punto si ricollega a quello consiste della frase di uno o termini che possibile sottintendere creando un effetto di coesione testuale attraverso la cancellazione degli elementi di una frase che nella sua apparente incompletezza su collega a concetti antecedenti. Virgola:Traccia i confini logici e semantici delle singole preposizioni di una stessa frase. Usata tra soggetto e creazione di un effetto cataforico: posposizione o del soggetto al fine di enfatizzarne il ruolo o il significato e sollecitare in tal modo il coinvolgimento emotivo del lettore. I due punti 1. Usati in sostituzione della virgola per anticipare un elenco di nomi, situazioni Usati in sostituzione della virgola per offrire una spiegazione o con il valore di una congiunzione causale o consecutiva Nella titolazione introducono un discorso diretto, omettendo le virgolette soprattutto quando non rappresentano le frasi letterali pronunciate dalla fonte ma una loro sintesi. Figure retoriche del giornalismo Accumulazione: accostamento di termini indicanti oggetti, immagini, emozioni in modo ordinato e progressivo o piuttosto caotico, al fine di ottenere un puzzle composito o un effetto di rottura degli schemi Anacoluto: combinazione di due espressioni linguistiche collegate per il senso ma non coerenti sintatticamente Analogia: una sorta di similitudine irrazionale che stabilisce una corrispondenza intuitiva e arbitraria tra oggetti e soggetti svincolati da rapporti logici Iperbole: descrizione esagerata della per eccesso o per difetto: il prezzo del petrolio schizza alle stelle Metafora : consiste nel sostituire a una parola parola, legata alla prima da un rapporto di somiglianza e in grado di proporre una vera e proprio identificazione attraverso una forzatura semantica. Consente di dare al significato oggettivo delle parole un riverbero di senso. Metonimia: consiste nel sostituire un termine da interpretare in modo con un altro che ha con il primo una relazione di rappresentare la causa per o per la causa, per il concreto e viceversa. Una forma particolare di metonimia la Qualche centinaio di metri a Sud, oltre il capo di Punta Rossa, una grande vela rossa come un lama, piegata a Ossimoro: consiste due parole di significato opposto, una delle quali ha una funzione determinante nei confronti Fari, miniere, passi alpini, fortezze, strade, ferrovie, stazioni, fattorie, depositi di scorie atomiche, dighe. Rovine Similitudine: un paragone, introdotto da alcune locuzioni tipo: come, simile a, Tra un sipario e di nubi comparve una cresta dentata come uno stegosauro, e poi ancora. Sinestesia: consiste due parole appartenenti a piani sensoriali diversi: visivo, fonico, tattile, olfattivo. Scrittura fortemente percettiva. A Darra Adamkhel, una 40ina di km dalla cittadina di Peshawar, il giorno comincia con pungente della polvere da sparo. Focus e struttura Dopo essersi messo in relazione con il lettore attraverso il lead, il giornalista chiamato a sviluppare nella sua interezza. Il focus 1. sostanza della mediazione giornalistica, la quale consiste in un percorso di conoscenza tra la dei fenomeni naturali e umani che cadono sotto la sua osservazione e le domande della gente. Tale mediazione mette in relazione gli eventi e il loro contesto interno di appartenenza con il contesto esterno di ricezione della notizia. Nello stabilire questo rapporto si realizza una costruzione di senso che coincide con una lettura della e con una sua interpretazione. In tal modo il giornalismo fornisce al lettore una visione con cui confrontarsi e attraverso cui costruire una propria rappresentazione personale e una propria opinione. Il focus il cuore di questo 2. condensa quella costruzione di senso che riassunta o evocata da un dettaglio e che poi nello sviluppo esplicitata e il riferimento contenutistico narrazione. 3. in relazione etica con i fatti narrati, rappresenta i valori e i significati che essi nella loro concatenazione esprimono o mettono in discussione. Esso svela al lettore il un dato articolo scritto. Il focus in rapporto con la strategia professionale del giornalista, incarna coscienza e del messaggio e dei suoi 4. non lo sviluppo di un singolo concetto, ma rappresenta una trama di valori e di contenuti in cui inscritta narrazione della notizia. Si potrebbe definire come il metalinguaggio della notizia, capace di riassumere la strategia di comunicazione di un articolo oltre il senso letterale e logico delle parole usate. La seconda coordinata chiave della scrittura di un articolo giornalistico la struttura. Essa ne rappresenta la forma organizzativa in grado di ordinare le singole informazioni e i dettagli raccolti. La notizia si compone in concreto di narrazioni di azioni, descrizioni di luoghi, dichiarazioni e testimonianze, elementi valutativi e commenti. Questi elementi possono essere organizzati secondo uno schema che essere di due tipi: Schema logico in media res utile per rappresentare una tipologia di notizia ancorata a un fatto che si snoda secondo una scansione temporale ordinaria, attraverso un indizio, uno sviluppo e una conclusione. Quando invece la notizia si riassume in o nella rappresentazione di un fenomeno, portare il lettore in media res significa aiutarlo a penetrarne la essa ordina narrazioni di azioni, descrizioni di luoghi, dichiarazioni e testimonianze, elementi valutativi e commenti secondo il loro rapporto la lettura coincide con un viaggio attraverso un percorso di segni e deduzioni. Schema cronologico Usato quando la si riassume e si esaurisce nello svolgersi degli eventi di cui il giornalista testimone. Riepilogo un elemento accessorio nella struttura di un articolo, la sua funziona quella di aggiornare il lettore sui precedenti dei fatti, essere scomposto in piccoli dettagli e tra il lead e la struttura cdl pezzo. mimetizzazione del riepilogo: coincide con una correttezza contestualizzazione nel suo sviluppo temporale. presente nelle developing news , in quanto hanno un tempo di sviluppo lungo. inchiesta giudizi, vicenda Seguito quello che viene definito il pezzo del giorno dopo. Presuppone una ricerca della (verifica del rapporto fra di un evento e il contesto di ricezione della notizia, o contesto esterno) LA TITOLAZIONE Il titolo si fonda su un contenuto linguistico e su uno visivo, esso condensa quella costruzione di senso che spesso riassunta o evocato da un dettaglio e che poi nello sviluppo esplicata e il riferimento contenutistico narrazione. il luogo in cui emerge la messa in forma della notizia. Il titolo presuppone meglio di ogni elemento giornalistico di un lettore per una data offerta giornalistica. I titoli rendono visibile di un giornale e contribuiscono in maniera determinante alla costruzione di un discorso sociale condiviso. La titolazione di un giornale, in quanto capace di esprimere e di fissare carattere e valori, contribuisce anche a costruire nel pubblico sociali attraverso cui il lettore racconta e interpreta la La titolazione rappresenta la sfera malleabile informativa di un giornale, per due motivi: Natura organizzativa: la titolazione in quanto prodotto del lavoro di desk, svolto dai quadri intermedi e dai quadri dirigenti di un giornale esposta assai della scrittura alla direzione tracciata dalle leadership Natura esogena: la titolazione risente maniera visibile dei condizionamenti di fonti esterne al giornale, specificamente politiche o genericamente lobbistiche. Categorie di titoli: Denotativi o : ancorati ad di comunicazione fredda, o oggettiva, la loro funzione descrittiva, la loro obiettivo di indicare, sintetizzandolo, il contenuto di un articolo. Connotativi o : configurano un un registro caldo, in cui entra in gioco la e La loro funzione essere fatica, diretta a stabilire un contatto con il lettore, o conativa, diretta a coinvolgerlo stimolando le sue emozioni. La loro pragmatica: diretto a provocare un effetto sul lettore destinatario, a coinvolgerlo, orientarlo, incoraggiarlo o scioccarlo. A questa prospettiva pragmatica corrisponde una spiccata del titolo, realizzabile attraverso dello spazio occupato o attraverso una sua particolare configurazione grafica. Forme del titolo Occhiello: posto al di sopra del titolo propriamente detto e di corpo inferiore a realizza un salto logico per collocare il fatto nel suo contesto interno, che essere un contesto spaziale temporale. Titolo: propriamente detto, composto da una, due o tre righe, posto di norma in cima a un articolo, ma talvolta anche circondato dal Catenaccio: posto al di sotto del titolo e di corpo intermedio tra e il direttamente connesso al titolo propriamente detto da un rapporto di successione logica. Completa il titolo, lo spiega attraverso alcuni dettagli definitori, altre volte ne rappresenta le cause o spesso le conseguenze. Sommario: composto da righe, di corpo inferiore o pari a questo, posto di rado sotto il titolo e spesso in mezzo allo sviluppo Secondo una scuola di pensiero tradizionale, ispirata alla teoria delle 5 W, il titolo propriamente detto dovrebbe indicare indicare il protagonista (who) e (what) della notizia, il luogo (where) e il tempo (when), il catenaccio le cause (why) e le conseguenze Risorse della titolazione: Sintesi espressiva: Il titolo rappresenta una sintesi espressiva del focus, significa ancorare il titolo alla al rapporto del fatto narrato con il contesto di ricezione della notizia. 1. La si ottiene attraverso di parole e strutture in grado di fondere codice visivo e codice linguistico. : definibile come la che le diverse parti del linguaggio possiedono di raffigurare come i significati che veicolano. O: La dimostrano di aver raggiunto il successo modo per rivendicare le pari E il mercato si organizza T: Supercar e whisky: i delle ricche cinesi C: Le donne potenti ora esibiscono propri maschile Un effetto di spiccata si ottiene mediante di espressioni vocative che pongono il destinatario della frase, rendendolo visibile. O in lacrime che ha segnato un epoca. Proviamo a scegliere i migliori 10 protagonisti moderna del tennis T Caro Andre, benvenuto tra gli immortali C Da Borg a McEnroe, nel club dei grandi anche Agassi 2. Economia espressiva : di individuare la forma per esprimere uno stesso significato con il minor numero di possibili: coincide con un aumento di e si realizza attraverso strutture sintattiche nominali o ellittiche del verbo garantiscono e attraverso locuzioni e neologismi la di condensare il Il titolo propriamente detto si compone di di un numero molto limitato di caratteri sforzo di sintesi. La punteggiatura concorre a questo obiettivo: 1. Virgola: legame asindetico della impiegata per tematizzare il msg e, in tal caso, seguita da una forma ellittica che ne esplica il contenuto. T: Rifiuti, governo si divide Di frequente sottintesa quando si trova alla fine del rigo: T: Rifiuti il governo si divide 2. Omissione delle virgolette nel discorso diretto. consono utilizzare le quando il titolo riassume le espressioni letterali di chi bisogna eliminarle quando la frase che segue i due punti si limita a riassumere il senso delle affermazioni. Questa distinzione di stile non confermata nella prassi della titolazione sui giornali italiani, dove delle corrisponde spesso ad una di contenere il n. di caratteri nello scarso spazio di cui dispone. Mediante di sineddochi e metonimie si realizza lo stesso effetto, in quanto sono in grado di condensare il senso di una notizia in dotata di una forte O: La vittima un 33enne. Il padre fu processato per la banda e scagionato T: Ucciso con 9 colpi a Roma della Magliana C: Alemanno: ci aiuti il governo. Il PD: qui come Chicago di metafore essere utile per spostare la su un piano concettuale, offrendo una contestualizzazione del fatto narrato secondo lo spirito del focus T: Un bancomat di nome Bolt ho bisogno di un C: Domani i 200 a Parigi per 300 mila dollari e di impatto emotivo si realizzano attraverso di avverbi e aggettivi capaci di attualizzare il discorso, come ecco, pronti, benvenuti O: Oggi la decisione dei giudici. A rischio Antoniozzi, in pole position Lucarelli e Lorenzin T: Quote rosa, pronto il rimpasto C: Il sindaco prepara la sostituzione lampo di un assessore per anticipare il Tar Alcune locuzioni permettono di imprimere un effetto di velocizzazione ora, via, basta, stop, addio dando temporale il ruolo di un elemento identificativo della notizia O: La regione: estromessi dalla gestione. Alemanno: serve un confronto T: Altaroma, sfilate al via ma bufera dopo i tagli C: Per protesta si dimette il vicepresidente Di Castro essere utilizzato come in forma sostantivata per sintetizzare in un dettaglio, rinviando poi a una contestualizzazione successiva O: La speculazione T: per far sparire i fondi lanciano finale Forma per rappresentare una condizione esemplare nella quale il lettore identificarsi, oppure un fenomeno. Tale forma sintattica implica una sottolineatura di giudizio che accentua il contenuto connotativo della titolazione, con un effetto di forte O: cambiare il piano di smaltimento e puntare sulla raccolta T: Morire di immondizia. Terzigno si ribella. C: I residenti della zona della discarica danno il via al censimento delle persone ammalate di tumore 4. Titolazione connotativa: rappresentata da un titolo colloquiale che utilizza locuzioni tipiche del linguaggio parlato per ottenere un effetto ironico O: Festival in crisi T: e e Milanesiana C: La kermesse costa molto e piace sempre meno. da quando il vento cambiato Proverbi, titoli di canzoni, citazioni celebri motti storici, ecc.. una forma molto usata per connotare la titolazione in senso T: Nuova Magliana contro i vecchi boss la capitale rivive il suo romanzo criminale C: La sfida a camorra e calabresi alle origini della guerra di male Funzione connotativa: assunta dalla subordinata quando introduce un periodo ipotetico di cui viene espressa solo la subordinata condizionale in tal caso la particella appare condizione o circostanza di una proposizione non espressa ma sottintesa lasciata alla libera interpretazione del lettore. Usata nei O: Costi della politica T : Se il Molise paga meglio stato di New York Oppure con in funzione condizionale: T: Quando il pacifista no facciata della prevalenza del politico per i media italiani la di tutto che politico non sono ridotte le forze in campo e le energie professionali impiegate per affrontare argomenti non politici. La lettura dei fenomeni sociali paga il prezzo di organizzazione che si caratterizza in 2 elementi: 1. riguarda la dei temi oggetto del giornalismo e si collega indirettamente alla scomparsa del genere 2. Miopia: riguarda la lettura e di fenomeni sociali e si esprime attraverso rappresentazioni distorte della figlia di una culturale e di un inadeguato sviluppo delle competenze redazionali di fronte alla delle trasformazioni che la ha segnato negli ultimi anni. Un medium miope e passivo si espone al rischio di strumentalizzazioni. Generi e modelli Distinzione fra cronaca e commento I generi sono le forme del giornalismo, intese come punti di osservazione del giornalismo sulla I generi e la loro evoluzione sono lo specchio del rapporto e del ruolo che il giornalismo ha con la di cui testimone e riferimento. In questo contesto la nozione di notizia coincide con quella che Walter Lippmann definisce rapporto su un fatto. Compito del giornalista quello di portare il fatto notizia dalla dimensione a quella della pubblica, ma la sua mediazione non incide ancora sulla natura del fatto e della sua rappresentazione. La nozione di commento coincide con personale su un dato fatto. Il commento presuppone un punto di osservazione e una lettura critica nettamente separata dalla rappresentazione del fatto nella sua Nel giornalismo anglosassone la distinzione fra rimane uno degli elementi distintivi e configura una tradizionale separatezza di spazi e ruoli: gli articoli di commento nei grandi giornali sono collocati in una sezione separata, affidata alla di un direttore diverso da quello della testata e comprendente, oltre agli editoriali, le rubriche le lettere al direttore e i necrologi. 1. Generi informativi: 1. Resoconto Consiste in una cronaca lineare e sintetica di un attraverso di una focalizzazione esterna ai fatti e di una scrittura tendenzialmente oggettiva. 2. Generi 2. Reportage 3. Biografia 4. Fogliettone Cronaca di un il resoconto della vita di rappresentava nei quotidiani parigini lo realizzata mediante una focalizzazione interna e della spazio in basso nella pagina destinato alla una scrittura tendenzialmente soggettiva. cronaca pubblicazione dei romanzi e puntate. 1. Editoriale o articolo di fondo Esprime a firma del opinionista la posizione del 2. Commento A firma di un leader, esprime una posizione 3. Opinione un commento non impegnativo per la linea del giornale giornale su uno degli argomenti di carattere principalmente che il giornale riconosce come propria, ma in una collocazione pubblicato in una pagina contenitore destinata a ospitare i politico economico 4. Analisi grafica decentrata 5. Corsivo Lettura interpretativa di un Commento breve, pungente o semplicemente ironico su un contributi esterni al giornale 6. Rubrica Rappresenta di un commentatore solitamente esterno sviluppata da esperti della materia trattata al giornale, diretto a stabilire un rapporto con i lettori Nella sua accezione classica una metodologia maieutica, capace di far esprimere un soggetto su un fuoco tematico o personale. il prodotto di un dialogo tra Presuppone un accordo preventivo, diretto a trasformare in messaggio il contenuto di un processo dialettico tra due attori. Questo accordo si basa su un affidamento reciproco fondato sulla buona fede, per cui a riportare il suo pensiero in maniera fedele. 1. Interviste tematiche Il fuoco verte su un argomento specifico, un esperto o testimone del 2. Interviste personali Intervista incentrata sulla e sulla sua esperienza di cui si parla Tale distinzione meno netta di quanto si possa pensare. I due modelli possono coesistere della stessa intervista 1. Esiste un in cui il giornalista svolge il suo ruolo di medium. Se nel dialogo con il giornalista riveste il ruolo di sollecitatore esterno, la risulta centrata sul criterio di rappresentazione. Tra i due si instaura una relazione di interesse fondata delle tematiche trattate o sul riconoscimento e nel ruolo del personaggio intervistato. Il giornalista ha solo un mezzo per orientare la sua strategia conoscitiva: le domande che preventivamente sul personaggio, studiare il fuoco preparazione di una scaletta 2. in cui il giornalista gioca da antagonista la attinge al criterio della contrapposizione , cercando e sottolineando dissonanze tra le risposte e i valori dominanti del contesto di ricezione della notizia. Domande aperte Domande chiuse Indicano un tema ma lasciano la di rispondere in modi. Usate per ottenere risposte certe su temi precisi e delimitano i margini di manovra Offrono maggiore ma rischiano di farsi sfuggire di mano la gestione del Utili con persone non abituate a parlare in pubblico, ma anche nei faccia a faccia con personaggi pubblici e dialogo. politici La posizione rispetto incide anche sul lessico del dialogo. in cui il giornalista funge da sollecitatore esterno centrata su tematiche NON personali necessario restare fedeli al senso delle risposte, ma non vuol dire che le parole esatte debbano essere riportate letteralmente. Capita di dover effettuare di quando si intervista un personaggio operante in un settore specifico e tecnico, talvolta necessario sfruttare termini comprensibili per i lettori. Oppure, semplicemente, non parla fluentemente e correttamente quindi necessaria sintattica da parte del giornalista. Il giornalista modificare la fabula e costruire un intreccio in cui le domande e le risposte si dispongono secondo una linea logica diversa dalla successione in cui si son svolte, non manipoli il contesto interno di rettifica riconosciuto anche dalla legge istitutiva dei giornalisti, tutte le volte in cui siano state attribute dichiarazioni contrarie alla A tal proposito opportuno registrare la seduta. Concorso alla diffamazione a mezzo stampa da parte sul presupposto che il suo intervento si reso di pubblico dominio la denigrazione della morale e che egli non prescindere dal controllare della persona intervistata e il contenuto delle dichiarazioni rese, onde verificarne la corrispondenza al Partendo da un quesito colto nella di cui il giornalista egli avvia di ricostruzione, nella quale giornalistica assume ruoli e utilizza strumenti che sono insieme investigativi e narrativi. finale quello di definire in grado di spiegare la degli eventi rappresentati. giornalistica una sorta di istruzione processuale aperta che rinuncia di un verdetto ancorato ad astratta di 1. Conoscitiva un viaggio nel contesto interno di un conosciuti, coincide con un lavoro di messa a fuoco e approfondimento del fascio di relazioni che il fatto ha con la in cui iscritto. 1. Inchiesta sulla disoccupazione giovanile in italia 2. Punta a sviluppare ipotesi attraverso un lavoro di ricostruzione e di comparazione nella quale non mancano dissonanti e talvolta in aperto contrasto. 3. Questo genere sta vivendo una crisi drammatica: 3 Disinteresse degli editori 3 Costi onerosi in termini di investigativi 3 Omologazione prodotti informativi 3 delle redazione 3 delle fonti dirette a imporre studi e rapporti che documentano fenomeni e visioni della interessate 2. Investigativa diretta ad indagare di un sconosciuto la cui rilevanza tuttavia ipotizzabile o, su un la cui spiegazione ufficiale risulta finale della ricostruzione giornalistica quasi sempre la di di tipo e deontologico in capo ai protagonisti palesi o occulti di scandali politici, vicende 1. Bernstein e Woodward, caso Watergate 1974 2. Richiede competenze criminologiche e dei sistemi criminali, una padronanza delle metodologie moderne di di fonti documentali. 3. Nascita di testate giornalistiche che raccolgono somme ingenti di fondi privati che spesso offrono gratuitamente le inchieste ai vari media 3 Huffington Post Investigative Fund, iwatchnews, ProPublica metodologie open source al contributo del citizen 4. Ha una durata lunga, impiega un gran numero di professionisti in equipe, incrocia fonti diversi, si avvale di dei dati acquisiti. 5. Punta sulla costruzione di in grado di rappresentare la degli raccontati. Tale ipotesi contenere anche elementi non concordanti. Si configura come aperta la quale lascia che il la lettore interpreti in maniera autonoma e personale. Dal pastone al retroscena Il transito dalla Prima alla Seconda Repubblica segna il definitivo superamento di un genere giornalistico, in crisi dagli anni 80: il pastone. 1. Si trattava di un articolo ottenuto delle principali notizie politiche proveniente dalla Capitale, riguardanti dei partiti e delle istituzioni di una giornata. Era caratterizzato da routinaria. Il pastone politico fu uno degli strumenti di educazione civile del popolo italiano nella fase di risocializzazione repubblicana seguita al fascismo. stato il principale medium fra il Palazzo e la civile. 2. Il tratto della Seconda Repubblica contrappositiva: i messaggi politici sono volti agli avversari in una dialettica dove prevalgono due tratti su tutti: 2 personalizzazione: la ricerca del consenso si fonda del confronto ingaggiato dal singolo leader contro i rivali. Modelli del slittamento della politica da una dimensione ad una privata confidenziale. 2 scontro Retroscena politico riguarda reazioni, umori, punti di vista. Talvolta maschera una tra il giornalista e il personaggio o a cui rivolto. Esso utilizzato per diffondere notizie sotto forma di indiscrezioni coprendo la fonte che spesso coincide con lo stesso protagonista del retroscena o con il suo ufficio stampa. accade quando la fonte non intende esporsi ufficialmente ma vuole rendere pubblico il suo I modelli sono le forme dei prodotti giornalistici, definibili con un formato, uno stile e spesso un lessico specifico. A differenza di quanto avvenuto in altri paesi, in Italia si imposto nel settore della stampa un modello prevalentemente generalista, che assembla informazione cosiddetta alta e popolare, in una miscela in cui convivono generi, stili e linguaggi diversi. Tale modello, battezzato giornale omnibus, si afferma negli anni come un contenitore, diviso in sezioni, di notizie internazionali e nazionali che intrecciano una gamma vastissima di interessi e di rappresentazioni giornalistiche, dalla cultura alla cronaca rosa, dalla politica allo sport, al gossip. Il modello omnibus come punto di equilibrio, in parallelo con di una serie di fenomeni e tendenze culturali di segno diverso e talvolta conflittuale: 1. lo sviluppo di televisiva fondata sul duopolio tra Rai e Fininvest, che va acquisendo una crescente nella italiana e con la quale la carta stampata indotta a fare i conti 2. delle pagine dei quotidiani in seguito di tecnologie moderne e alla crescita delle inserzioni pubblicitarie 3. un approccio professionale volto della crescente sociale e diretto a rappresentare e interpretare un singolo fatto o fenomeno da punti di osservazione e di analisi differenti, ai quali corrispondono altrettante specializzazioni professionali. il fenomeno cosiddetto della settimanalizzazione della notizia e dei modelli informativi. Essa utilizza generi diversi per raccontare lo stesso evento. Nel frattempo nel panorama editoriale cartaceo sono entrati nuovi prodotti: 1. una nuova generazione di quotidiani colti, di taglio politico e giornali dotati di una veste grafica essenziale, ma robusti nei contenuti grazie ai contributi di alcune vivaci del paese 2. dal basso una generazione di quotidiani distribuiti in Italia il fenomeno della free press segnato dalla presenza di tre testate leader (Leggo, Metro e dotati di una veste grafica agile, questi giornali hanno avvicinato alla lettura dei quotidiani un pubblico femminile e giovanile estraneo al target dei giornali i free paper si caratterizzano per diffuso del colore, il ricorso frequente a grandi foto e a elementi di infografica, proponendo un design che richiama i tratti di un portale online. Il quotidiano dal reale al virtuale Il giornale globale che definisce un giornale la sua funzione sociale. Era industriale, Il giornale anzitutto il mezzo attraverso cui si diffondono le notizie Il tempo della notizia coincide con il tempo del quotidiani ore dopo che i fatti in questione si sono verificati). La funzione principale quella di informare, si esplica dando notizie che il lettore non ha. Era globale: Il lettore conosce gran parte delle notizie che il giornale Tempo della notizie: il tempo reale. La funzione primaria quella di selezionare tra le delle notizie conosciute o conoscibili quelle che sono significanti per il suo pubblico e di approfondirne la conoscenza. La notizia del giornale non si esaurisce nel fatto. La definisce sempre il rapporto fra fatti e contesti: il contesto interno in cui i fatti si svolgono la cui corretta rappresentazione consente al lettore di accedere alla di un e la cui producono quando non palese Il contesto esterno, in cui le notizie vengono raccontate e percepite, coincidente con gli interessi, valori e la della dei lettori di cui il giornale Overload information : il giornale assume la funzione di manutentore civile, ha la forza di mettere in discussioni i equilibri della democrazia, promuovendo una corretta fisiologia dei suoi processi decisionali. Struttura redazionale modelle organizzativo dei giornali italiani caratterizzato dalla politica: le redazione politica continua ad assumere una visibile nella struttura dei quotidiani grandi e talvolta Ad essa si affiancano le altre redazioni: economia e finanza, esteri, interni o cronache nazionali, culturali, ad essi si aggiunge una struttura di supporto fondamentale in ogni giornale: la segreteria di redazione, a cui compete il supporto organizzativo al lavoro dei giornalisti, la fissazione degli La divisione corpo redazionale in dotate di un grado di significativa autonomia, Ognuna di queste strutture composta da un vertice guidato da un caporedattore e uno o vice che lo affiancano, da un gruppo di giornalisti impegnati nel lavoro di confezionamento delle pagine e da un altro gruppo di redattori a cui sono affidati compiti di scrittura, dotati talvolta di specifiche competenze settoriali. La maggior parte degli argomenti contenuti nelle pagine di primo piano integrano di diverse redazioni del giornale. Il ruolo del caporedattore centrale ha assunto maggiore importanza grazie al processo di centralizzazione delle funzioni di coordinamento. Obiettivo di armonizzare il prodotto secondo tre direttrici chiave: 1. Realizzare tematica dei singoli articoli e delle singole 2. Far che il cosiddetto sfoglio del giornale sviluppi una sequenza logica degli argomenti trattati secondo una riconoscibile gerarchia di valore delle notizie fatta propria dal 3. Salvaguardare un equilibrio politico complessivo del prodotto secondo le indicazioni della direzione. Organizzazione del lavoro 4. Daily telegraph la distinzione fra giornalisti di carta e online va velocemente sfumando. Un desk centrale funge da hub di coordinamento. I settori sono disposti a raggio intorno ad esso. Al lato i redattori di servizi meno dipendenti supplementi e riviste e che si occupa di audio e video. Il grsn open space favorisce un costante rapporto di scambio non solo tra giornalisti specializzati in diversi settori e piattaforme, ma anche tra i redattori e gli sviluppatori informatici delle applicazioni. I lettori vogliono sapere cosa sta succedendo in breve arco di tempo: ad ora di pranzo vogliono una lettura leggera, meno intensa. Qui usiao video. Stiamo cercando di offrire differenti prodotti in ore differenti. Edward Roussel Al singolo giornalista che si occupa di un caso viene chiesto di lavorare ad entrambe le edizioni, sia al materiale multimediale. Il suo impegno sulle diverse piattaforme si realizza attraverso 4 differenti livelli: 1. Breve testo sul sito internet contenente la notizia 2. Aggiornamenti online della notizie 3. Brano video o audio 4. Pezzo analitico per il cartaceo 5. Washington Post: il processo di integrazione fra le due piattaforme avvenuto nel 2010. Lo spazio redazionale stato ridisegnato intorno ad un universal newsdesk , incaricato di tutte le operazioni di editing indipendentemente dalla piattaforma di distribuzione delle notizie. La suddivisione taglia il processo produttivo in 2 macroaree: national e local. Ad uno specifico newsdesk viene affidato del sito in un ciclo lavorativo distribuito nelle 24 ore. Anche qui il principio del digital first ormai regola una storia pronta andare sul web. Di norma le notizie vengono pubblicate online durante il gior

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Manuale di giornalismo, Barbano

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LA NOTIZIA
Il problema della notiziabilità
Una breaking news è una notizia che rompe il flusso normale di informazioni e si impone all’attenzione del pubblico per la sua rilevanza (ad esempio un tornado). Nelle prime righe dell’articolo,
che costituiscono l’attacco del pezzo, [ lead ], il giornalista racconta l’evento, dove e quando è accaduto, quali conseguenze ha causato sulla popolazione civile.
Mentre il giornalista scrive il pezzo, i colleghi del news desk setacciano i social network alla ricerca di utenti che, attraverso messaggi, link o modifiche di status, aggiornino sulla situazione. Poi
caricano sul sito i primi video sull’accaduto diffusi dalle televisioni o da semplici cittadini che, con telefonini e videocamere, documentano in diretta l’evento e lo condividono tramite YouTube,
Facebook, Twitter. Nel frattempo analizzano il materiale fotografico diffuso in rete dagli utenti e caricano sul sito le prime immagini inviate dai fotoreporter del giornale presenti sul posto o da
collaboratori freelance, raccogliendole in gallerie fotografiche che mostrano quanto sta accadendo. Dopo aver diffuso tempestivamente l’articolo sul sito web con le informazioni avute
nell’immediatezza dell’accaduto, il giornale pubblica all’interno dell’edizione cartacea del giorno successivo un altro articolo firmato dallo stesso giornalista, completo degli aggiornamenti
dell’ultima ora arrivati in redazione. Il giornalista può recarsi sul posto per valutare direttamente i danni causati e raccoglie le testimonianze dei cittadini o di esperti (nel caso del tornado si informa
dai tornado cheaters, dai sopravvissuti al cataclisma, dagli infermieri, dal direttore dell’ospedale, …), e può aggiornare il suo account Twitter. Nel frattempo, altri reporter dello stesso giornale
raccolgono informazioni sull’evento sopraggiunte nelle ultime ore e contatta le fonti istituzionali per completare l’articolo.
L’Interactive News Desk, il settore multimediale del quotidiano, completa poi la copertura dell’evento con una galleria fotografica dettagliata.
Se un evento importante si verifica all’estero, in Italia la notizia viene riportata dai siti web delle maggiori testate giornalistiche che pubblicano gli aggiornamenti sull’accaduto, diffusi dall’Ansa, e
postano nell’area multimediale i video dell’accaduto (tornado). Mentre nelle edizioni cartacee la notizia compare solo tra le “brevi”.
Se l’evento coinvolge alcuni italiani, la stampa nazionale lo presenterà in un altro modo, attribuendogli un’importanza differente. Ancora, se le persone appartengono a una stessa regione, la notizia
avrà ulteriore rilevanza per le cronache regionali.
In realtà il compito del giornalismo moderno consiste nel selezionare gli eventi accaduti nel mondo, eliminando quelli non ritenuti interessanti, e porli all’attenzione del pubblico. Una funzione
fondamentale, definita in un’epoca in cui il giornalista era l’unico intermediario tra l’accadimento di un fatto e la sua diffusione pubblica. Nell’era del web e delle tecnologie connettive che
caratterizza il nostro tempo, il suo ruolo consiste ancora e anzitutto nella capacità di selezionare dal flusso di informazioni quelle più utili a definire uno spazio pubblico trasparente. Se questa
abbondanza di notizie, spesso frutto di sleali ma efficaci strategie di pressione, non fosse selezionata, analizzata, controllata, messa in prospettiva e dotata di senso da un professionista, le
informazioni rischierebbero di perdere valore.
L’innovazione tecnologica, la diffusione globale di internet e dei social network stanno portando alla ridefinizione della professione e della sua pratica quotidiana, facendo sì che il tempo della
rappresentazione giornalistica e il tempo del consumo non siano più successivi all’evento, ma coincidano con il tempo della produzione, cioè della sua ricostruzione operata in tempo reale dai vari
intermediari giornalistici (reporter, redattori, fotografi) mentre il fatto si sta svolgendo.
Dal “gatekeeperal mediatore multimediale
Gli studi sulla “produzione della notizia” iniziano negli anni ’50 con l’elaborazione del concetto di gatekeeping, il meccanismo di selezione delle notizie all’interno dei canali organizzativi dei
media. L’obiettivo è quello di arrivare a stabilire scientificamente le modalità con cui avviene tale processo di scrematura. La figura del giornalista che funge da gatekeeper rappresenta un elemento
centrale del modello classico di mediazione giornalistica, in cui la negoziazione, cioè il processo di selezione e sintesi che dal fatto porta alla notizia, è di tipo lineare: il giornalista apprende il fatto
da una fonte, lo valuta e lo diffonde al pubblico. Tale linearità unidirezionale oggi è ampiamente superata da un circuito comunicativo interconnesso e interattivo, in cui sfuma sempre più la
distinzione tra emittenti e riceventi. Ciò modifica in maniera sostanziale anche il ruolo del gatekeeper. Carlo Sorrentino, uno dei più acuti studiosi italiani dei media, distingue tra:
negoziazione situata: è interna alla redazione, dove il giornalista è chiamato a definire la rilevanza delle informazioni in suo possesso e decidere la collocazione e lo spazio da assegnare ad ognuna
di esse
negoziazione di contesto: procede di pari passo con la precedente, coinvolge soggetti esterni, come fonti e pubblico, ugualmente abilitati a ricevere e pubblicare informazioni.
Le fonti. Sono in grado di attivare l’attenzione del pubblico senza mediazioni, o quantomeno affiancando la mediazione giornalistica, per imporre in agenda i propri temi e
soggetti. L’attivismo delle fonti realizza un radicale cambiamento di prospettiva, influisce nell’organizzazione del lavoro giornalistico di raccolta, selezione, trattamento e diffusione delle
notizie.
La concorrenza. Il confronto continuo tra testate influisce nella scelta degli eventi che faranno notizia e induce la redazione a cercare di prevedere la valutazione attribuita a un
determinato fatto dal concorrente e il suo successivo comportamento. Tale processo determina in alcuni contesti, un effetto di omologazione dell’offerta informativa.
Il pubblico. Da sempre il processo di nascita di una notizia richiede pubblici interessati a conoscerla e a giustificarne quindi la divulgazione. Perciò, il gruppo professionale di un
giornale si sforza di immaginare quale sia il suo pubblico, reale o potenziale. Oggi però il pubblico, grazie alle opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico, interagisce con fonti e
giornalisti, producendo informazioni attraverso blog, foto, video e social media. Il giornalista quindi non è più “il sacerdote dell’informazione”.
Egli continua a svolgere il suo ruolo di mediatore se accetta di farlo in un nuovo contesto in cui non ha più l’esclusiva informativa. È il ruolo attivo del pubblico a scardinare la linearità della
tradizionale negoziazione giornalistica e a definire un nuovo ecosistema comunicativo. Ma questo nuovo ecosistema, da una parte riduce il monopolio della mediazione giornalistica, dall’altra
assegna ad essa un ruolo qualitativamente più nobile: il giornalismo realizza a beneficio del cittadino una costruzione di senso della realtà.
La prima tappa di tale costruzione consiste nella scelta, nella gerarchizzazione e nella presentazione delle notizie, nella ricerca della cosiddetta newsworthiness di ciascun fatto, cioè nella sua
notiziabilità intesa come ciò che è rilevante.
La seconda tappa attraverso cui il giornalismo opera una costruzione di senso della realtà a beneficio del cittadino attiene alla sua capacità di offrire utilità, spirituale o materiale che sia.
Rappresentazione e contrapposizione
La rappresentazione è la capacità di un avvenimento di rappresentare una certa realtà sociale, politica ed economica, o di fungere da specchio di un certo atteggiamento culturale che incarna
modelli socialmente dominanti. Quanto più un fatto è rappresentativo dei comportamenti, della mentalità, delle idee di ciascuno di noi, tanto più è suscettibile di diventare notizia.
La contrapposizione è l’altra faccia di questa consonanza tra fatti e modelli sociali.
I valori delle routine produttive
Ci sono requisiti che vengono richiesti a un evento per arrivare ad acquisire la notiziabilità, in mancanza dei quali lo stesso evento viene discriminato: non acquisirà lo statuto pubblico di notizia e
non andrà a far parte delle conoscenze del pubblico. In pratica ci sono dei criteri che aiutano a capire come lavorano i giornalisti e quali sono i loro vizi, piuttosto che quali siano le notizie rilevanti
e meritevoli di essere veicolate.
Novità, imprevedibilità, singolarità. La novità non rappresenta un elemento costitutivo della notizia, ma una proprietà di alcuni fatti suscettibili di produrre notizie. Nuovo è quel fatto sconosciuto,
mai raccontato dai media anche se avvenuto precedentemente e rimasto ignoto (rapina, omicidio, legge approvata, protesta, fenomeno sociale, …). Imprevedibilità: può agire da elemento
qualificante della novità in quanto è capace di suscitare emozioni di curiosità e di interesse ma anche di preoccupazione e di angoscia.
Singolarità, intesa come eccezionalità o inconsuetudine di un fatto. L’eccezionalità non è giornalisticamente irrilevante, ma un elemento accessorio e qualitativamente specifico di un fatto, in grado
di attivare meccanismi di interesse. Ma c’è comunque il rischio di far coincidere l’eccezionalità con il notiziabile. È dunque più corretto distinguere notizie eccezionali, che si caratterizzano per il
loro contenuto di singolarità, da notizie fenomeno, che si collegano a interessi e atteggiamenti diffusi nel corpo sociale.
Attualità. Nell’epoca del tempo reale, in cui le tecnologie della comunicazione e internet permettono il racconto immediato dell’evento al di là delle scadenze temporali richieste dai formati
giornalistici, le notizie tendono a riguardare eventi il più possibile a ridosso del momento della loro trasmissione. Oggi la notizia può essere addirittura raccontata in diretta (attentato dell’11